~il dilemma di Lucifero ~

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Era solamente uno stronzo, chiamato Alastor. Aprì la porta leggermente. "Tutto bene, mia maestà?" disse lui. Io gli risposi con freddezza: " Cosa ti importa di me? Perché sei venuto qua, stronzo? Cosa vuoi da me?La  mia anima?su rompi il ghiaccio" Lui rispose: "Ho solo sentito odore di sangue e pensavo di poter entrare." Disperato annuii leggermente con il capo e lo lasciai entrare.La stanza sembrava uscita da un incubo, con paperelle inquietanti sparse ovunque, un letto disfatto e oggetti sparsi per terra. Il sangue dorato completava il quadro, rendendola davvero un inferno cubico. Nonostante ciò, Alastor non sembrava impaurito; anzi, sorrise leggermente. "Che cazzo ti ridi?" gli chiesi con impazienza. "Ridi mentre tutti noi soffriamo." Lui mi guardò serio. "Non mi metterei mai a ridere per una cosa del genere. È il mio modo di essere," rispose tranquillo. Si avvicinò a me, scrutando la fonte del sangue dorato.

Ormai ero insanguinato da capo a piedi, dalle braccia alle gambe, perfino in bocca, e non capivo cosa stesse succedendo. In quel momento.

Alastor prese la goccia di sangue, la osservò per un istante, poi la assaggiò e si leccò le dita con un'espressione curiosa.”Non male come sangue dal grande re dell'Inferno.”disse con un sorriso enigmatico,Io, tormentato dal dolore e dalla confusione, non potevo sopportare le sue provocazioni. "Non voglio scherzare, brutto bastardo," dissi con voce flebile.

 "Non mi sento bene da quando sono solo. Mi sento triste e mi sento male."Alastor tornò al suo solito atteggiamento sprezzante. "Sai che non me ne frega un cazzo, vero?" disse con indifferenza, continuando a giocare con la mia sofferenza.La sua freddezza mi ferì più di quanto avrei mai ammesso, ma ero determinato a non lasciargli il piacere di vedere il mio dolore.

Con le lacrime sulle guance, dissi con voce tremante: "Al, sul serio, non mi piace piangere davanti a qualcuno, ma sentirle urlare mi fa sentire già male. Ho dovuto sopportare per anni queste sofferenze, solo per liberarmi da esse e ritrovarmele di nuovo."

Questa volta, Alastor sembrava genuinamente dispiaciuto. Il suo volto solitamente allegro si oscurò, e per la prima volta lo vidi con l'espressione abbattuta. Con gentilezza, asciugò le mie guance con le dita e poi con un fazzoletto, cercando di alleviare la mia sofferenza. Era un gesto inaspettato da parte sua, ma mi fece capire che, nonostante le nostre divergenze, c'era una parte di lui che comprendeva il dolore che stavo provando.

Il sonno non tardò ad avvolgermi con il suo abbraccio, portandomi via dalle preoccupazioni e dalle tensioni della giornata. Nella quiete della notte, la mia mente si lasciò trasportare in un turbine di pensieri e sogni, in un viaggio attraverso le profondità dell'Inferno e oltre.

mi trovai immobile, osservando mentre Alastor si avvicinava a me con passo deciso ma delicato. Il suo volto era avvolto da un'espressione insolita, una miscela di determinazione e tenerezza che mi lasciò senza fiato. Lentamente, i suoi occhi incontrarono i miei e un sorriso malizioso danzò sulle sue labbra.Senza esitazione, si avvicinò sempre di più, finché i nostri volti non furono a pochi centimetri di distanza. Il cuore batteva furiosamente nel petto, ma l'atmosfera intorno a noi era permeata da un senso di calma e serenità. Poi, con una delicatezza quasi irreale, posò le labbra sulle mie in un bacio lento e sensuale.

Fu un momento magico, un istante sospeso nel tempo in cui il mondo intorno a noi sembrava svanire, lasciandoci soli nel nostro universo di dolcezza e passione. Non sapevo cosa fare, ma l'impulso di lasciarmi andare al piacere e alla bellezza di quel momento era irresistibile.

Il bacio era come una melodia, dolce e avvolgente, che riempiva ogni fibra del mio essere. Mi sentivo trasportato in un turbine di emozioni contrastanti, ma al tempo stesso così chiare e intense. Era come se finalmente avessi trovato un rifugio sicuro in un mare di incertezze e dubbi.Non capivo del tutto cosa stesse succedendo, ma in quel momento non importava. Mi lasciai andare al bacio di Alastor, abbandonandomi completamente alla magia del momento. Era un'esperienza unica, unica e irripetibile, che avrei custodito nel mio cuore per sempre.

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