Capitolo 6

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CAPITOLO 6


Appena mette piede in casa, viene invaso dal profumo di zucchero e dolci. Ignora quindi la cucina, dove sa che troverà tutti, e passa per il salotto. Lo spoglio salotto in cui è cresciuto, col divano a due posti grigio, che mostra i suoi anni ma che a quanto pare è comodo, visto che sua padre ci si è addormentato sopra, la tv accesa dall'altra parte della stanza, i gatti che hanno colonizzato sia il tavolino basso posto davanti al divano che la poltrona lì accanto e l'enorme libreria che, visto quant'è ricolma, probabilmente si allargherà molto presto con qualche altra mensola.

Liam sbuffa una risata, chiude la finestra prima che all'uomo sul divano venga la bronchite e poi si dirige finalmente verso la cucina.

Come previsto, ci trova Elisa ai fornelli.

"Perché ogni volta che torno a casa tu stai cucinando qualche dolce?" la prende in giro, poggiandosi allo stipite della porta.

Elisa finalmente si gira, gli rivolge un enorme sorriso e corre verso di lui per abbracciarlo, "Perché ogni volta che torni non avverti mai prima? È questa la vera domanda!"

"Perché mi piace intrufolarmi e vedere che cosa combina."

"Dici papà?"

"Mh-mh."

Elisa si sporge oltre la sua spalla, poi scoppia a ridere, "Dorme, come al solito!"

Liam scuote il capo, si avvicina e poggia un sacchetto sul tavolo, sedendosi a sua volta. "È diventato un gatto anche lui."

"Dai, si è sempre impegnato tanto con noi, visto che la mamma sta spesso via per giorni!"

"E questa volta quando torna?"

"Dopodomani!" esclama la bambina, fa un salto all'indietro e poi corre di nuovo verso il fornello, prima che tutto sia rovinato, "Stavo facendo il caramello per dei dolci! Ne vuoi assaggiare uno, quando ho fatto?"

"Per quel ragazzino che ti piace a scuola?"

Elisa arrossisce di botto, sobbalzando. "Non so di cosa parli!" esclama.

Liam ridacchia. "Davvero? Sicura?"

"Assolutamente!"

"Capisco," afferma, divertito, afferrando il cellulare. La ragazzina continua a smanettare ancora a lungo ai fornelli, ma per quando Liam provi a distrarsi sui social, non ci riesce. "È davvero bello che tu abbia la tua prima cotta, Eli. Dico davvero!" la prende ancora in giro.

"Ma cosa stai dicendo!"

"Beh, sei in terza superiore, iniziano i primi amore, le prime esperienze. Ti consiglierei di parlarne con tatto a papà. Lo sai che lui è iperprotettivo con te."

"Non ho niente di cui parlargli!"

Nel tentativo di versare il contenuto della padella in una ciotola più piccola, quasi le scivola tutto di mano.

Liam reprime a stento una risata, "E' un buon piano per costringerlo a farsi i fatti suoi. Brava."

"Sei davvero..."

"Lascia stare tua sorella, Liam," la voce che arriva dal salotto è strascicata.

Il resto del contenuto della padella scivola a terra.

Liam scoppia a ridere di gusto, ma alla fine si alza per aiutare a pulire.

Una volta che se lo ritrova accucciato accanto per pulire il pavimento, Elisa lo guarda intensamente. "Zitto, stai zitto!"

"Sì, sì, tranquilla," sussurra a sua volta a voce bassa.

Alessandro, nel frattempo, li raggiunge in cucina, apre il frigo, trova solo un cartone di succo di frutta e si attacca a quello, l'anziano gattone arancione che gli cammina in mezzo ai piedi.

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