Lo so, abbiamo parlato solo della parte positiva, ma è importante anche affrontare i momenti difficili. Litigavamo per sciocchezze, come fa qualsiasi coppia, se possiamo definirci così. Eravamo nella nostra stanza, entrambi in pigiama, mentre litigavamo. 'Qual è il problema, vostra altezza? Non ti piace il mio fisico?' disse Alastor con tono provocatorio, poi rise da solo. 'Hai veramente detto "il mio fisico"?' chiesi, perplesso.
Dopo l'interrogativo di Alastor, il silenzio pesante si abbatté nella stanza, interrotto solo dal suono delle nostre respirazioni affannate. Le sue parole mi colpirono come un fulmine a ciel sereno, provocando una reazione istintiva di difesa.
"Cosa vuoi dire con 'il mio fisico'?" chiesi, cercando di nascondere l'irritazione nella mia voce.
Alastor alzò un sopracciglio, apparentemente sorpreso dalla mia reazione. "Oh, niente di grave, caro," disse con indifferenza. "Era solo una battuta, non prenderla troppo sul personale."
Non potevo impedire alla rabbia di montare dentro di me. "Una battuta?" replicai, stringendo i pugni. "Sembrava più un attacco personale che una battuta."
Alastor alzò le mani in segno di resa, cercando di placare la mia furia crescente. "Scusa, non volevo ferirti," disse sinceramente. "È solo che... beh, sai come sono io con le mie battute di cattivo gusto."
Ero tentato di continuare a discutere, ma la sua espressione sincera mi fece vacillare. Mi resi conto che forse avevo reagito in modo eccessivo e che, in fondo, le sue parole non erano state così offensive come le avevo interpretate.
"D'accordo," dissi con un sospiro, cercando di calmarmi. "Forse ho reagito troppo impulsivamente. Mi spiace."
Alastor si avvicinò a me con un sorriso tenero e mi prese delicatamente le mani. "Anche io mi scuso," disse con dolcezza. "Non volevo rovinare la nostra serata con una stupida discussione."
Guardai negli occhi di Alastor e vidi il rimorso e l'amore in essi. Tutta la rabbia e l'irritazione che avevo provato svanirono all'istante, sostituite da un profondo desiderio di riconciliazione.
"Non importa," risposi, stringendo le sue mani. "Siamo entrambi umani e facciamo errori. L'importante è che possiamo superarli insieme."
Alastor annuì con un sorriso di gratitudine. "Esatto. E io non potrei chiedere di avere una compagna migliore di te," disse sinceramente.
Ci abbracciammo calorosamente, lasciando che tutto il risentimento e la tensione si dissolvessero tra di noi. Era un momento di riconciliazione, di comprensione reciproca e di amore che rafforzava il legame che ci univa.
E così, mentre la serata proseguiva e noi due ci ritrovavamo avvolti l'uno nell'altro, sapevamo che qualsiasi litigio o disaccordo potesse sorgere nel nostro cammino, saremmo stati in grado di affrontarlo insieme, con amore e comprensione.
Poco dopo aver chiarito la nostra lite, sentii una voce familiare rompere il silenzio della stanza. "Oh, che cringe, così sdolcinato che mi viene da vomitare," disse la voce sarcastica. Era Angel,che ci spiava da dietro la porta.
"Oh, parla per te, testa di cazzo. E poi, perché sei qui?" risposi irritato, sentendomi disturbato dal suo commento fuori luogo.
"Abbiamo bisogno di una mano, parole di Charlie," aggiunsi, cercando di nascondere la mia irritazione.
Nahle annuì, dimostrando di capire l'importanza della situazione. "Oh, okay... digli che arriverò tra 5 minuti," disse con un sorriso beffardo, prima di allontanarsi.
Sbuffai, ancora infastidito dal suo atteggiamento, ma almeno sapevo che potevo contare su di lui quando ne avevamo bisogno. Con un sospiro, mi voltai verso Alastor, pronto a continuare la nostra serata insieme, sperando che niente potesse rovinare il nostro momento di pace e riconciliazione.
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~Nemici Opposti~
RomanceLe dinamiche tra Lucifero e Alastor,da quando si sono incontrati per la prima volta, sono rimaste invariate. Tuttavia, dopo lo sterminio, non avrebbero dovuto vedersi più, giusto? Eppure non è affatto così. La principessa dell'inferno ha invitato su...