Capitolo 4 ✽ Minsung, regole e tanti guai

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La mattina seguente Minho si presentò a colazione con il piede di guerra, per via della sera prima quando gli avevano dato del pazzo e avevano confessato il loro tradimento nei suoi confronti. Avevano deciso che non avrebbero preso sul serio ciò che lui aveva detto in proposito alla minsung. Dicendogli a chiare lettere che nessuno di loro aveva intenzione di iscriversi al sito delle fanfiction, tanto meno avrebbero seguito le assurde regole di Minho.

"ma dimmi tu se questo non è un tradimento a tutti gli effetti, stronzi che non sono altro" pensò offeso mentre si avviava a grandi passi verso la stanza di Felix, che quella mattina era stata scelta per riunirsi.

"Ma adesso mi sentono! Quanto è vero che mi chiamo Lee Minho!" Si disse tra sé e sé deciso. Se non si faceva come diceva lui, avrebbe fatto di tutto pur di essere ascoltato, era pronto anche a fare qualche dispetto e farli pentire di tutte le loro scelte di vita.

Arrivò alla stanza di Felix, insieme a Jisung senza che si fossero messi d' accordo. Il ragazzo, non lo aveva nemmeno visto arrivare perso com' era nei suoi pensieri, in particolare continuava a rimuginare sul sogno del giorno prima che ancora lo tormentava con immagini vivide nella sua mente.

A peggiorare la situazione ci si metteva il fatto che avesse rifatto lo stesso sogno la notte precedente.

"Perché non riesco a togliermelo dalla testa" pensò imbarazzato Jisung. Camminò senza guardare dove metteva i piedi, si scontrò con Minho che veniva dalla parte opposta del corridoio; finendogli direttamente addosso.

<Cazzo Jisung, guarda dove vai> gli ringhiò contro Minho, prendendolo per le spalle assicurandosi che non cadesse e non si facesse male.

<Scusa Minho, non ti avevo visto ero...> stava per scusarsi il ragazzo balbettando, preso alla sprovvista dalla reazione brusca di Minho che lo interruppe.

Quest' ultimo, capendo di avere appena trovato una valvola di sfogo per il nervosismo accumulato in quelle ore, decise di essere più sgarbato di quanto lo sarebbe stato normalmente. A peggiorare il tutto lui era fermamente convinto di avere dei buoni motivi per comportarsi in quel con Jisung e il resto del gruppo.

<È palese che non mi avevi visto, Jisung. Se riuscissi a svegliarti dal tuo stato vegetativo prima di uscire dalla stanza, forse eviteresti queste figure patetiche. Ma immagino sia troppo difficile per te.> affermò in modo cattivo e antipatico il ramato, con la chiara intenzione di farlo sentire in colpa per lo stupido incidente appena accaduto.

L'umore poco stabile del più piccolo quella mattina, giocò un ruolo fondamentale in quella situazione, rendendo semplice l'impresa dell'altro ragazzo che riuscì facilmente nel suo intento: "Ci mancava solo mr. stronzo in persona oggi" pensò sconsolato Jisung, per niente abituato a quel lato di Minho che solitamente era gentile, soprattutto con lui.

<Vuoi fare l'antipatico, oppure possiamo andare a fare colazione?> gli chiese lui, nascondendo il suo disappunto e non avendo voglia di assecondare l'umore del ragazzo che gli stava di fronte, tagliò ogni discorso mandando il solito messaggio nella chat di gruppo: -io e mr. allegria siamo qua, ci aprite?-

In poco tempo il proprietario della stanza aprì la porta, quasi come se fosse già dietro la porta ad ascoltare il loro battibecco.

<Vi avevamo sentiti! Stavo per aprirvi. Minho già nervoso anche oggi?> disse loro Felix, spostandosi dall'uscio per farli accomodare e confermando i loro sospetti.

Dopo lo scontro mattutino, anche quel giorno i due ragazzi si sedettero lontani l'uno dall'altro.

<Sta diventando un'abitudine sederti vicino a me, eh?> fece notare Seungmin a Minho, il quale aveva preso il posto accanto a lui approfittando che Jeongin quella mattina ancora non era arrivato a colazione.

Love Is So Intuitive ✽  MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora