5 - al di là della radura

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Thomas mi accarezzò il viso. Non mi aveva ancora mollata. Mi svegliai. Eravamo tutti seduti a terra, stavamo aspettando che succedesse qualcosa.

" Thomas? Quanto tempo è passato da quando mi sono addormentata? "

Thomas sorrise nel sentire la mia voce.

" Ciao, bimba. Saranno passati almeno venti minuti. "

Mi accomodai sul petto di Thomas. Lui mi iniziò ad accarezzare i capelli con dolcezza, e questo gesto mi fece cadere di nuovo nel sonno più profondo.

* Sogno *

La ragazza era pronta per allenarsi. Sua madre le aprì la porta e le sorrise.

"Credo in te. Ce la puoi fare, figlia mia."

La ragazza si ritrovò davanti un dannato. Sua madre le aveva insegnato tante cose su di loro. Le aveva insegnato ad addomesticarli, ma anche ad ucciderli se necessario. Era pronta a tutto. Si mise a pochi centimetri di distanza dal dannato e si fece annusare la mano. Il dannato aprì la bocca, come per morderla. La ragazza rapidamente gli saltò sopra, e lo cavalcò. Prese la corda che sua madre le aveva procurato. La teneva sempre in tasca. Legò la bocca al dannato e lo calmò.

"Brava così, Lisa!"

* Fine sogno *

Mi svegliai. Stavano dormendo tutti. Toccai il braccio a Thomas e lui aprì gli occhi lentamente.

" Bimba? Tutto bene? "

" Lisa. "

" Come? "

" Mi chiamo Lisa. "

" Te lo sei ricordata! "

Thomas sorrise e mi baciò la fronte.

" Finalmente hai un nome, principessa. "

Risi. Mi voltai e vidi una luce rossa provenire dalla porta davanti a noi. Mi alzai in piedi. Tutti continuarono a dormire, tranne Thomas, che mi guardava da lontano. C'era un pannello a raggi x. Bisognava scansionare la mano di qualcuno per entrare. Provai ad appoggiarcela sopra, e la porta fece degli strani rumori. Si svegliarono tutti. La mia mano fu scansionata, e una voce metallica si azionò.

" Bentornata, Lisa. "

La porta si aprì. Tutti mi guardarono straniti, ma Gally in particolare. Guardai ogni singola persona presente in quello stanzino.

" Beh? Che state aspettando? Andiamo, no? "

Si alzarono tutti, ma Gally mi corse davanti e mi bloccò la strada.

" Lisa, eh? "

" Sì. Lisa. "

" Io credo che tu, Lisa, stia prendendo tutti noi per il culo. O no? "

" Non sto prendendo per il culo nessuno, Gally. Spostati. "

" Che strano che tu sia riuscita ad uccidere i dannati come se niente fosse. O che la porta si sia aperta scansionando la tua mano. "

" Senti, non sono affari tuoi, okay? Smettila. "

Thomas arrivò e si mise di fianco a me. Newt fece la stessa cosa.

" Lasciaci passare, Gally. "

Gally mi spinse, mettendo la mano sulla mia spalla. Thomas mi sorresse e per fortuna non caddi all'indietro. Mi incazzai. Guardai Gally con odio. Lo spinsi e andò a finire ad almeno cinque metri da lì. Spalancai gli occhi e guardai le mie mani. Come cavolo era possibile? Avevo appena spostato Gally di circa cinque metri. Con una sola spinta. Guardai gli altri, e feci cenno con la testa di attraversare la porta. Tutti la attraversarono, spaventati da me. Io guardai tutti con tristezza.

" Ascoltate... Mi dispiace di avervi fatto paura. Vi prego, non abbiatene. Io... Non so nemmeno cosa dire. Scusate. "

Smisi di parlare. Abbassai la testa e mi guardai le scarpe. Thomas mi si avvicinò e mi sussurrò all'orecchio.

" Lisa, stai tranquilla. Non è successo niente. "

Sentii un po' di indecisione nel suo tono di voce. Avevo come l'impressione che nemmeno lui si fidasse più di me. Sorrisi e avanzammo. Ci ritrovammo davanti un sacco di persone morte. Mi iniziarono a lacrimare gli occhi. Arrivammo in una stanza piena di computer e monitor. Partì un video.

" Salve. Sono la dottoressa Ava Paige. Avete superato la prima prova, ossia il labirinto. Complimenti. "

Guardai attentamente il video. La donna che stava parlando si fece finalmente vedere. Mi venne un colpo. Le lacrime iniziarono ad appannarmi la vista. Caddi a terra. Newt mi sorresse, e poi arrivò Thomas correndo.

" Newt, spostati! "

Thomas spostò Newt e mi prese tra le braccia. Piansi più che mai. Il video stava per finire. Mi fermai a guardarlo, e vidi la mia stessa madre sparare un colpo di pistola. Chiusi gli occhi, incapace di guardarla mentre si toglieva la vita. Piansi ancora di più. Strinsi Thomas a me.

" Lisa? Ma che ti succede? "

Non risposi. Rimasi abbracciata a Thomas per un bel po'. Nella stanza c'era silenzio. Nessuno diceva nulla.

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