7

886 49 11
                                    

Cercai di sembrare il più naturale possibile e di calmarmi, ero completamente sudato sia dall'ansia sia per la fretta con cui avevo fatto tutto, la porta si aprì ed erano Angel e Charlie? 

L- Ciaoo tesoro! H-Hai bisogno di qualcosa?
Gli dissi con un sorriso che più forzato non si poteva fare
C- No, in realtà stavo cercando Alastor, sai che fine ha fatto?
L- Non so assolutamente dove è andato quello stronzo, non lo voglio nemmeno sentir nominare il suo nome!
Dissi alzando un po' la voce, mi dava sui nervi
C- Papà, calmati, comunque Angel aveva detto che era qui a pulire... Forse si sarà sbagliato allora?
A- Mmh, forse sarà così... Tu vai Charlie io ti raggiungo subito!
C- Ok, ci vediamo nella hall!
Disse con il suo solito entusiasmo sfrenato
L- Che vuoi? Cosa?!
A- Il pezzo grosso dell'inferno che si fa scopare dal demone della radio? O è il contrario? Sono curioso, dai racconta
L- Ma che cazzo, Angel ma che ti passa per la testa!
A- Si capisce da un chilometro di distanza, cos'è? Ti vergogni? Sono un esperto!
Si fece scappare una risatina
L- Io e quello stronzo non abbiamo fatto niente Angel
Dissi incominciando a stufarmi della situazione,  volevo andarmene ma non potevo perché dovevo coprire quella dannata macchia
A- Dai, non fare il permaloso. Lo sai che è vero, prima non c'era solo Alastor qui, c'eri anche tu
L- Te lo sei immaginato! Non c'è mai stato Alastor qui
A- Io non ne sarei così sicuro, questo è suo
Dissi prendendo il fiocco che si era slacciato e che aveva lasciato sul lavabo
A- Questo è suo, o sbaglio?
L- Ci sarà passato prima di me, che cazzo ne so!
Dissi cercando di inventarmi una scusa
A- Sì, certo. Come no, lo lascio qui tu ridaglielo
Disse con un sorriso malizioso sul viso
A- Io devo tornare da Charlie... Ah, comunque hai la zip del pantalone slacciata
Rise leggermente per poi lasciarmi di nuovo solo nella stanza

Cazzo! Pensai, per poi voltarmi verso il muro, non penso si sia vista... Non realizzavo ancora cosa fosse effettivamente successo. Alastor era innamorato di me? Beh... Come può non farlo insomma sono Lucifero ma lui mi  dovrebbe odiare, non dovremmo essere antagonisti? Non lo so... Ero più confuso di quanto fossi mai stato la mia perplessità aumentò quando mi misi a guardare il suo piccolo oggetto dimenticato... Angel Dust non lo dirà a nessuno, sono pessimo a mantenere i segreti, come potrei tenermi una cosa del genere senza dirla a nessuno?... Temo che dovrò dirglielo prima o poi. Mi abbassai aprì il mobile presi la spugna e una boccetta per pulire i muri, spero funzionerà sulla sborra, mi dissi sorridendo, la stavo prendendo sul ridere per non farne un problema... Giusto? Incominciai ad agitare la spugnetta, imbevuta di quella sostanza più dell'acqua che avevo aggiunto in seguito e continuai a pensare, sono davvero così erotico come dice Alastor? Deve essere stato piacevole per essere venuto così tanto... Era una macchia bella grossa, per me... Come è stato... Non mi dovrebbe essere piaciuto, ero contrario, non lo volevo e soprattutto non lo voglio... Sarà davvero così...? Continuavo a pensare finché un pensiero mi riaffiorò in testa, ripercorsi l'intera scena e subito dopo lasciai cadere la spugnetta dalla mano, ero sconvolto,

L- Allora è per quello che mi sono fatto ieri...
Mi feci scappare dalla bocca, sussurrando e  arrossendo lievemente

Alastor pov's:

