CAPITOLO VENTISEI

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Victoria's pov

Quando mi sveglio stamattina è a causa di una luce insistente che batte contro le mie palpebre.

Apro lentamente gli occhi e noto di non essere nella mia camera insieme a Bri e Ally, bensì in un salotto enorme dotato di una vetrata con vista su Central Park. È appena sorto il sole, io indosso solamente una camicia bianca e sono seduta sul divano, con la testa appoggiata sulla spalla del ragazzo a cui appartiene la camicia e questo bellissimo attico.

<<Charles.>> mormoro, alzando la testa dalla sua spalla.

Lui apre gli occhi e mi guarda.

<<Buongiorno Vicky. Ci siamo addormentati qui?>> chiede.

<<Sì, stavamo guardando un film, ricordi?>> domando.

<<Già, l'avevi scelto tu ed era orribile.>> risponde lui.

<<Secondo me era carino.>> protesto.

Lui sorride e si alza dal divano.

<<Vai pure in bagno a cambiarti, io intanto preparo la colazione.>>

<<Aspettami, se vuoi ti aiuto.>>

<<No, tranquilla.>> dice, per poi dirigersi verso la cucina.

Così io mi alzo ed entro in bagno. Appoggiati sul mobile ci sono i miei vestiti. Quindi li avevo davvero lasciati qui ieri sera!

Mi lavo il viso e poi mi guardo allo specchio: i miei capelli ricci sono legati in una coda e la camicia che indosso è troppo grande e stropicciata. Però nonostante questo ho un enorme sorriso sul viso che non riesco proprio a cancellare.

Mi cambio, dopodiché mi dirigo verso la cucina dalla quale proviene un buon profumo.

Entro e vedo che Charles è ai fornelli e sta preparando un'omelette.

Mi appoggio allo stipite della porta e lo guardo cucinare. Con quell'espressione concentrata è più bello del solito.

Allora io mi dirigo verso la macchina del caffè e preparo due cappuccini che poso in tavola.

Quando anche lui ha finito di cucinare si volta verso di me e mi guarda a lungo.

<<Ti stava meglio la mia camicia.>> commenta.

<<Se lo dici tu.>> rispondo.

Lui annuisce e appoggia sulla tavola due piatti dentro i quali distribuisce l'omelette.

Ci sediamo a tavola e cominciamo a fare colazione.

<<Ti piace?>> chiede, riferendosi all'omelette.

<<Sì, molto. Anche se solitamente mangio dolce a colazione.>>

<<Allora la prossima volta la prepari tu.>>

<<Ci sarà una prossima volta?>>

<<Se vuoi sì. Però sceglierò io il film.>>

<<E va bene.>>

Finiamo la colazione, poi lui prende le chiavi della sua auto.

<<Allora, ti porto a casa?>> domanda.

Io annuisco. Anche se mi piacerebbe passare altro tempo con lui mi mancano un po' Alison e Brianna e so che devo tornare da loro. Inoltre abbiamo molte cose di cui parlare.

Così indossiamo i cappotti e usciamo dal suo condominio, per poi salire sulla sua auto.

Il viaggio dura una mezz'oretta e quando arriviamo a casa mia ci salutiamo con un abbraccio.

<<Ci vediamo domani all'università?>> chiedo.

<<Penso di sì. A domani.>> mi saluta lui.

<<Ciao!>> esclamo io, per poi entrare nel condominio.

Salgo in fretta le scale ed entro nel mio appartamento.

Appoggio il cappotto sul divano, tolgo le scarpe e infilo le pantofole, poi mi dirigo nella camera da letto mia e delle ragazze canticchiando. Stamattina sono piuttosto allegra, non so di preciso perché, ma credo che il risveglio con Charles abbia favorito il mio buon umore.

Entro nella stanza aspettandomi di trovare sia Ally che Bri ognuna nel proprio letto ancora addormentate, ma appena varco la soglia mi si presenta davanti agli occhi una scena del tutto inaspettata.

Il letto di Alison è vuoto e in quello di Brianna ci sono due persone addormentate e quasi senza vestiti: una è la mia amica, coperta da un lenzuolo, mentre l'altro è Jaki e indossa solamente i boxer.

<<Oh cazzo!>> strillo, coprendomi gli occhi con una mano.

Sia Bri che Jaki aprono gli occhi all'improvviso e si alzano a sedere, coprendosi ulteriormente il corpo con il lenzuolo. Lei mi guarda sorridendo debolmente, mentre lui ha un'espressione colpevole.

<<Tu! Fuori da camera mia! Va in bagno a vestirti!>> esclamo, indicando Jaki.

Lui si alza in piedi e prende i suoi vestiti sparsi per la stanza, poi si dirige in bagno.

<<E tu Bri, devi spiegarmi tutto, quando ti sarai vestita.>> le ordino uscendo dalla stanza.

Mi siedo sul divano in salotto e provo a elaborare quello che ho appena visto: Bri e Jaki nello stesso letto, reduci da una notte passata insieme.

Anche io e Charles abbiamo passato la notte insieme, ma almeno eravamo vestiti.

Penso a cosa potrebbe succedere se quei due si mettessero insieme. Noi tre e i ragazzi saremmo molto più uniti, passerei più tempo con Charles, magari potrebbe nascere qualcosa anche tra di noi...

Impossibile. E poi a me non piace Charles, siamo solo amici. O almeno credo.

That Summer NightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora