Mi alzai presto quel giorno, non so perché il sonno mi aveva abbandonato alle sei e mezza.
Sbuffai e poi mi arresi; così mi alzai ed andai a farmi una doccia.
Misi una delle mie solite magliette a righe, scelsi una dalle righe celesti, poi misi un paio di pantaloni blu.
Alle 7.30 ero sulla strada per l'università, stranamente la mia mini cooper quella mattina mi era sembrata troppo scomoda, al contrario dell'idea di andare a piedi, che mi affascinava.
Alle 7.45 ero davanti alla scuola, appoggiato al muro, lo zaino per terra davanti a me, una sigaretta in bocca.
Sbuffai quando in lontananza vidi la figura di Erika, la mia ex, che avanzava a passo veloce, con la sua solita borsa piena di trucchi invece che di libri, i capelli lunghi che le scendevano da un solo lato della testa, i suoi occhi grigi che venivano risaltati da una maschera di trucco ed infine la divisa femminile della scuola "abbellita" dal pantacollant strappato e da dei tacchi alti minimo 15 cm.
"ciao Louis!" cinguettò una volta arrivata di fronte a me.
"ciao Erika" la salutai, con un mezzo sorriso forzato.
"oggi ti siedi vicino a me?" chiese sbattendo gli occhi come per cercare di convincermi (ovviamente senza successo).
"no. Scusa ma ho già detto a Jade che mi sarei seduto vicino a lei." inventai una scusa.
Lei rinunciò a cercare di parlare e iniziò a parlare con una sua amica oca che si era avvicinata pochi secondi prima.
Iniziai ad osservare tutti gli studenti, che nonostante fosse prestissimo, erano lì.
Stavo passando sguardi veloci, quando vidi un ragazzo mai visto prima: aveva capelli ricci, occhi verdi, delle fossette a dir poco fantastiche; era alto come me ma di sicuro era più giovane.
Era bello. Molto bello. Dovevo sapere il suo nome.
Chiamai Erika e le chiesi chi era quel ragazzino.
"è Harry Styles. Viene da holmes chappel. Ha 18 anni. È qui da 1 giorni ed è già molto conosciuto. In giro si dice sia gay, però non so se sia vero. Perché? Lou, attento a quello che fai. Io so cosa sei e so che potresti rovinarti con uno come lui." disse lei. Okay. Erika era la mia ex e nonostante fosse un'oca aveva un bel carattere se voleva. E lei mi voleva bene. In più era l'unica a sapere della mia omosessualità.
'è carino.. non credo riesca ad ingannare me. Proverò ad avvicinarlo. Vediamo se è veramente gay. E se non lo è fa niente, è pur sempre un ragazzino con gli ormoni sballati, in un modo o nell'altro sarà mio.' pensai. Mentre risposi semplicemente "capito" ad Erika.
Stavo per avvicinarmi a lui, quando suonò la stramaledetta campanella.
Mi fiondai in classe incazzato nero con il mio tempismo "eccezionale".
Arrivai che la prof non era ancora entrata, così mi misi a parlare con dei miei amici.
**
Mi stavo annoiando a morte, quando entrò in classe lui.
Il riccio era nella mia classe, i suoi occhi perfetti che, timidi, si guardavano intorno incrociarono proprio i miei.
"lei deve essere il signorino Styles. È un piacere finalmente conoscere il piccolo genio che sarà con noi quest'anno!" annunciò la prof entusiasta.
"mi scusi professoressa.. ehm.. i-io.. può non chiamarmi genio?.. c'è i-io.. sono normale.." disse quasi in un sussurro alla professoressa.
"mi dispiace. Come vuole. Allora. Harry, sarà qui con noi quest'anno; molti si staranno chiedendo:'ma è più piccolo di noi!' beh, lui è avanti di un paio di anni grazie al suo grande quoziente intellettivo. E sperò che tutti voi lo accettiate..." la prof parlava ma per me era solo un sottofondo, io e il riccio eravamo impegnati a scambiarci numerosi sguardi "bene, Harry, avrei piacere se ti sedessi vicino a quella peste di Tomlison. Penso che potresti aiutare molto quell'imbecille a svegliarsi. Scusate le parole ragazzi. Ma quanti pensano il contrario?" la prof con la sua insulsa battuta su di me fece scattare una grande risata da parte dei miei compagni.
"bene, Styles, vada vicino a Tomlison. Jade, vada vicino ad Erika" ordinò la prof.
E da lì riprese la lezione che io passai a guardare prima la lavagna, poi harry, prima la lavagna, poi Harry, e così per tutta l'ora.
Più osservavo quel ragazzino più pensavo 'è così bello.. così innocente.. lo voglio..'
dovetti correre in bagno quando iniziò a mordicchiare la matita e in un modo sensuale si leccò le labbra.
'merda' imprecai mentalmente quando venni esageratamente contro il muro.
Mi riallacciai il bottone dei pantaloni e alzai la zip. Poi andai a lavarmi le mani ancora sporche di seme.
Tornai in classe e mi sedetti al mio posto. Harry mi fissò come se sapesse ciò che era successo nel bagno pochi minuti prima.
Dopo 15 minuti, in cui ricominciai a fare il mio gioco di sguardi, mi arrivò un bigliettino, diceva:
"Lou ti sei eccitato per tu.sai.chi? By:Erika xx".
Mi innervosii parecchio, persino lei aveva capito!
"ehm.. scusa, L-Louis.. non è che hai un temperino?" chiese una voce debole ma roca e sensuale di fianco a me.
"ehm.. si aspetta.." dissi mentre prendevo dall'astuccio il temperino e glie lo porgevo "tieni.." dissi poi.
"grazie.." disse. "è stata colpa mia?" chiese poi.
"cosa?" chiesi, avevo capto. Ma volevo vedere se si riferiva proprio a quello.
"sei andato in b-bagno.. è stata c-colpa mia?" balbettò in un sussurro.
"i-io.. c'è.. i-io.." balbettai. ' 1 a 0 per te riccio!' pensai mentre arrossii leggermente.
Mi ricordai dopo del bigliettino di Erika, a cui risposi con un allegro: "fanculizzati :)"
intanto pensavo a come quel cavolo di riccio stra figo avesse fatto a smascherarmi in tre secondi.
Di sicuro questo non aveva fatto diminuire l'attrazione che piano piano cresceva dentro di me.
Spazio mio:
eccomi qua. ciao :) io sono Jenny, sono l'autrice della FF (ovvio lol) e vi accompagnerò alla fine di ogni capitolo fino alla fine dalla Fan Fiction. Spero seguite la storia.
Io vi saluto :) alla prossima :)
- Jen:) xx
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Io e te, sarà per sempre vero?
Fanfiction-dal 1° capitolo- "Iniziai ad osservare tutti gli studenti, che nonostante fosse prestissimo, erano lì. Stavo passando sguardi veloci, quando vidi un ragazzo mai visto prima: aveva capelli ricci, occhi verdi, delle fossette a dir poco fantastiche; e...