Ero in camera mia, avevo lasciato Lucifero in quella situazione al quanto sgradevole ma se la sarà cavata, pensando al prima non è stato niente male... Ho voluto risparmiarlo però, glielo volevo mettere nell'ano ma mi sono trattenuto, o meglio è tutta strategia altrimenti la prossima volta cosa gli avrebbe portato più piacere, poi capisco perché era tanto richiesto all'Eden comunque... Smisi di pensare a ciò quando bussarono alla mia porta, io che nel frattempo mi stavo rivestendo non risposi in un primo momento, subito dopo infilata la camicia, invece, 

A- Chi è? 
C- Alastor sono Charlie, posso entrare
A- Principessa ora non è il momento adatto per parlare di qualsiasi cosa
C- Va bene ho capito, quando puoi vieni nella hall che dovrei andare a cannible town da Rosie, ora torno da Vaggie!
Dopo un paio di minuti sentii di nuovo risuonare alla mia porta
A- Charlie, ho detto che ora non posso uscire con te!
Dissi alzando leggermente il tono di voce e non sentendo alcuna risposta da fuori pensando di averla offesa
A- Tranquilla-
Non finii la frase, perché aprendo la porta mi resi conto che al posto di Charlie c'era Lucifero, subito qualche pensiero sul perché sia venuto qui mi sbocciò in testa ma decisi di non pensare troppo in fretta a quello,
A- Perché sei qui mio caro?
Lucifero non mi rispose e cominciai subito a pensare che davvero mi si volesse dichiarare.
A- Mi devi dire o dare qualcosa, dai sputa il rospo mica ti mangio... Ma se vuoi posso provarci
Dissi concludendo la frase con un po' di malizia, ma sembrava ancora non reagire, aveva la testa bassa, allora stancato di questa decisione decisi di alzargliela, aveva gli occhi lucidi
A- Stai per piangere...?
L. Probabilmente...
Era imbarazzante la situazione in cui ci trovavamo, era venuto, alla mia porta, piangente per non si sa quale motivo
A- Perché stai piangendo? Si può sapere
L- Sei tu.
A- Io? Ma se tu ancor prima di vedermi piangi hai qualche problema, ho capito che faccio paura ma nemmeno mi vedi
L- Non stavo piangendo prima... Ah, sì ti dovevo ridare quest-
Non lo feci finire di parlare che lo trascinai in camera mia, prendendolo e lo buttai sul letto
L- Ma che cazzo vuoi? No, non ci pensare nemmeno
A- Non pensare subito male dai, era solo per farti accomodare
Lucifero si alzò e mi porse il fiocco, ecco dov'era finito, l'aveva lui.
L- Lo avevi lasciato nel bagno, ora fammi andare.
A- Quanta scontrosità, calmati, non ti lascerò andare finché non mi dici il perché del tuo pianto
L- E se non te lo dicessi?
Mi chiese insolentemente
A- Me lo dirai con le cattive
Dissi mettendogli un braccio sulla vita e avvicinandolo a me
A- O se vuoi le facciamo entrambe
Dissi avvicinandolo ancora di più a me, lui non rispondeva, io ero alzato e data la sua bassezza mi arrivava praticamente ad altezza cazzo. Lui continuava a non rispondere a quello che io facevo, aveva una faccia contrariata ma pensavo gli sarebbe cambiata presto in una espressione più che eccitata finché mi abbassai per arrivare alla sua testa

A- Hey, ma che hai, non è divertente se non partecipi
Gli dissi avvicinandomi a lui, lo stavo per baciare, avevo le mie labbra a pochi millimetri dalle sue quando mi respinse
A- Che?-
L-Basta... Io ho da dirti qualcosa...

Spazio autrice:
Ed eccomi con un nuovo capitolo! Abbastanza lungo, ma ci sono tanti colpi di scena, spero vi piaccia e come al solito, votatela se volete che continui a scriverla e nei commenti fatemi sapere la vostra. Secondo voi, cosa vorrà mai dire Lucifero ad Alastor?


RadioappleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora