17.

44 9 0
                                    

Lyn's Pov

Lo sparo mi rimbomba nelle orecchie, il rombo del motore mi fa attorcigliare le budella al pensiero che dovrò stare ancorata qui sopra per tre giri ad alta velocità, con meno della metà della forza fisica che di solito ho a disposizione per questa merda. Incrocio gli occhi di Kim che ha lo sguardo di una che guarda un familiare al patibolo, e se fossi un po' più lucida direi che probabilmente è così, ma non è questo il caso, per ora. Ho una sensazione opprimente allo stomaco, la sensazione che qualcosa, per l'ennesima volta, sta per andare a puttane nella mia vita già orribile.

《Brook tieniti.》urla Bryan partendo, stringo I denti al dolore lancinante che scorre per tutto il corpo, le gambe tremano dallo sforzo ed il braccio sta chiedendo pietà. Chiudo gli occhi rimanendo appoggiata alla schiena di Bryan tutto il tempo, inspirando a fondo il suo profumo e l'odore dell'asfalto bollente che scorre sotto le gomme, concentrandomi sul suono del motore che scoppietta sotto di me più che sul corpo che urla per il dolore, percependo a fondo i capelli che volano ovunque, mi piace la libertà che provo in moto con Bryan, ma mi piace molto meno il dolore che sto provando al momento.

Fa una curva, lo seguo con il corpo stringendo le dita intorno al mio appiglio sperando di non rovinarlo e di non farmi male, ha promesso di non farmi cadere, cazzo, ha promesso. Serro gli occhi sentendo il cemento sfiorarmi il ginocchio e prego qualsiasi cosa per farmi sopravvivere ancora un pochino, mi serve tempo, non ho ancora fatto nulla di ciò che volevo fare. Non ho neanche iniziato a guardarla la lista di cose che voglio fare prima di lasciarci le penne, forse dovrei prima scriverla ma questo è un dettaglio a cui penserò a fine corsa, se ci arrivo ancora respirando.

Socchiudo appena gli occhi mentre ripassiamo davanti agli altri, incrociando i loro sguardi di sfuggita ma avevano tutti una faccia da funerale. Cristo, sono ridotta cosi male da credere che cadrò come una pera cotta? Fanculo.

《Quanto manca?》Strillo sperando di essere sentita sopra il vento e il rombo del motore, stringo di più le gambe, appoggio ancora di più la schiena e stringo i denti al dolore delle costole che scricchiolano e del braccio che urla di smetterla di sforzarlo, io la parola di riposo non so nemmeno cosa significhi, vero? Maledetto Mike, Erik e tutta la sua combriccola di stronzi. E scema io che mi presento conciata cosi per quel bastardo che neanche mi paga abbastanza, tra l'altro.

Mi costringo a richiudere gli occhi, a concentrarmi sul vento sulle guance accaldate più che sulle lacrime che spingono per uscire, sul profumo di Bryan piu che sull'odore di asfalto, sul calore della sua schiena piu che dei brividi che mi coprono, persino sui capelli che mi fanno il solletico al naso, tutto pur di non ascoltare il mio corpo che grida sempre piu forte di starmene ferma a letto per almeno una cazzo di settimana.

L'ennesima curva fa saltare il mio sedere sul posto, mi lamento platealmente, voglio dire.. tanto chi mi sente? Tiro su con il naso, rendendomi conto che dal dolore alcune lacrime sono scivolate sul viso e non ho abbastanza mani per tenermi e asciugare le guance contemporaneamente. Anche se odio che mi si veda debole, ma devo almeno provarci a rimanere in vita, no? Altrimenti come lo trovo mio padre?

Mancano poche curve, spero, prego che ne manchino poche perché mi sta facendo male qualsiasi cosa. Un'altra curva, il dolore alle costole è atroce, stringo i denti talmente forte da sentire il sapore del sangue in bocca, come diavolo resisto ancora se il mio corpo sta chiedendo pietà? Fa male, cazzo. L'ennesima virata, ho lo stomaco che sembra molto tentato di farmi rivedere la lasagna che ho mangiato a cena.

Bryan dimmi che manca poco, per favore.. non sono certa il mio corpo regga ancora a lungo, mi sta tremando ogni cellula. Stringo gli occhi ancora più forte, mi fa male, tanto, troppo. Voglio scendere dalla moto!

Worth fighting forDove le storie prendono vita. Scoprilo ora