NUOVI ARRIVI IN CITTA'
Non capivo come mi fosse venuta in mente la brillante idea di restare sveglio fino a tardi quella notte, ma le ultime puntate di Bridgerton non potevo finire di non guardarle.
"L'ultima puntata e vado a dormire" pensai alle due del mattino; alla fine crollai sul cuscino alle quattro. In questo momento vorrei solo schiaffeggiarmi.
La conseguenza?
In quel momento ero accasciato sulla sedia della grande aula magna dell'università. Quell'incontro lo avevano spacciato per "un'incontro molto interessante con oratori che lavorano nel settore". In parte era vero, l'oratore che in questo momento si trovava sul palchetto ed era intento a parlare, lavorava del settore, il problema era che non era per niente interessante. Ma bisognava guardare il lato positivo, partecipando a quella punizione divina si poteva guadagnare un credito.
Guardai fuori dai finestroni che si trovavano alla mia sinistra, vidi il sole alto che illuminava il vasto giardino che si trovava appena fuori da quei mattoni marroni. Era fine giugno, avevamo appena finito la sessione e la voglia di vacanze si sentiva dal brusio che si stava generando nell'aula.
Mi girai verso la ragazza che mi sedeva di fianco.
<<ste>> sussurrai cercando di attirare l'attenzione della mia amica
<<mm>> fece cercando di non perdere neanche una parola dell'uomo sulla settantina che stava parlando al microfono.
<<ma sei seria?> dissi alzando un po la voce.
<<mm mm>> disse senza neanche degnarmi di uno sguardo.
Mi riaccasciai sconfortato sulla sedia per il comportamento della ragazza. Girai il viso verso di lei, prestai attenzione ai lunghi cappelli ricci che scendevano lungo le spalle e sorrisi nel vederla annuire alle cose che diceva quell'uomo. Si mise a posto i grossi occhiali che ingrandivano i suoi occhi nocciola e finalmente si girò verso di me.
<<te l'ho detto che sarebbe stato interessante>> mi disse tutta emozionata con un sorriso a trentadue denti; sorriso che piano piano si spense quando guadagnò un mio sbadiglio con tanto di stiracchiamento.
<<guarda sei una causa persa>> disse abbassandosi per riporre l'agenda all'interno della borsa in tela, facendo però cosi cadere la borraccia in metallo che teneva di fianco al piede.
<<vedo che le vacanze sono più allettanti dei miei insegnamenti>> affermò l'oratore.
Stella raddrizzò subito la schiena cercando di apparire il più composta ed interessata possibile.
Mi trattenni per non scoppiare in una risata.
<<bhe, vista l'ora e la bella giornata vi lascio andare, spero di avervi Passato qualcosa di utile in questo incontro>> disse l'uomo cercando poi di alzarsi dalla sedia al centro del palchetto.
Partii un applauso per ringraziare l'uomo, non tanto per aver tenuto quella lezione, ma per averla conclusa.
Mi alzai velocemente dal mio posto e mi stiracchiai meglio.
<< ci vediamo a settembre>> ci urlò un ragazzo del mio corso facendomi sorridere.
Uscimmo dal grande edificio posto accanto ai campi di atletica e sport di squadra e ci incamminammo lungo il viale alberato che portava all'entrata del complesso. Ci trovavamo in una delle università più grandi dello stato, dove all'interno si trovavano molte facoltà, tra cui quella di fashion design, ovvero la nostra.
In quel posto ti serviva una mappa per orientarti cavolo.
<<Nico c'è tua sorella>> affermò stella indicando un punto non precisato nella marea di gente che camminava verso i grandi cancelli che segnavano l'uscita dall'università.
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TU ED IO
ChickLitNel cuore di una metropoli, la vita di Nicolò prende una svolta inaspettata quando un nuovo vicino si trasferisce nella casa accanto alla sua. Tommaso, un giovane affascinante, entra nella sua vita come un fulmine a ciel sereno, portando con sé un'i...