Capitolo 11
L'aria è fresca e frizzante, il cielo limpido si unisce all'orizzonte al mare piatto che si vede dalla finestra della loro camera. Il paesaggio è splendido, il mare sembra incredibilmente vicino e Nicolas ne può sentire l'odore. Vede anche l'oceano colorato di ombrelloni che copre quasi del tutto la spiaggia, in parte coperti da qualche sporadico albero.
Da le spalle alla balconata, tornando a voltarsi verso la camera dell'albergo che ha scelto Michele stesso. È semplice, tre letti singoli, come esplicitato alla reception. Probabilmente li uniranno, ma è meglio così: se vuole può prendere un po' di spazio fra sé e gli altri due, per non rischiare che lo tocchino di notte.
Non ha mai dormito con qualcuno. Anche in casa, quando l'hanno presa, ne hanno cercato una che avesse due stanza, o una camera aggiuntiva che potesse essere trasformata facilmente. Ed è quello che hanno fatto. Salotto, cucina, un bagno, una camera e un piccolo studio, che Nicolas ha trasformato nella camera dove dorme. Quindi per lui è la prima volta che è così vicino a qualcuno, nella notte, se non quella volta in cui non hanno avuto alternative, lui e Michele, poiché bloccati dalle ruote sgonfie della macchina.
E per un attimo, in effetti, ha avuto remore ad accettare la proposta di Michele di andare in vacanza tutti insieme.
Ma visto che Liam ha accettato, alla fine l'ha fatto anche lui.
Da quando è tornato a casa, dopo quei quasi due giorni a vagare da Milo, Michele non ha mai commentato né fatto alcuna domanda. L'ha guardato, gli ha sorriso, e poi ha solo detto che dovrebbero fare qualcosa insieme. Tutti e tre.
Nicolas non ha potuto fare a meno di chiedersi se anche lui potesse aver pensato che non si sente ancora abbastanza sicuro con loro, e che per questo è fuggito quella notte.
Non è così. O almeno, non crede che sia così.
Non si è sentito in pericolo o abbandonato... o forse sì? Forse è per quello che è scappato a cercare l'amico. Perché lui era lì, solo, e loro insieme, a dormire nonostante il discorso che avevano appena fatto.
Scuote il capo. Se anche l'ha pensato nel suo inconscio, non lo pensa davvero. Sa benissimo che se avesse bussato, l'avrebbero accolto. Sa benissimo che se ne avesse necessità, loro sarebbero lì per lui.
Ma pensa che quella vacanza sia stata comunque una buona idea. Se anche ci fosse un problema di fondo, fare qualcosa insieme, sul serio stavolta, potrebbe solo che aiutarli e avvicinarli ancora.
E poi, il posto scelto da Michele è stupendo, l'albergo anche e per quanto sia stato davvero complicato prendere tutti e tre gli stessi giorni di ferie, è sicuro che ne sia valsa la pena.
Anche se hanno dovuto aspettare due mesi e mezzo per riuscire a partire.
Mesi in cui ha avuto la sensazione che fosse tutto stabile, sereno. Nessuno ha più portato a galla il discorso, Michele ha continuato a venire a casa loro, ma più spesso e a volte fermandosi anche a dormire.
Nicolas, però, un cambiamento l'ha notato, nel comportamento di Liam.
E lo vede anche in quel momento, quando avvolge le spalle di Michele in un abbraccio e si abbassa a baciarlo all'angolo della bocca, mai sulle labbra –non ancora-, prima di voltarsi verso di lui, notare che li sta guardando e sorridergli.
"Beh? Come ti pare la stanza?" gli chiede.
"È stretta," scherza lui. "Ma il panorama è bello!"
Michele si porta una mano al mento, con fare pensieroso. "La prossima volta una suite, dici?"
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Untouchable love
RomanceQuando ha iniziato il suo percorso all'università, cinque anni prima, Nicolas non pensava che sarebbe mai riuscito a convivere con qualcuno. O, per meglio dire, era certo che nessuno avrebbe potuto sopportare le sue stranezze. Non tanto il suo modo...