Prologo ✽ Lee Know sogna cose...

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Ogni volta che si trovava ad affrontare un'intervista in inglese, per Minho era una tortura. Seduto lì, incapace di comprendere una parola, evitava qualsiasi contatto visivo, sperando ardentemente che nessuno gli rivolgesse la parola. La sua espressione, immobile e confusa, denotava la sua totale disperazione. Odiava quelle interviste con tutto il cuore e ringraziava il cielo per la presenza di Bang Chan e Felix, che rispondevano a tutto al suo posto. Lui, invece, si limitava a cercare di passare inosservato.

Nonostante avesse iniziato a seguire lezioni di inglese, la sua capacità di comprendere la lingua rimaneva limitata, e raramente era in grado di intrattenere una conversazione. Ma stavolta, il suo peggiore incubo stava per avverarsi. Per quale motivo quell' intervistatrice aveva deciso che fosse una buona idea rivolgere almeno una domanda a tutti? E ora eccolo lì, con l'aria spaventata di un gatto, mentre l'intervistatrice gli chiedeva con un sorriso compiaciuto:

<E tu, Lee Know, che ne pensi della 'ship'?>

Minho ebbe un sussulto. Aveva capito la domanda. Il suo corso d'inglese stava davvero funzionando. Avrebbe potuto rispondere. Poco importava che la risposta fosse in coreano; qualcun altro (probabilmente Chan) si sarebbe incaricato di tradurla.

Minho iniziò, con una certa sicurezza: <Beh, innanzitutto, c'è da dire che ci sono moltissimi tipi di 'nave', di varie dimensioni e forme. Personalmente, trovo che le navi siano delle creazioni affascinanti, e quelle di grandi dimensioni sono senza dubbio le mie preferite!>

Era soddisfatto della sua risposta. Ma mentre continuava il suo discorso sull'ammirazione per le imbarcazioni, qualcosa gli fece alzare un sopracciglio. Notò il manager scuotere la testa disapprovando e sbattere una mano sulla fronte. "Perché farlo? Ship in inglese significa 'nave'. Perché tutte queste scene?" si chiese Minho.

Tuttavia, seppur confuso dall'atteggiamento del manager, Minho rimaneva convinto di aver risposto correttamente. "Dopotutto," pensò, "è solo ieri che l'insegnante d'inglese ci ha spiegato il significato di 'ship'. Perché tutti questi problemi?"

A quel punto, Jisung prese la parola. Non era una cosa strana; alla fine, lui era uno dei più fluenti in inglese, e sicuramente avrebbe saputo risolvere la situazione meglio di Minho, che, a quanto pareva, aveva combinato un bel pasticcio. "Del resto, mi fido di Jisung e degli altri membri" si rassicurò Minho.

Così, si rilassò, convinto che Jisung avrebbe trovato un modo per tirarlo fuori da quella situazione imbarazzante. Ma non ebbe il tempo di rendersi conto di ciò che stava accadendo, perché proprio in quel momento Jisung disse:

<ci penso io a spiegarvi cosa ne pensiamo della nostra ship, che ne dici Lee Know?>

Avvicinandosi al suo volto, mettendogli una mano sulla nuca, iniziò a baciarlo. Minho fu sbigottito. Pensò che Jisung, abituato a fare fanservice durante i concerti, fosse completamente impazzito. Ok, tutti e otto si divertivano a fare fanservice durante i concerti, e lui stesso era il primo a toccare il sedere a tutti in ogni occasione.

Ma perché portarlo a quel punto? In un'intervista, poi? Non era il caso! Forse Jisung stava cercando di farli licenziare entrambi? Ma perché stava effettivamente baciando Minho? Era impazzito del tutto? E perché Minho stava ricambiando il bacio senza opporre resistenza? Contro ogni logica, Minho stava ricambiando il bacio di Jisung davanti a tutti, come se nulla fosse. E nessuno faceva niente per fermarli.

Anzi, l'intervistatrice sembrava felicissima di quella risposta rispetto a quella che poco prima Minho aveva dato sulle navi.

Guardò Changbin, seduto davanti a loro, che fissava chissà cosa, e poi sparì dietro la schiena di Jisung, che nel frattempo aveva iniziato a farlo coricare sul divanetto. L'ultima cosa che sentì fu la mano del più piccolo tra le cosce mentre chiudeva gli occhi. Si svegliò in un bagno di sudore, nel suo letto d'hotel, al buio, completamente stordito e confuso.

<Ma che cazzo di sogno era quello?> disse, sforzandosi di non urlare.

In effetti, non era la prima volta che gli capitava di fare sogni erotici su Jisung, ma non erano mai stati così vividi e soprattutto non lo avevano mai lasciato in quelle condizioni; infatti, oltre a essere confuso, Minho era anche eccitato. "Che situazione", si ritrovò a pensare.

Per la prima volta in vita sua, ringraziò l'agenzia che, quando viaggiavano, prendeva camere singole, così non avrebbe dovuto preoccuparsi di svegliare nessuno. E maledicendo nelle poche le lingue che conosceva, il suo inconscio si ritrovò costretto a porre rimedio a quella strana situazione.

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Meme del capitolo:

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Grazie per aver letto il prologo della mia prima fanfiction! ❤︎ Spero che vi sia piaciuto e sarei davvero grata per il vostro gentile supporto mentre procediamo con la storia. Vi consiglio vivamente di leggere le avvertenze nella premessa, poiché sono importanti per comprendere meglio la storia.Vi prego di essere gentili nei commenti, considerando che questa è la mia prima fanfiction in assoluto. 🙏🏻 Alla fine di ogni capitolo, troverete delle meme divertenti riguardanti il capitolo per mantenere l'atmosfera allegra della fanfiction. Vi invito anche a lasciare un commento e una valutazione, se vi va, per aiutare la storia a crescere e migliorare. Grazie ancora per leggere e buona lettura!

_foxymoon 🌙

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