Capitolo 23||

65 5 1
                                    

Ci separammo all'improvviso,cercando di metterci nel modo piú normale possibile.
Per fortuna non ci videro.
" Ciao ragazzi,come state ? " chiese Liz.
" bene grazie Liz,voi?" Risposi.
" bene bene,ora vado a sistemare la roba,ci vediamo dopo." Disse.
" vengo anche io" disse mio padre.
" ah approposito,domani inizia la scuola,quindi preparatevi già lo zaino."
" sisi ,andiamo" dissi guardando Luke,dirigendomi verso la sua camera.
Facemmo lo zaino,e passammo il pomeriggio a cazzeggiare.
Lui stava su twitter ed alternava guardando video su youtube.
Mentre io stavo in facetime con celeste.
" perchè non ti creii un account twitter? " mi chiese Luke.
" ho già un account twitter.Sennó dov'è che stalkero i miei idoli?" Risposi.
" e chi sarebbero i tuoi idoli? "
" non te lo dico "
" perchè? "
" bho." Dissi ridendo.
Scesi giú e notai dall'orologio che c'è in salotto,sopra al mobile che erano già le 20 cosí andai in cucina e vidi Liz che cucinava.
" cosa mangiamo? " chiesi a Liz.
" lasagne al sugo. " rispose.
Le sorrisi per poi dirigermi verso le camere di mio padre e di Luke per avvisargli che si cenava.
Luke si catapultó verso la cucina,mio dio era sempre affamato quel ragazzo,mentre mio padre scese tranquillo.
Mangiammo parlando del piú e del meno.
Le ore passarono molto velocemente infatti erano già le 11:20 pm cosí decisi di andare in camera ed iniziare a leggere.
Lessi " città di carta " di john green.
Mentre io ero in camera Luke era uscito,ma non me ne fregó molto,io con me avevo il mio libro.
Mi addormentai piano piano,e senza neanche che me ne accorsi ero già nel mondo dei sogni.
La mattina venni svegliata da quella maledetta sveglia.
Appena aprii gli occhi Luke era già a far colazione.
Mi misi dei leggins ed una maglietta bianca con su scritto " darling,buy a personality " , senza dimenticare le mie adorate vans nere.
Presi lo zaino e scesi le scale per andare a fare colazione.
Mangiai delle fette biscottate accompagnate dalla nutella.
" Luke , hai della nutella sulla bocca" dissi ridendo.
" ah si? Dove?" Disse cercando di togliersela,ma fallendo miseramente.
Notai che non c'era nessuno in stanza cosí gliela tolsi dandogli un bacio.
" Che bel buon giorno " disse sorridendo,e dandomi un bacio.

" mamma noi andiamo,a dopo " urló Luke dalla porta.
Prendemmo l'autobus e ci dirigemmo verso la scuola.
Andammo in segreteria per prendere gli orari e scoprii di avere poche lezioni assieme a Luke: quella di inglese,ginnastica e matematica
Io in inglese andavo bene,mentre in matematica ero una totale schiappa.
Letteralmente.
Il mio cervello proprio si rifiuta di capirla.
Vidi gli orari e notai che avevamo lezioni diverse.
Io avevo tecnica mentre lui aveva scienze.
Salutai Luke e mi diressi verso la mia classe.
In realtà cercai di dirigermi verso la mia classe,ma ovviamente mi persi.
Notai un ragazzo:alto,occhi nocciola e capelli marroni che stava vicino all'armadietto,cosí decisi di chiedergli aiuto.
" hey scusa,sono nuova e mi sono persa... Dov'è la classe di tecnica?"
" sono anche io in quella classe,aspetta che metto un libro nell'armadietto ed andiamo assieme " disse sorridendo.
" comunque io mi chiamo rebecca" disse.
" ed io mi chiamo Dylan "
Chiuse l'armadietto ed arrivammo in classe.
Arrivammo appena in ritardo,ed il prof inizió a farmi la ramanzina.
" Ah bene signirina smith,il primo giorno di scuola e già è in ritardo.." E bla bla bla.
" si sieda vicino ad o'brien "
Sorridi dirigendomi verso il banco.
" quando parla sorridi ed annuisci " mi consiglió dylan.
Passammo l'ora di tecnica a scherzare ed a ridere, è davvero simpatico.
Quando uscii vidi Luke che parlava con una ragazza , e poi vidi lei prendere la mano di Luke e poi baciarlo,e lui rispose al bacio.
Rimasi li' a fissarli,finchè Dylan mi riportó alla realtà.
" tutto okay? " mi chiese.
Sorrisi,ma un sorriso finto.
" chi è quella ragazza che sembra stia cercando di mangiare la faccia a lui? " chiesi.
" si chiama abilene,è la troia della scuola " mi rispose.
Io annui.
" sei sicura di star bene? "
" sisi tranquilla,ora devo andare a casa"
" che ne dici di darmi il tuo numero?" Mi chiese.
" si certo "
Gli diedi il mio numero e mi diressi a casa da sola,non avevo voglia di andare con Luke.
Mentre camminavo vidi un messaggio,era Luke.

Luke:
Dove sei?

Io:
Sto andando a casa.

Luke:
E perchè non mi hai aspettato?

Non gli risposi.
Appena arrivata a casa mi diressi verso mio padre e gli dissi che volevo cambiare stanza,non volevo piú stare in camera con Luke.
" papà ora è pronta la mia stanza? Sai ho bisogno dei miei spazi " mi inventai questa scusa.
" si tra 4 giorni,hanno velocizzato."
Sorrisi ed andai nella camera degli ospiti,mi preparai il letto e portai la mia roba nella stanza.
All'improvviso sentii la porta sbattere,era Luke.
" perchè non mi hai aspettato? " sembrava arrabbiato.
" sai,pensavo preferissi stare con quella troia a farti succhiare la faccia. " dissi sorridendo,piegando una maglietta.
" ma a te che te ne frega di quello che succede nella mia vita privata? "
" non dovrebbe fregarmene nulla,ma sai ti ricordi quando hai detto che mi amavi? Bhe che idiota,io ci ero cascata,avevo creduto che tu fossi stati sincero,dovevo capirlo che era tutta una cazzata. Quindi bhe complimenti,ci sei riuscito."
Dissi tutta d'un fiato,iniziando a far scendere alcune lacrime.
" sono riuscito a far cosa? " disse.
" a spezzarmi il cuore. "
Detto questo lui uscii dalla stanza ed io mi sdraiai sul letto,iniziando a pensare.
Sentii il cellulare vibrare.
Era dylan, lo riconobbi dal messaggio.

«ciao rebecca,sono dylan. Che ne dici se sta sera usciamo? Andiamo a fare un giro per la città? »

Risposi subito:

« certo mi farebbe molto piacere. Vediamoci alle 21 dalla gelateria vicino a scuola. »

Mi rispose con un semplice « a dopo ».

In love with a penguin || luke hemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora