~Tensione crescente~

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Mi trovavo comodamente disteso sul letto, protetto dalle morbide coperte che mi avvolgevano con calore. Alastor, ancora affascinante nella sua quiete, giaceva accanto a me, immerso nel sonno.

Mentre osservavo la sua figura serena, mi resi conto che il desiderio di saltare il lavoro quel giorno era diventato irresistibile. "Non ho voglia di lavorare oggi," pensai, con la testa appoggiata al mio amato cuscino.

All'improvviso, la voce di Charlie ruppe la tranquillità della stanza. "Ragazzi, svegliatevi! È già mattina, dobbiamo iniziare la giornata!" urlò leggermente, bussando alla porta.

"Ugh..." gemetti piano, ancora intrappolato tra il sonno e la veglia. Alastor si svegliò di colpo accanto a me, il suo viso contratto dall'irritazione. "Oh, merda..." mormorò, sfregandosi gli occhi con la mano, rivelando una piccola espressione di colpa.

Ancora stanco per la giornata di ieri, risposi a Charlie con voce fioca: "Per favore, Charlie, solo 5 minuti..." Parlai attraverso il cuscino che copriva il mio viso, cercando di guadagnare qualche istante di riposo in più.

"E dai, 'cattivo ragazzo', scendi dal letto e andiamo," mi rispose Alastor con tono provocatorio, dimostrando una volta di più la sua propensione a stuzzicarmi fin dalle prime ore del mattino. "Volete davvero vedere quanto sono cattivo?"

Irritato dall'idea di dover abbandonare il tepore del letto così presto:con "No, grazie. Non ho voglia di ritrovarmi coinvolto in queste cose di prima mattina."rispose lui guardandomi dall'alto al basso.

Alastor sembrava annoiato dalla mia reazione mentre si alzava e cominciava a vestirsi. "Oh, davvero? Anche se ieri sera sembrava che ti piacesse," gli ricordai con malizia, rivivendo gli eventi della sera precedente. "Eppure ti piaceva," Replicò lui con una sfumatura di sfida, mentre si dirigeva verso il bagno per iniziare la sua giornata.

Decisi di scendere dal letto e afferrai le prime cose che vidi nell'armadio, pensando che andassero bene per la giornata. Con il mio umore ancora intorpidito e la voglia di parlare al minimo, mi vestii rapidamente e mi diressi verso la hall dell'hotel per salutare gli altri ospiti.

Nonostante il mio viso trasmettesse la mia indisposizione, non riuscivo a nascondere il disagio nei miei occhi, non volevo affrontare discussioni così presto al mattino. Quando arrivai, vidi Charlie insieme a Vaggie che cucinavano e a Husk che preparava il tavolo per la colazione, mentre Nifty e Angel si strafogavano di cibo.

"Come va, ragazzo cattivo?" chiese Nifty, rivolgendosi a me con il fiato corto mentre afferrava un boccone di cibo.

"Male, direi. Non sono riuscito neanche a dormire cinque minuti in più, era così bello..." cominciai a dire, ma fui interrotto da Angel Dust che si avvicinò ridendo. "Dormire con Al?" disse, provocandomi con una risata, mentre Husk sorrideva leggermente per la battuta.

"Oh, ma fottetevi tutti," risposi ritmicamente, ancora intorpidito dalla sveglia, mentre mi stiracchiavo un po'. "Io e Charlie abbiamo preparato dei toast alla marmellata, ne vuoi uno?" disse Charlie con voce delicata, rendendosi conto del mio stato d'animo irritato.

"Buoni, penso, ma non ho fame," risposi assonnato, mentre prendevo già la scopa per iniziare a pulire l'hotel. "Inizio già ad aiutare Nifty con le pulizie," continuai, riprendendo il discorso che avevo interrotto.

"Va bene, papà..." disse Charlie, un po' dispiaciuta ma comprensiva della situazione.

Dopo qualche istante, raggiungemmo Nifty, che prese anche lei una scopa e disse con il solito entusiasmo misto al suo fiato corto: "Io scoppo!" aggiunse con una risata inquietante. Non capivo come Alastor potesse apprezzare quel ciclope, ma decisi di lasciar perdere e continuai con le pulizie.

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