15.

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Holly's Pov

Dopo pranzo, come accordato con Lyn, siamo uscite in balcone per parlare.. si, ma siamo qui da dieci minuti, lei è già a metà della terza sigaretta e non sta spiccicando parola. Mi sono presa alcuni istanti per studiare le sue condizioni, la mano sinistra è bendata dalle nocche fino al polso, l'altra solamente sul polso. Ha cerotti simil punti su svariate parti del volto e sembra piuttosto intenzionata a fingere che non le faccia male niente, a volte penso che sia fatta d'acciaio questa ragazza.

《prima ho parlato con Sarah.》 mormoro guardando il cielo azzurro sopra di noi, mugugna qualcosa per farmi continuare ma esito, e lei sembra accorgersene.. come al solito. 《abbiamo parlato anche di te.》 mi lancia uno sguardo irritato ma non ribatte, il che è strano.《di te, perchè mi sento in colpa.》butto fuori e vorrei fare una foto al suo viso cosi perplesso. Anche se mi sento in difetto, il modo in cui mi sta guardando come se fossi tutta arancione fa ridere.

《ti senti in colpa?》 ripete non convinta, annuisco lentamente, sperando che nel silenzio che c'è al momento lei faccia due più due e capisca il motivo delle mie parole. 《Hol, non sto capendo.》 ammette guardando la sua sigaretta, prima di tirare per l'ennesima volta e la piccola nuvola di tabacco e menta mi sfiora il viso.

《abbiamo parlato di quello perchè... penso di aver capito come mai non volessi delle amiche.》si stringe nelle spalle, un movimento cosi leggero che penso di essermelo immaginata. 《perchè all'inizio pensavo fosse solo perchè volevi stare sulle tue, o come dicevi, per proteggerci..》 mi fermo, incerta, e cerco i suoi occhi che però sono fissi fuori dalla ringhiera.《ma alla fine ho capito che, probabilmente, lo facevi più per proteggere te stessa.》

ci mette più tempo di quanto mi aspettassi a replicare, forse soppesando la risposta o le mie stesse parole. 《all'inizio si.》butta la sigaretta finita nel posacenere senza guardarmi.《ma dopo no, già da quando vi siete presentate alle gare, il primo giorno di scuola.. non so cosa sia cambiato, in quel momento, ma..》si ferma di nuovo, esita per l'ennesima volta, come se questo discorso le pesasse più del previsto.《ma già quando vi ho viste lì, l'idea di qualcuno a darvi fastidio mi faceva incazzare come una iena.》 sorrido appena e lei sospira un'altra volta《non volevo amiche perchè ho paura di rovinarvi con i miei casini.》

《Lyn, ci siamo immischiate nei tuoi casini nel momento in cui abbiamo iniziato a farti gli agguati.》

《lo so, e continuo a pensare che siate delle teste di cazzo.》 ridacchia lanciandomi uno sguardo divertito, e pagherei per vedere sempre i suoi occhi così luminosi come in questo istante.《ma con il senno di poi, queste teste di cazzo mi piacciono.》mi regala un sorriso con tanto di fossette ed alza la testa verso il cielo, Lyn quando sorride è stupenda, dovrebbe farlo di piu.《e non sentirti in colpa, okay? Io sto bene.. sono sfigata dalla nascita, quindi questa è solo l'ennesima merdata che mi combinano.》si ferma a pensare giocando con le sue dita.

《sai che cosi non consola?》chiedo ridacchiando, lei alza la le spalle e mi fa una smorfia《e Bryan? Lui riesci a sopportarlo?》domando ancora e stavolta la becco in pieno ad irrigidirsi, evita di rispondere spingendosi in piedi 《comunque devo ringraziare Liam, mi ha portata fuori in braccio.》si ferma sulla porta e mi lancia uno sguardo 《sei fortunata ad avere Liam, Hol, è una persona speciale.》e dopo aver detto questo sparisce all'interno.

Rimango fuori ancora qualche minuto, pensando alla conversazione strana appena avvenuta, appena proviamo ad andare su domande vagamente più personali con lei si chiude a riccio, mi chiedo cosa sia successo da farle pensare che chiunque entri nella sua vita abbia il solo obbiettivo di distruggerla.

Worth fighting forDove le storie prendono vita. Scoprilo ora