Capitolo 2

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CAPITOLO 2




Liam alla fine si butta sul letto, anche se di quel poco di sonno che aveva dopo essere tornato non è rimasto praticamente nulla. Se ne sta lì, a fissare il soffitto a occhi sgranati, solo in casa, scompigliandosi di tanto in tanto i capelli castani.

Non che si sia davvero impegnato per non farsi scoprire, sarebbe una menzogna, ma non pensava neanche che Nicolas alla fine glielo avrebbe mai chiesto. Pur avendolo capito, in un qualche modo sperava che ignorasse quel fatto, che capisse perché lo facesse.

Nicolas non è così stupido, lo sa.

Era scontato che prima o poi l'avrebbe capito. E non ha potuto certo mentirgli. A che pro? Non può giocarsi la sua fiducia, e fino a prova contraria non sono davvero una coppia.

È ancora certo che Nicolas sarebbe stato più ferito da una menzogna che da quello che, fino a prova contraria, non è un vero tradimento.

Non ha niente da tradire da quel punto di vista.

Ma allora perché ha avuto l'impressione che si fosse arrabbiato? Che ci fosse rimasto così male da prendere e scappare per non rimanere lì a guardarlo?

Perché è quello che ha fatto. È scappato e in più non è tornato nemmeno a pranzo, si è limitato a scrivergli che si sarebbe fermato fuori con Milo.

Non ha niente in contrario, ma il fatto che lo abbia fatto così di punto in bianco gli dà da pensare.

Ma forse è solo lui. Che vede e spera in cose che in verità non esistono.

Perché se Nicolas se la fosse presa per la sua risposta, se veramente si fosse arrabbiato perché sta vedendo qualcun altro che non è lui, allora potrebbe significare che prova anche lui qualcosa.

Che lo vuole.

Che forse dopo tanti anni è disposto a provare a migliorare quel tanto per...non sa. Dargli un bacio sulla guancia, magari.

Nicolas si è impegnato tanto in molte cose, ha affrontato i suoi problemi sociali ed è migliorato molto. Ma con la sua afefobia non ha mai combattuto più di tanto.

Sa che è nata per colpa di quello che gli è successo in passato, e lo capisce.

Ma se da una parte ha fatto di tutto per smettere di tagliarsi, per ritrovare autocontrollo sulla sua vita, se ha imparato ad affrontare i suoi attacchi di panico, con e senza le medicine, sa anche che non ha mai provato ad affrontare i passi che potrebbero aiutarlo a stare meglio anche nell'afefobia.

Non mi piace che mi tocchi. Non farlo e basta.

Non è mai andato oltre questo.

Eppure lui, nella sua ingenuità, ha pensato, cercando anche su internet qualcosa sull'argomento, di poterlo gestire ottenendo la sua fiducia.

Ma anche quando pensava di averla, non ha mai raggiunto la sua mano.

E...adesso potrebbe persino averla persa.

Non sa che fare.

Perché è vero che lui ama Nicolas, ma è anche vero che lui non può vivere senza contatto fisico, non ce la fa. Non può costringere Nicolas, perché non sarebbe giusto.

L'unica soluzione sarebbe... lasciarlo. Soffrire un po' e sforzarsi poi di andare avanti con la sua vita.

Adesso Nicolas è totalmente indipendente, non ha bisogno di nessuno, neanche di lui.

Untouchable loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora