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Jungkook bussò alla porta dell'ufficio di Yoongi e la aprì ancora prima che il Sire gli desse il permesso di farlo. Si presentò da lui con un immenso sorriso sul volto, con un taglio di capelli diverso ed emanando una luce nuova rispetto a quando si erano salutati ormai quasi sei mesi prima.
Yoongi si alzò di scatto, usando la propria velocità da vampiro per raggiungere l'altro ragazzo e abbracciarlo.
«Che bastardo, sei tornato presto, mh?» Inveì, facendo sorridere Jungkook.
«Sorpresa!» Esclamò, ricambiando l'abbraccio ma il Sire lo colpì amichevolmente sulla spalla.
«Una lettera mi hai spedito. -Ciao Yoongi, rimarrò per un po' di tempo insieme al clan di Busan, sto bene, ti scriverò presto.- e poi più nulla per mesi.» Lo colpì di nuovo. «Non so neanche dove sia Busan o chi sia il capo clan.»
«Jimin. È lui il capo del clan di Busan che è una città marittima molto lontana da qua. Ci ho impiegato otto giorni di viaggio per tornare.» Ovviamente Yoongi non ascoltò nulla dopo aver sentito pronunciare quel nome.
«Sei tornato da Jimin? Dopo tutto ciò che ti ha fatto?» Lo rimproverò.
«Ti racconterò tutto, ora ho fretta. Devo andare da Taehyung.» Yoongi sgranò gli occhi e lo afferrò per le spalle per evitare che fuggisse via.
«Jungkook, che sta succedendo?»
«Jimin mi ha aiutato molto in questi ultimi mesi, mi ha fatto capire che ho sbagliato a togliere i ricordi a Taehyung e sono tornato per andare a riprendermelo.» Spiegò in fretta e furia. «Ho bisogno di chiedertelo, lo accetterai nel nostro clan dopo che lo avrò trasformato?»
«È questa la tua decisione definitiva? Sarai tu il suo Sire.»
«Lo so però io voglio restare al tuo fianco, voglio continuare a far parte del tuo clan e Taehyung sarà con me perciò...»
«Jungkook-» Lo lasciò andare e sospirò. «Certo che lo accetterò nel clan. Però almeno per quattro o cinque decenni non potrete stare qui, chiunque nel Regno potrebbe riconoscerlo.»
«Lo so, ce ne andremo appena avrà imparato a tenere a bada la fame.»
«Va' da lui. E stai attento.»
«Come sempre.» Gli fece l'occhiolino e gli voltò le spalle per andarsene, senza vedere lo sguardo fiero e orgoglioso che Yoongi gli stava riservando.
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Nei pressi del castello era buio, il sole era tramontato da un paio di ore e Jungkook sapeva che a quell'ora Taehyung solitamente finiva di cenare e poi rientrava nelle sue stanze. Provò a concentrarsi sui rumori che percepiva, cercando di individuare la sua voce. La finestra della balconata era aperta, dalla stanza usciva luce e Jungkook si immaginò il suo principino seduto sul letto intento a leggere un libro. Gli era mancato da impazzire, non aveva smesso di pensarlo un solo giorno negli ultimi mesi.
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Bite me, poison me, save me | kooktae
FanfictionTaehyung è nato a Londra la notte tra il 29 e il 30 dicembre 1860 e per tutta la sua breve vita ha avuto un'educazione basata su due pilastri fondamentali. Uno: è il principe erede al trono d'Inghilterra. Due: deve tenersi alla larga dai vampiri, ch...