2. «Quanti anni hai?»

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Erano passati due giorni, Taehyung era uscito sul balcone di camera sua e aveva osservato due tramonti, due volte il cielo aveva cambiato colore, diventando da arancione a indaco e poi blu notte, due volte il sole era scomparso dietro le colline, per due sere era rimasto fuori al freddo avvolto in una coperta attendendo, mirando l'orizzonte e per due sere aveva sospirato affranto quando un inserviente aveva bussato alla sua porta, avvisandolo che a breve sarebbe stata servita la cena e che il padre richiedeva la sua presenza.

Ma Taehyung non demorse, quel vampiro gli aveva detto che non voleva lui dimenticasse, doveva pur voler dire qualcosa.

E quindi recuperò la sua solita coperta e uscì per la terza sera consecutiva, scrutando il panorama di fronte a sé, osservando il sole tramontare, le ombre cambiare e chiedendosi perché il pensiero di quel vampiro non lo aveva abbandonato neanche per qualche minuto.

Sospirò, appoggiandosi alla ringhiera del proprio balcone, c'erano delle vedette all'ingresso del palazzo reale, camminavano avanti ed indietro, tenendo monitorato il portone principale.

«Pensate che noia.» Percepì una voce alle sue spalle e si spaventò, voltandosi di scatto ma scontrandosi sulla ringhiera. Rischiò di perdere l'equilibrio e cadere all'indietro, avrebbe fatto un volo di molti metri e probabilmente sarebbe morto sul colpo però il vampiro lo afferrò per il gomito, aiutandolo a rimanere in piedi. «Maestà, fate attenzione.» Lo rimproverò. Il principino si portò una mano sul cuore.

«Mi hai spaventato.» Sottolineò. Poi finalmente si soffermò su quella presenza, su quel tocco sicuro che lo aveva salvato. Il vampiro lo lasciò andare e Taehyung gli sorrise. «Sei qui.»

«Mi hai chiesto tu di venire.»

«Ieri e l'altro ieri non l'hai fatto.»

«Avevo altro da fare.»

«Che cosa dovevi fare?»

«Andare a caccia, rifornire il covo di scorte di sangue.» Il principino non fu pronto a quel tipo di risposta e rimane in silenzio per un paio di secondi.

«Quindi hai già...mangiato?» Mentalmente si chiese se quella fosse la parola corretta da utilizzare. L'altro sorrise, passandosi la lingua sul labbro superiore.

«Sì. Mi sono cibato.» Lo corresse.

«Oh...okay...» Taehyung sospirò nuovamente, raccogliendo la coperta che aveva lasciato cadere quando si era accorto della presenza del vampiro, se la avvolse intorno alle spalle e poi si accomodò su una panca in legno di mogano.

«Sei triste. Perché sei triste?» Chiese il giovane, accomodandosi accanto al reale.

«Avresti potuto cibarti di me.»

Bite me, poison me, save me | kooktaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora