Capitolo 42 : Mark

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Dopo aver ascoltato le parole di Mark, mi sentii travolta da un turbine di emozioni contrastanti. La mia mente era un groviglio di pensieri confusi mentre cercavo di elaborare tutto ciò che avevo appena scoperto e lentamente, mi sedetti di fronte a lui.

"Mark, devo ammettere che tutto questo è... travolgente," dissi con voce tremante, cercando di raccapezzarmi tra le informazioni appena ricevute. "Ma perché mio padre avrebbe incaricato te, il nipote del suo braccio destro, e il suo braccio destro di sorvegliarmi?

Mark mi guardò con comprensione, il suo sguardo penetrante sembrava scrutare l'anima.

"Capisco che sia difficile da accettare e che molte domande rimangano senza risposta," rispose con calma.

"Tuo padre, nonostante tutto, ha sempre avuto il tuo bene come priorità assoluta. Ha voluto proteggerti, anche se ciò significava agire nell'ombra e senza il tuo consenso."

Annuii lentamente, cercando di assimilare tutto ciò che mi veniva detto.

"Ma cosa devo fare adesso?" chiesi, la voce impregnata di incertezza.

"Adesso devi essere prudente," rispose Mark, con fermezza. "Non puoi fidarti di nessuno completamente. Dobbiamo rimanere un passo avanti a tutti, proteggere te e risolvere il mistero che circonda la scomparsa di tua madre."

Annuii, determinata a seguire il consiglio di Mark. Avevo bisogno di risposte, di chiarezza, e ero disposta a fare tutto il necessario per ottenerle. Con uno sguardo risoluto, mi alzai in piedi, pronta ad affrontare qualsiasi sfida mi si presentasse.

"Prima di tutto, dobbiamo scoprire chi si nasconde dietro tutto questo," dissi, la determinazione brillava nei miei occhi.

"E non mi fermerò finché non avrò trovato la verità."

Mark sorrise, fiero della mia determinazione. "Allora, siamo sulla stessa lunghezza d'onda," disse, alzandosi a sua volta. "Affrontiamo questo insieme, Irene. Non sarai sola in questa battaglia ... avrai me, Sherlock e Arséne al tuo fianco..."

Sorrisi debolmente, grata di avere un alleato così leale al mio fianco. Con un respiro profondo, mi preparai mentalmente per ciò che sarebbe avvenuto.

Dopo aver lasciato il buio opprimente della stanza dei camerini, le cui pareti sembravano restringersi attorno a me come le spire di un serpente, lasciai che il fresco del corridoio accarezzasse il mio viso, dissipando l'opprimente senso di claustrofobia. Il suono dei miei passi echeggiava lungo il corridoio deserto, interrotto solo dal sussurro sommesso delle poche lanterne che illuminavano il mio cammino come fioche sentinelle in un mondo avvolto nell'ombra.

Mentre procedevo con passo deciso, i miei pensieri danzavano frenetici nella mente, come foglie portate dal vento in una notte tempestosa.

Pur sentendo il peso delle parole di Mark sulla mia schiena, un senso di determinazione mi pervadeva, alimentato dal desiderio irrefrenabile di scoprire la verità nascosta dietro tutti gli inganni.

Uscii definitivamente dai camerini maschili e dal corridoio e arrivai quasi al mio camerino, mentre mi avvicinavo al luogo d'incontro con Sherlock e Arséne, non potei non chiedermi cosa avrebbero detto riguardo Mark.

Quando mi avvicinai al punto d'incontro con Sherlock e Arséne, notai due ombre nascoste nell'ombra, a metà strada tra il mio camerino e i camerini maschili. Lì erano loro, osservatori silenziosi, pronti a intervenire se necessario.

Con un cenno della mano feci capire loro di seguirmi senza parlare e loro seppur scettici mi seguirono.

Dopo aver lasciato il corridoio buio e opprimente, finalmente raggiunsi la porta del mio camerino.

Sapevo che avrei dovuto affrontare il confronto con i miei 2 migliori amici, condividere le informazioni che avevo ricevuto da Mark e discutere dei nostri prossimi passi.

Con un respiro profondo, girai la maniglia e varcai la soglia del mio camerino. L'atmosfera era carica di tensione, come se l'aria stessa aspettasse con ansia ciò che avrei rivelato. Sherlock e Arséne si sedettero su due sedie di fronte al tavolo mentre io restai in piedi.

"Ragazzi," dissi, cercando di mantenere la calma nonostante il tumulto di emozioni che mi assaliva. "Dobbiamo parlare."

I due sollevarono lo sguardo, sorpresi dalla mia improvvisa serietà. Arséne archedió un sopracciglio, mentre Sherlock mi guardava con quell'aria penetrante che sembrava scrutare oltre le apparenze.

"Cosa succede, Irene?" chiese Sherlock, con voce calma ma carica di interesse.

Mi avvicinai al tavolo e mi sedetti di fronte a loro, cercando le parole giuste per iniziare. "Ho fatto una scoperta importante," iniziai, il tono della mia voce era solenne. "Ho incontrato Mark, il nipote del braccio destro di mio padre."

Le loro espressioni si fecero serie mentre ascoltavano attentamente le mie parole. "Mark?" ripeté Arséne, evidentemente sorpreso. "Chi è e cosa centra lui con tutto questo?"

"È complicato," risposi, cercando di organizzare i miei pensieri. "Ma fondamentalmente, è stato incaricato da mio padre di vegliare su di me, di proteggermi da ogni minaccia."

Sherlock annuì lentamente, come se stesse assimilando le informazioni.

"Interessante," disse, con quella sua voce riflessiva. "E cosa hai scoperto da lui?"

Raccontai loro tutto quello che Mark mi aveva detto: la sua vigilanza silenziosa su di me, il suo avvertimento riguardo a George e l'avvertimento sul pericolo imminente che incombeva su di me.

Alla fine del mio racconto, regnò un silenzio carico di tensione. Sherlock e Arséne sembravano perduti nei loro pensieri, mentre io rimanevo lì, aspettando la loro reazione.

"Dobbiamo investigare più a fondo su questa faccenda," disse infine Sherlock, con voce decisa.

"Non possiamo permettere che qualcuno minacci la tua vita, Irene."

Arséne annuì, il suo sguardo determinato. "Sarà una battaglia difficile, ma noi siamo pronti ad affrontarla al tuo fianco."

Sorrisi, grata per il loro sostegno.

"Grazie," dissi sinceramente. "Non so cosa farei senza di voi."

Con un nuovo senso di determinazione, ci preparammo a pianificare i nostri prossimi passi. Era giunto il momento di agire, dii scoprire la verità che si celava dietro tutto quel mistero e insieme, avremmo fatto qualsiasi cosa fosse necessaria per farlo.

Sherlock, Lupin & Io, Ancora InsiemeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora