Con uno sbuffo di frustrazione e un'espressione alquanto contrariata, mi rivolsi ad Alastor, confessando con rabbia: "Comunque, ti odio, Al." Sentivo il mio cuore battere forte nel petto, sopraffatto dai sentimenti contrastanti che mi assalivano.
Alastor, con un sorriso ironico, rispose: "Sì, sì, lo vedo,sul altezza reale." Sentii il calore delle sue parole avvolgermi, ma allo stesso tempo la sua risposta mi fece irritare. Come poteva essere così calmo di fronte ai miei turbamenti interiori?
Alzai un sopracciglio con aria interrogativa e lo fissai intensamente. "Da quando mi chiami così? Per te sono Sua Maestà," gli dissi con fermezza, cercando di mantenere la mia autorità nonostante la confusione che provavo.
La sua risposta, piena di sarcasmo, non fece che alimentare la mia irritazione. "Sì, certo che lo vedo, Altezza Reale," ribatté con un sorriso sfacciato, sfidandomi con il suo sguardo.
Senza pensarci due volte, lo spinsero delicatamente contro il muro, afferrandolo per i polsi con fermezza. "Sì, per te sono Maestà, non Altezza Reale," sussurrai con voce carica di desiderio e sfida. Sentivo la sua presenza così vicina, il suo respiro caldo sul mio viso, eppure sapevo di dover rimanere saldo nelle mie convinzioni.
Poi, mentre ci fissavamo intensamente negli occhi, un sorriso giocoso danzò sulle mie labbra. "Sembra che tu abbia bisogno di una lezione sulla gerarchia reale, Alastor," dissi provocatoriamente, lasciando che il mio sguardo trasmettesse tutto il desiderio che provavo per lui.
Lui rise leggermente, lasciando che il suo corpo si rilassasse contro il mio. "Oh, credo di essere pronto ad imparare, Maestà," rispose con un tono malizioso, accettando la sfida implicita nel mio sguardo.
E così, tra battute provocatorie e sguardi carichi di desiderio, ci lasciammo trasportare dalla magia del momento, pronti ad esplorare l'intensità dei nostri sentimenti in un abbraccio appassionato.
Con un sospiro di piacere, sentii Alastor afferrarmi con dolcezza dai fianchi, avvicinandosi a me con desiderio palpabile. Il suo respiro caldo accarezzava la mia pelle, mentre il suo corpo si muoveva sinuosamente contro il mio.
Sentii un brivido di anticipazione correre lungo la mia schiena mentre mi avvicinavo a lui, incapace di resistere al suo richiamo. Poi, senza alcun preavviso, sentii i suoi denti affondare delicatamente nella mia pelle, causandomi un misto di dolore e piacere.
"Oh, Sua Maestà..." sussurrò Alastor, il suo tono carico di provocazione. "Sei proprio un pervertito, ti ecciti così facilmente... È questo l'effetto che ti faccio?" chiese, guardandomi con occhi pieni di desiderio e malizia.
Sentii il mio cuore battere forte nel petto mentre cercavo freneticamente di trovare le parole giuste da dire. "Non... non posso resisterti," confessai, sentendo la mia voce tremare leggermente per l'intensità delle mie emozioni.
Alastor sorrise soddisfatto, accarezzandomi con dolcezza il viso. "Non devi resistere, Maestà," disse con tono morbido, i suoi occhi bruciando di passione. "Siamo destinati l'uno per l'altro, e niente potrà separarci."
Con un gemito sommesso, mi abbandonai completamente al suo tocco, lasciando che l'amore e la passione ci avvolgessero in un abbraccio appassionato.
"Mhhh~ perché stai facendo tutto questo? Dopo tutto siamo nemici..." chiesi con voce flebile, cercando di resistere alla tentazione che Alastor incitava dentro di me.
"Oh, ormai Sua Maestà, il nostro legame da nemici si è sciolto. Dopo tutto quello che hai scritto, non penso proprio che mi odi, o sbaglio?" rispose lui con un sorriso malizioso, i suoi occhi bruciando di desiderio. "Non ti piace? Eppure ti ecciti per queste cose e non hai ancora visto all'opera le mie labbra..."
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~Nemici Opposti~
RomantizmLe dinamiche tra Lucifero e Alastor,da quando si sono incontrati per la prima volta, sono rimaste invariate. Tuttavia, dopo lo sterminio, non avrebbero dovuto vedersi più, giusto? Eppure non è affatto così. La principessa dell'inferno ha invitato su...