CAPITOLO QUARANTOTTO

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Brianna's pov

Passa quasi un'ora e il numero di persone davanti all'officina aumenta sempre più.

Lo nota anche Jaki, che fissa la folla con sguardo leggermente infastidito.

<<Se mettessimo una scatola davanti all'auto scommetto che in poco tempo sarebbe piena di monete.>> commenta, ironico.

<<Facciamolo.>> scherzo io.

<<Già, oppure spogliati e fatti direttamente infilare le banconote nel perizoma.>>

<<Jaki!>> lo rimprovero io, alzando gli occhi al cielo.

<<Sto solo pulendo un'auto. Sei geloso che tutte quelle persone mi stiano guardando?>>

Lui sospira e prende in mano il secchio.

<<Andiamo.>> mi dice, rientrando nell'officina.

Io copro l'auto con un telo e lo seguo.

Mi porta a casa in auto e quando arriviamo insiste per accompagnarmi al portone. Mi sembra strano, dato che non abbiamo praticamente parlato da quando siamo rientrati.

<<Comunque Brianna ci ho pensato molto.>> dice, mentre sto per entrare.

<<A cosa?>> chiedo io.

Sapevo che voleva parlarmi.

<<A quello che hai fatto prima. Hai attirato una dozzina di persone senza fare praticamente nulla ed è ammirevole.>>

<<Che ci vuoi fare, sono bellissima.>> scherzo io.

<<A quanto pare. Comunque penso che dovremmo sfruttare questa cosa. D'ora in poi potremmo introdurre il lavaggio dell'automobile direttamente davanti all'officina. Ultimamente non abbiamo molti lavori e oggi ho terminato gli ultimi commissionati, quindi potrei aiutarti anche io? Ci stai?>>

Io ci penso per un istante.

<<I profitti?>> chiedo.

<<Dividiamo. Dopotutto sono sicuro di poter attirare molta clientela femminile.>>

<<Se lo dici tu.>>

<<Già, se lo dico io è così.>> taglia corto lui.

<<Va bene, ci sto.>> decido, senza riflettere troppo.

<<Perfetto. Comunque non penso che la tuta sia adeguata per questo lavoro. Domani vengo da te poco prima e decidiamo insieme cosa indosserai.>>

<<Non ho intenzione di sembrare una puttana.>>

<<Pensi che io abbia così poco riguardo nei tuoi confronti da farti vestire così?>>

<<Spero di no.>>

<<Penso solo che la tuta possa accaldarti troppo e che un paio di shorts sarebbero più adeguati.>>

<<Hai ragione. Allora a domani.>>

<<A domani Bri. Posso chiamarti così, vero?>>

<<Certo Jaki.>>

<<Jack.>> mi corregge lui.

<<Preferisco Jaki.>> dico solo, prima di voltarmi ed entrare nel condominio.

Mentre salgo le scale sorrido, pensando a quanto sia perfetto il mio soprannome pronunciato da lui.

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That Summer NightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora