Epilogo: «Per l'eternità.»

569 115 58
                                    

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.



꧁꧂꧁꧂꧁꧂




30 dicembre 1960


Il mondo si era evoluto, erano scoppiate delle guerre che così come erano cominciate, erano anche finite con la proclamazione della pace, c'era stato uno straordinario periodo di sviluppo economico, la gonna a ruota, i primi bikini le borse in pelle dalle forme geometriche, le prime televisioni nelle case dei ricchi, la musica rock, il boom delle automobili, le moto, il videoregistratore e il telecomando, i vaccini contro malattie mortali. Ma a Taehyung importava molto poco di tutto questo.

Aveva preso la patente o, meglio, aveva soggiogato un uomo affinché gli donasse la propria e poi aveva distrutto una quindicina di macchine prima di imparare a guidare rispettando il codice della strada. Lui e Jungkook avevano anche una televisione in casa ma la accendevano raramente, preferivano intrattenersi in altra maniera.

L'unica invenzione per loro sensazionale era stata la prima crema solare capace di schermare la loro pelle dal sole, proteggendoli dai raggi e permettendo loro di godersi la sensazione di calore per circa un'oretta senza bruciare o dissolversi in polvere. Jungkook era stato costretto a vivere nell'ombra per più di un secolo e mezzo e la prima volta che aveva testato la crema, camminando alla luce del sole, era scoppiato a piangere dall'emozione.

La notte di Natale Taehyung aveva espresso il desiderio di tornare a casa e visto l'avvicinarsi del suo centesimo compleanno, Jungkook gli aveva detto di fare le valigie. Erano partiti il giorno successivo, salutando Jimin e promettendogli che sarebbero tornati da lui.

Ecco come ci erano arrivati sulla torre del palazzo reale, lo stesso palazzo nel quale Taehyung era nato e aveva vissuto nei suoi primi ventiquattro anni di vita. Erano passati settantasei anni da quando era stato trasformato in un vampiro, settantasei anni da quando era morto e rinato e in quei settantasei anni non aveva mai più rimesso piede in Inghilterra, mai, neanche una volta. Era passato molto tempo, le cose erano cambiate, le persone erano cambiate, tutti quelli che lo avevano conosciuto come legittimo erede al trono erano morti, nessuno lo avrebbe riconosciuto.

Era piacevole starsene stesi al sole sul balcone di quella torre, aspettare il tramonto, osservare il sole scendere lentamente, uno accanto all'altro, presenti uno per l'altro come avevano continuato ad esserlo in tutti quegli anni.

Taehyung quel giorno compiva cento ann e il suo aspetto era quello di un ventiquattrenne perché da settantasei anni era un vampiro e la sua transizione per Jungkook era stata spaventosa.



Il principe riaprì gli occhi dopo nove ore dalla sua morte, nove ore che per Jungkook erano sembrati nove secoli.

In un primo momento pensò che il suo risveglio sarebbe stato pacifico, era morto in tranquillità, si era addormentato sereno, non sia era neanche accorto che il suo cuore si fosse fermato per sempre e Jungkook fu abbastanza stupido da pensare che il suo ritorno in vita potesse avvenire allo stesso modo. Si sbagliò di grosso.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 16 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Bite me, poison me, save me | kooktaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora