7 - fuori dal tunnel

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* sogno*

Sono seduta sopra al tavolo bianco. Sto osservando la lavagna che ho davanti. Ci sono delle formule matematiche scritte sopra, che capisco alla perfezione. Thomas entra dalla porta, col braccio destro dolorante. Lo guardo e mi alzo dal tavolo. Vado verso di lui.

"Fammi vedere il braccio."

Thomas geme dal dolore e mi mostra la ferita. Ha un cerotto, probabilmente messo da mia madre. Glielo tolgo lentamente, e rimango stupita da ciò che vedo. Mia madre ha iniettato il virus a Thomas.

"Cosa non farei per amore."

"Thomas, ma sei impazzito? Ti sei lasciato iniettare quella merda?"

"L'ho fatto per te, Lisa."

"E perché cazzo avrebbe dovuto iniettartelo? Te lo ha spiegato?"

"Teoricamente sono immune. E lei voleva testare questa cosa. Vedere se lo sono davvero."

"E se non lo fossi, Thomas?! Ti lascerebbe morire?!"

"Immagino di sì. Non ho nulla da perdere, sinceramente. Tranne te. Sei la cosa più preziosa che ho, Lisa. Non posso lasciare che ti capiti nulla."

"Thomas, tu sei impazzito. Questo è tutto."

"Impazzito per te."

Thomas si avvicina a me e mi accarezza il collo con una mano. Porta le mie labbra alle sue. Lo bacio dolcemente.

"Thomas... Non possiamo, lo sai. Dovresti tornare da Teresa."

"Ho appena sacrificato la mia vita per te, bimba. Tua madre voleva iniettarlo a te. Questo dimostra quanto ti amo. E quanto io non possa stare con un'altra donna che non sia tu, Lisa."

Guardo Thomas in silenzio. Metto una mano sulla sua guancia e lui appoggia la sua mano sulla mia.

"Le ho detto che non l'avrei mai lasciata fare una cosa del genere. Avrei preferito morire io. E lei l'ha iniettato a me."

"Tommy..."

* Fine sogno *

Mi svegliai di soprassalto, respirando affannata. Guardai Newt, che era al mio fianco e stava dormendo beatamente. Poi, guardai Thomas. Aveva Teresa addosso. La stava abbracciando, e stavano dormendo attaccati. Sentii qualcosa salire su per la gola. Avevo bisogno di vomitare. Mi spostai un po' da tutti e vomitai sul pavimento. Tossii. Newt venne da me e mi appoggiò una mano sulla schiena.

" Hey, tutto bene, Lisa? "

Mi girai e sorrisi a Newt.

" Sì, tranquillo. "

" Come mai hai vomitato? "

" Ho fatto un sogno un po' movimentato, diciamo. "

" Allora hai lo stomaco sensibile. "

" Probabile... "

Newt mi mise il braccio attorno alla vita e iniziammo a camminare. Mi aiutò a sedermi dove prima ci eravamo addormentati.

" Va meglio, ora? "

" Sì. Grazie, Newt. "

" Figurati. Se ti senti di nuovo male, non camminare fino a là. Il vomito a volte dà dei giramenti di testa e potresti farti male. Non ti preoccupare, puoi vomitarmi anche addosso. A patto che tu stia bene. "

Iniziammo a ridere. Presi la sua mano e la strinsi. Questa volta, con molta più decisione della prima.

" Grazie davvero. Non è un'idea molto allettante quella di vomitarti addosso, infatti troverò un altro modo. Non ti preoccupare per me. "

Ridemmo di nuovo. Stavano dormendo ancora tutti. Sorrisi, senza mollare la mano a Newt. Sentimmo un rumore fortissimo, che proveniva dalla porta. C'era qualcuno. Mi alzai in piedi e cercai qualcosa per difendermi. Newt si mise davanti a me e mi strinse la mano.

" Ti proteggo io. "

Mollò la mia mano. I colpi si fecero più forti, e vidi la porta sfondarsi. Si svegliarono anche tutti gli altri, ma nessuno si mosse. Entrò un uomo, che ci guardò.

" Chi sei? Identificati! "

Newt era deciso a difendermi. Non voleva che quel tizio si addentrasse nella stanza senza prima sapere chi era. L'uomo si mosse, e si tolse il panno e gli occhiali che aveva in testa. Alzò le mani.

" Sono Janson. Vengo per salvarvi dalla WCKD. Abbiamo poco tempo, dovete correre via di qui! "

Newt si spostò, e l'uomo mi vide per la prima volta. Mi guardò con sorpresa. Mi conosceva, forse?

" Ragazzi, dico sul serio. Dovete correre via di qui. "

Thomas si alzò, tenendo Teresa in braccio. Fronteggiò l'uomo, senza alcuna paura.

" Janson, giusto? Beh, a patto che ci salvi dalla WCKD, io vengo con te. Molti di noi hanno bisogno di cure mediche. Alcuni sono feriti. "

" Ci penserò io. "

Newt mi prese per mano. Corremmo tutti via di lì, seguendo quell'uomo che mi sembrava alquanto famigliare ma del quale non ricordavo assolutamente nulla. Ma prima di uscire, Gally sparò a un ragazzino. Non lo conoscevo, ma mi provocò molta tristezza. Thomas mollò Teresa e corse da quel bambino, urlando.

" CHUCK! CHUCK! "

Le persone che ci stavano salvando dalla WCKD presero Thomas e lo costrinsero ad andarsene da lì. Minho infilzò Gally con un palo di legno. I loro corpi morti rimasero lì. E noi ce ne andammo, seguendo gli ordini di Janson. Newt non mollò nemmeno per un secondo la mia mano. E quando morì il ragazzino, mi abbracciò tenendomi stretta a sé e cercando di coprirmi gli occhi per evitarmi quell'orribile vista.

incatenata a te ~ Fanfiction su "The Maze Runner"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora