9. «Chi è per te Jeon Jungkook?»

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Una delle caratteristiche principali dell'essere un vampiro non erano solo le emozioni amplificate ma anche le sensazioni amplificate. Ogni tocco percepito come una scarica elettrica, ogni movimento come un uragano, ogni sospiro come un tuono a ciel sereno.

Taehyung era seduto sopra di Jungkook. Taehyung era nudo seduto sulle cosce nude di Jungkook, l'erezione del vampiro spinta a fondo dentro di lui mentre lo cavalcava esperto, proprio come era solito galoppare veloce in sella al suo cavallo. Si tenevano per mano, dita intrecciate tra di loro e Jungkook percepiva quei polpastrelli che toccavano i suoi come lava incandescente, i movimenti delle gambe del principe per aumentare il ritmo creavano attrito, producendo calore ma nessuna sensazione sarebbe stata più intensa del battito cardiaco di Taehyung. Il suo sangue bolliva, gocce di sudore gli colavano dalla fronte mentre continuava imperterrito a sostenere quella fatica, gettando di tanto in tanto la testa all'indietro per ansimare più forte. Jungkook lo guardava, lo sentiva, lo percepiva ed era tutto amplificato. Jungkook lo amava ed era tutto amplificato.

Ribaltò la posizione quando il principe cominciò a cedere, rallentando. Allora il vampiro usò la propria forza e la propria velocità per premerlo con ardore contro il materasso, gli fece sollevare le gambe e riprese a galoppare, questa volta rincorrendo il piacere più acuto. I suoi occhi si fecero neri, Taehyung se ne accorse e voltò il capo, liberando il suo collo per il proprio amato.

«Sto per venire.» Sussurrò il riccio stremato.

«Anche io.» Rispose il vampiro, mostrando poi i propri canini affilati.

Conficcò le zanne nella vena più grossa del collo del principe che, come prima reazione, urlò. Poi arrivò l'ormai abituale sensazione del veleno, Taehyung ansimò, roteo gli occhi e strinse più forte le proprie gambe sulla schiena del vampiro che perseverò nel colpire ripetutamente quel punto sensibile mentre si nutriva.

Vennero entrambi in contemporanea, Taehyung tra i loro stomaci senza neanche aver avuto bisogno di essere toccato, Jungkook dentro di lui, baciandogli i due fori lasciatogli sul collo.

Per un po' rimasero immobili, dopo un po' fu il vampiro a proporre di lavarsi e cambiare le lenzuola prima di stendersi nuovamente su quel gigantesco letto reale.

«Mi sento così bene quando sono con te.» Pronunciò il principe ad occhi chiusi, godendosi la mano del vampiro intrufolata tra i suoi capelli ad accarezzargli la chioma.

«Tu sei la mia luce.» A quel punto Taehyung lo guardò dritto negli occhi e Jungkook decise di rielaborare. «I primi decenni ho sofferto molto il fatto di non poter più stare alla luce del sole. Poi ho imparato ad accettarlo. Ad oggi preferisco il buio e la notte e sai perché?» Chiese, spostandogli dolcemente il riccio dalla fronte.

«Perché dopo il tramonto possiamo stare insieme?» Jungkook annuì.

«La tua pelle è più calda del sole.» Con la nocca del dito indice gli toccò la guancia. «La tua voce mi scalda lo stomaco più del sole.» Con lo stesso dito disegnò i contorni delle sue labbra. «Il tuo sorriso illumina le mie giornate più del sole.» Di riflesso Taehyung sorrise e Jungkook azzerò quella minima distanza baciandolo.

Bite me, poison me, save me | kooktaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora