7. «Sparisci dalla mia vista.»

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Otto giorni, Jungkook non si faceva vedere da otto giorni, una settimana e un giorno e Taehyung aveva messo in discussione sé stesso e qualsiasi cosa si fossero detti l'ultima notte trascorsa insieme.

Forse a Jungkook non era piaciuto il modo in cui aveva reagito alla sorpresa? O forse se l'era presa perché gli aveva chiesto di prenderlo da dietro invece che abbracciarlo e baciarlo? O forse aveva avuto ancora fame ma era stato costretto a fermarsi dal momento che il principe aveva perso i sensi e pensando a quella ipotesi si era sentito profondamente in colpa. Non era stato in grado di soddisfare uno dei bisogni primari del ragazzo che amava, Jungkook aveva ristrutturato e arredato una cascina per lui, lavorando giorno e notte e Taehyung non era neanche stato in grado di fornire lui abbastanza sangue come ricompensa.

Si era risvegliato nel proprio letto quando il sole era già alto, aveva controllato sotto il lenzuolo e si era reso conto che il vampiro non solo l'aveva riaccompagnato al castello ma l'aveva anche lavato, gli aveva cambiato i vestiti e lo aveva messo a letto. Taehyung aveva percepito una sensazione di calore allo stomaco e al tramonto lo aveva aspettato sul balcone, saltellando felice da un piede all'altro. Erano passate ore, era arrivata la notte, la luna e le stelle avevano illuminato il cielo ma di Jungkook nemmeno l'ombra.

Una notte erano diventate otto e Taehyung stava cominciando a pensare che gli fosse accaduto qualcosa di grave perché non l'avrebbe mai abbandonato così, non se ne sarebbe mai andato senza avvisare.

Si massaggiò il polso, sfiorando il braccialetto che gli era stato regalato e che aveva stretto a sé ogni notte, crollando stremato dopo aver pianto. Jungkook gli mancava, avrebbe voluto abbracciarlo, stringerlo forte, magari stendersi su quel materasso e coccolarsi per tutta la notte, nient'altro.

Qualcuno bussò alla sua porta a metà pomeriggio, scuotendolo dalla paura che qualche guardia del castello avesse catturato Jungkook e gli avesse trapassato il cuore con un paletto.

«Avanti.» Pronunciò triste, voltandosi in direzione della porta.

«Mio principe, la principessa Chaewon è arrivata pochi minuti fa e ha espresso il desiderio di vederla.»

«Certo, scendo tra pochi minuti.» L'avrebbe rivista dopo circa un mese dal loro primo incontro, nel frattempo si erano scambiati un paio di lettere ma fortunatamente la questione matrimonio era stata messa in pausa da entrambe le famiglie per concentrarsi su eventi più impellenti.

Prese un respiro profondo e tentò di rendersi presentabile nel minor tempo possibile, uscendo dalle proprie stanze e recandosi con passo veloce all'ingresso del castello. Quando Chaewon lo vide, sorrise e tutto il suo viso si illuminò.

«Principe Taehyung.» Fece un inchino, allungò il dorso della mano e Taehyung fu ben felice di afferrarle l'arto con delicatezza.

«Principessa Chaewon.» Le baciò il dorso, inchinandosi anche lui in segno di rispetto. «Benvenuta. O bentornata, com'è andato il vostro viaggio?»

Bite me, poison me, save me | kooktaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora