CAPITOLO 13
Il resto della vacanza è stata perfetta.
Nicolas non ha più toccato nessuno dei due, anzi è stato sempre più attento a non toccare nessuno nemmeno per sbaglio, ma non si è più permesso di rischiare di rovinare la vacanza a nessuno dei tre. Forse, i primi giorni gli ha giocato un brutto scherzo anche l'ansia.
L'ansia di far andare bene quella vacanza.
L'ansia di non creare problemi a nessuno.
L'ansia di trovarsi in mezzo a così tanta gente, lui che quando è costretto a prendere i mezzi pubblici è capace di partire anche cinque ore prima pur di essere certo di prenderlo negli orari meno affollati.
L'ansia che qualcuno potesse toccarlo.
L'ansia di non avere neanche la protezione della stoffa della maglia, fra sé e gli altri, che forse l'ha fatto sentire più nudo che mai.
Michele è certo che tutte queste cose abbiano avuto un ruolo fondamentale in quello che è successo quel primo vero giorno di ferie. La mente di Nicolas era già quasi al limite, avrebbe comunque avuto bisogno di sfogarsi. O forse aveva bisogno di capire che loro erano lì, e che non gli importava che cosa facessero, purché stessero bene.
Michele l'ha visto, infatti, visibilmente rilassato la mattina dopo, e nei cinque giorni successivi non è più avvenuto niente di preoccupante. A parte lui, che ha continuato a zoppicare per i successivi tre. Ma non l'ha fermato.
Si sono divertiti.
E adesso Michele è sicuro che non siano mai stati così vicini, loro tre, così sicuri di cosa sono e cosa vogliono l'uno dall'altro. Anche se non ancora in modo fisico, con Nicolas.
Ma è questione di tempo.
Lo ha visto negli occhi di Nicolas, che per tutta la vacanza ha tenuto il suo letto più vicino possibile al loro, quella mano oltre il bordo quasi a toccarli, pur senza farlo.
Lo vede anche adesso, quando torna a casa dopo aver visto la sua psicologa. Liam gli ha sempre detto che Nicolas si è impegnato ad andare avanti dopo quello che gli è successo, ma che non ha mai cercato di affrontare seriamente la sua fobia. Perché stava bene così.
Adesso però qualcosa è cambiato.
Una delle prime terapie, se così si può chiamare, usata per cercare di guarire dall'afefobia è quella di cercare di capire quale sia il trauma e affrontarlo, per cercare di superarlo, di accettarlo. Forse Nicolas adesso si sente in grado di farlo.
Forse adesso Nicolas ha capito che non è solo, e soprattutto che sono in grado di supportarlo.
Perché sono tutti e tre più forti, quando sono insieme.
E proprio per questo motivo poco dopo essere tornati da quella vacanza, hanno iniziato a cercare una casa più grande, per tutti e tre. Michele, per tutto il tempo della ricerca, è rimasto nel suo appartamento, anche se passava comunque quasi tutto il giorno da loro.
Non è stato facile trovare una casa.
Sono tre uomini soli.
I proprietari prediligono le famiglie, soprattutto per gli affitti.
A quanto pare, o almeno a quanto gli è parso di capire con i pochi giri che hanno fatto, tre uomini non sono ben visti. Ma non saprebbe dire se il problema è solo per il fatto che sono uomini o se la gente pensa male a prescindere. Di sicuro, quei pregiudizi non li hanno aiutati.
Per mesi lui ha fatto avanti e indietro fra casa sua e quella di Liam e Nicolas, senza l'ombra di una che andasse bene per loro. O di un proprietario che li accettasse.
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Untouchable love
RomanceQuando ha iniziato il suo percorso all'università, cinque anni prima, Nicolas non pensava che sarebbe mai riuscito a convivere con qualcuno. O, per meglio dire, era certo che nessuno avrebbe potuto sopportare le sue stranezze. Non tanto il suo modo...