48- Insicurezze e paranoie

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Michelle's Pov

«Quindi? Va bene questo?»
Chiede Christian

«Sì..si, va bene»
Dico dando un'occhiata al mobile che mi stava facendo vedere Christian

Dopo il suo compleanno siamo andati a vedere quella famosa casa, inutile dire che me ne sono subito innamorata

La casa ha un enorme salone collegato alla cucina, due bagni, uno giù e l'altro al piano di sopra. Al piano di sotto, nel salone, c'è un grande finestrone che porta al giardino.

Dopo qualche giorno io e Christian ci siamo decisi a prenderla, si sentivamo e sentiamo pronti a fare questa cosa, perché vogliamo stare sempre insieme

«Tutto bene?»
Mi chiede Christian

«Mhmh, sì, tutto bene»
Affermo convinta, facendolo annuire titubante.

Però in questi giorni è molto distaccato da me, passiamo poco tempo insieme, e quando lo passiamo, parliamo della casa e dei mobili.

Non stiamo come prima, prima molto spesso passavamo le serate abbracciati a vedere una serie, adesso non capita da più di due settimane.

Sto avendo paura.

Paura che con di mezzo la casa, abbia capito di non aver bisogno più di me e che si stia stancando di starmi accanto.

Sono una persona complicata, con mille difetti, una persona che si arrabbia per tutto, si infastidisce anche per le piccole cose.

Non ce la faccio più.

Mi alzo dalla sedia e a passo svelto vado in bagno.

Mi chiudo a chiave e mi siedo per terra.

Non ce la faccio più, non mi sopporto nemmeno io più, non sopporto me e le mie paranoie, non sopporto l'idea che lui si stia stancando di me.

Metto una mano sulla bocca per evitare che si sentano singhiozzi e mi abbandono a piangere silenziosamente.

Le mie paranoie hanno sempre avuto ragione, sempre. Sono sicura che anche stavolta sia così.

Ma non riesco a pensare una cosa del genere.

In fondo lui mi ha proposto di andare a vivere insieme, perché dovrebbe succedere una cosa del genere?

Penso questa cosa per calmarmi, ma non ci riesco.

«Amore, tutto bene?»
Christian bussa alla porta

Schiarisco la voce e mi alzo

«Sisi, tranquillo»
Rispondo

«Apri la porta?»
Dice

«No Christian, aspetta»
Dico

Non sento più la sua voce, strano, già si è arreso, meglio così però.

Mi sciaquo la faccia e dopodiché apro la porta e me lo trovo davanti

«Che cazzo Christian! Ti sembra il caso?»
Dico innervosita

«Posso sapere che ti succede?»
Chiede

«Nulla, cosa deve succedere?»
Rispondo

«Sai che non sai mentire proprio?»
Continua. Automaticamente mi si fanno gli occhi colmi di lacrime

Non rispondo e fingo di sistemare qualcosa sul bancone della cucina

«Ei..»
Mi cinge i fianchi con le braccia fermandomi

Cedo e mi lascio andare, poggiando la testa sul suo petto, facendomi sfuggire delle lacrime

«Ei, amore..»
Mi giro verso di lui, abbandonandomi alle sue braccia, facendomi coccolare da lui

«Mi dici perché sei nervosa in questi giorni?»
Dice dolce

Mi accarezza i capelli e ci mettiamo sul divano

«Cos'è che passa per questa meravigliosa testolina?»
Dice accarezzandomi la fronte

«In questo periodo siamo distaccati l'un l'altra, sono quasi tre settimane che non stiamo più abbracciati la sera, passiamo meno tempo insieme e quando lo passiamo, parliamo solo ed eslcusivamente della casa e dei mobili»
Dico, sistemando la mia testa sul suo petto

«Piccola mia..»
Dice

«È vero stiamo passando poco tempo insieme, questa cosa nemmeno a me piace, ma non l'ho fatto di proposito, non vedo l'ora di finire tutta la casa in modo da stare davvero sempre con te.
Farti stare male è la cosa che odio, non voglio farti stare male»
Continua

Vedendo che non rispondo mi prende il viso costringendomi a guardarlo negli occhi

«Ei, so cosa stai pensando, e ti dico di togliertelo immediatamente dalla testa.
Io non mi stancherò mai di te, okey?
Mai, sei tutto ciò di cui ho bisogno e non potrei mai stancarmi dell'unica persona che amo più della mia stessa vita»
Dice asciugandomi alcune lacrime

Annuisco e mi bacia le guancie, togliendomi le lacrime, lasciandomi poi un bacio sulle labbra

«Che ne dici, se ci mettessimo i pigiami e ci mettessimo a guardare un film?»
Dice

«D'altronde, questa sarà la prima notte nella nostra casa, dobbiamo iniziare bene questa convivenza, no?»
Continua

Sorrido, annuendo e dandogli un bacio

Entrambi poi ci andiamo a mettere i pigiami, e ci incamminiamo nella nostra camera.

Poggio la testa sul suo petto, accarezzandogli il braccio e nel mentre, abbracciati, guardiamo un film.

Angolo Autrice
Ciao raga, capitolo un pò più
corto, ma mi rifarò, lo prometto.
Buona lettura, baci 💜

Non riesco a starti distante || Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora