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Tornare a Roma e tornare alla nostra vita normale fu bruttissimo, io continuavo a studiare per l'Università e Mattia a cantare nei locali. I pomeriggi lo li passavamo nel nostro parchetto e oltre a "l'amore è qua" avevamo inciso altre frasi che Mattia aveva scritto per me e quello era diventato il nostro posto speciale dove c'eravamo solo io, lui e il nostro amore.«che facciamo stasera? » chiesi a Mattia mentre si lavava i denti «addiamo i icoea» «cosa!?» si sciaquo la bocca e rispose «andiamo in discoteca » «nooo matti sai che odio la discoteca » si sedette vicino a me nel bordo della vasca e nei accarezzò la guancia «e il posto dove ci siamo conosciuti come puoi odiarlo? » «dai non fa il bambino» «no ho deciso andiamo li» «io non vengo vai da solo» mi guardò ragionando sul da farsi e alla fine mi convinse «pero ce ne andiamo subito» «si va bene» «mh speriamo senno me ne torno a casa da sola» mi guardò male e aprì lo sportello. Odiavo quel posto e appena entrati già volevo andarmene, Mattia mi portò a un divanetto e andò a prendere da bere «cosa vuoi?» «l'acqua» sbuffo e andò al bancone «vogliamo ballare?» «no» «eddai ma che cia di male questo posto?» «non mi Piace andiamo a casa» alla fine lui insistette per rimare lì e mentre era non so dove chiamai un taxi e non avendo le chiavi andai al nostro parchetto e vedendo le nostre incisioni e mi scese una lacrima al pensiero del Mattia dolce e amorevole e a quello menefreghista. Forse mia madre aveva ragione, lui poteva resistere con me due mesi ma poi si sarebbe stufato di essere bravo e paziente e avrebbe iniziato a ribellarsi alla mia tranquillità e a fare di testa sua. Continuai a piangere seduta sullo scivolo, era la prima volta che andavo lì senza Mattia.
Mattia's pov
Abby non voleva saperne di ballare come tutte quelle troiette la intorno cosi per provare a convincerla mi alzai sperando che mi avrebbe seguito e dopo un po non vedendola avvicinarsi tornai al tavolino e vidi che non c'era era sparita non aveva lasciato nemmeno la borsa. Forse non dovevo portarla in quella discoteca ma era dove ci eravamo conosciuti e una volta tanto volevo fare qualcosa di più scatenato e non avrei immaginato che avrebbe reagito cosi. La mia prima idea fu quella di andare a cercarla anche perché le chiavi le avevo io e lei apparte la mia casa non aveva nessuno in città ma poi forse per i drink che avevo bevuto scartai quell'idea e andai al bancone «un campari per favore » la cameriera mi servì e mi misi a guardare il liquido, lo bevevo quando ero triste e solo ed era anche la bibita che stavo bevendo quando vidi Abby la prima volta. Osservavo i cubetti di ghiaccio sciogliersi quando una ragazza mi si avvicinò «piacere Jessica» la guardai senza ragionare, ormai ero ubriaco «mattia» mi girai con un sorrisetto e la invitai a ballare e dopo mezz'ora mi ritrovai nel bagno a baciarla e stavamo per andare oltre ma spalancai gli occhi al pensiero di Abby senza un posto dove andare a mezzanotte e mezza. Le tolsi le mani dalla cerniera dei miei pantaloni e la spinsi uscendo dal bagno pulendomi la bocca. Presi la macchina e andai verso casa.
Spazio autrice
Era partito come un capitolo in cui non avevo idee ma poi Mattia ha deciso di non seguirla e le cose si sono fatte interessanti. Cosa fara adesso?

Stravolgimi il domani||BrigaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora