Capitolo 20 ✽ Tutto su Minho

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Minho era corso più veloce che poteva verso la sua stanza, il cuore che batteva forte per aver salito le scale a due a due, cercando di sfuggire al delirio e al caos che accompagnavano la lettura di 'Freeze'. Non poteva negare di sentirsi infastidito per quanto i suoi compagni stessero facendo i pazzi, ma un sentimento di curiosità lo assaliva: cosa conteneva quella storia che aveva così catturato l'attenzione di tutti?

Arrivato nella sua stanza, si fermò un attimo per riprendere fiato, poi si lasciò cadere sul letto. Stava sfiorando l'idea di leggere 'Freeze', ma alla fine decise di rilassarsi guardando un anime. Magari avrebbe iniziato la storia un'altra volta, si disse, notando che erano usciti parecchi episodi di un anime che gli piaceva. Non poteva resistere all'idea di sapere perché tutti fossero così fissati, ma per il momento preferiva lasciarsi trasportare in un altro mondo, lontano dal caos che regnava fuori.

Intanto, il salotto era stranamente silenzioso mentre gli altri ragazzi erano intenti nella lettura dei diversi capitoli che erano usciti in quel periodo. Solo il fruscio delle pagine digitali che venivano cambiate interrompeva di tanto in tanto quel silenzio rilassato. Jisung, seduto in uno dei divani del grande salotto, osservava la luce dorata del sole al tramonto che colorava la stanza. Cercava di approfittare di quel momento di tranquillità per non pensare alle parole dette da Minho la sera precedente, parole che lo tormentavano.

Inizialmente, non aveva dato molto peso alla situazione, preso dal momento. Ma ora, durante la giornata, il ricordo del sorriso giocoso di Minho, quel modo di mordicchiargli l'orecchio mentre sussurrava: 'Non avere fretta, Hannie. So cosa faccio', continuava a tornargli alla mente. "Cosa intendeva davvero con 'so cosa faccio'?" La domanda gli ronzava in testa, amplificando la sua confusione e il suo nervosismo.

Deciso a rilassarsi e convinto di fissarsi su una sciocchezza, Jisung si sforzò di concentrarsi nuovamente sullo schermo del telefono e riprese la lettura del capitolo che aveva di fronte.

[Minho avanzava nell'oscurità della base nemica, il cuore che batteva all'impazzata. Sapeva che doveva sbrigarsi, il resto degli Shadows Serpents erano lì con lui: Chan, Changbin e Hyunjin erano a pochi passi dietro di lui, con Felix e Seungmin a coprire le spalle. Questa era l' unica occasione per salvare Jisung, e nessuno di loro aveva intenzione di fallire. Non lo avrebbero lasciato in mano ai Raven night. Quando finalmente trovarono la porta che cercavano, Minho sentì il cuore battergli all'impazzata.<Ti ho trovato> mormorò più a se stesso che agli altri. Ma quando varcò la soglia, tutto sembrò fermarsi. Jeongin era lì e con lui c'era anche Jisung legato ad una sedia e imbavagliato. <Sapevo che saresti venuto, hyung,> disse Jeongin, senza perdere un colpo. <Ma mi chiedo se sei pronto per quello che sta per accadere?> concluse il giovane togliendo finalmente il bavaglio. <Minho... aiutami! Jeongin vuole> lo chiamò Jisung appena fu libero, la voce tremante e gli occhi impauriti. <Zitto non vorrai rovinargli la sorpresa?> Lo interruppe Jeongin con uno schiaffo. Minho serrò i pugni, sentiva la rabbia montargli. Stava per lanciarsi contro Jeongin, ma Changbin lo trattenne temendo una trappola. <Lascialo stare! Non toccarlo> ringhiò Minho, liberandosi dalla presa di Changbin e avanzando verso loro. <Non ho intenzione di fargli nulla... Per ora!> disse con voce melodiosa Jeongin, mentre stringeva la presa sulle guance di Jisung. <Sono io il capo dei Raven Night adesso. Ho ucciso il vecchio capo dopo che te ne sei andato lasciandomi solo e ho preso io in mano le redini della gang> Jisung sgranò gli occhi incredulo. Ricordava come se fosse ieri quando era un membro dei Raven Night insieme a Jeongin, ricordava bene quanto il vecchio capo fosse crudele. <Cosa dici? Non è vero> urlò Minho. <Oh, non te l'ha detto? Il tuo dolce Jisung era uno di noi prima. Che sapore ha il tradimento Minho?> ghignò Jeongin, alzando la mano sinistra che fino a quel momento aveva tenuto nascosta. Teneva una fiala con dentro un liquido verde brillante. <Che cosa vuoi da me, Jeongin?> chiese Jisung, cercando di mantenere la calma. Jeongin si chinò verso di lui, il suo sorriso si allargò. <Te... ma prima devi dimenticare tutto quello che conosci> <Che diavolo stai facendo?> ringhiò Minho, guardando il contenuto verde brillante nella fiala che Jeongin teneva in mano. <Semplice,>rispose Jeongin, avvicinando la fiala alle labbra di Jisung. <Sto facendo in modo che il nostro caro Jisung dimentichi chi sei, e chi è davvero.> <NO!> gridò Minho, cercando di avvicinarsi, ma i suoi uomini lo trattennero, consapevoli che Jeongin poteva fare di peggio. Jeongin afferrò Jisung per la mascella, costringendolo ad aprire la bocca. <Bevi,> sussurrò con malizia. Nonostante Jisung si dibattesse, Jeongin gli versò la fiala in gola. Jisung tossì, cercando di respingere il liquido, ma era troppo tardi, i suoi occhi si spalancarono, terrorizzati, mentre il veleno agiva.<Cosa mi hai fatto?> mormorò debolmente, la sua voce spezzata dal panico. Ma qualcosa cambiò nei suoi occhi. Il riconoscimento scomparve, e con esso, ogni traccia di chi fosse. Jeongin rise, divertito. Minho si liberò finalmente dalla stretta dei suoi compagni e corse verso di lui. <Jisung!> urlò, afferrando le mani di Jisung. Ma lo sguardo che ricevette in risposta era vuoto, privo di ogni emozione familiare. Jisung, adesso libero dai legacci e confuso, afferrò una sbarra di ferro dal pavimento. <Chi diavolo sei? Cosa vuoi da me?> urlò, la sua mente in preda al panico. Minho si sentì paralizzato. <Jisung, Sono Minho! Ti prego, ricordati!> Ma Jisung non lo sentiva, i suoi istinti lo portavano a proteggersi, a combattere. Colpì Minho con la sbarra. Il metallo affondò nel fianco di lui, facendolo crollare a terra, il dolore che esplodeva in ogni fibra del suo corpo. Ma il vero strazio era vedere Jisung, il suo Jisung, che non lo riconosceva più. <Che cazzo stai facendo, Jeongin?!> urlò Felix, irrompendo nella stanza insieme agli altri. <Minho!> gridò Chan, precipitandosi verso di lui, cercando di bloccare il sangue che scorreva dalla ferita. Jeongin guardò la scena soddisfatto. <Ora è mio,> disse con una risata fredda. <Non vi ricorderà mai più>. Changbin si precipitò verso Jisung, cercando di fermarlo, mentre Felix e Hyunjin andarono ad aiutarlo. Ma Jisung, ancora confuso e terrorizzato, li combatteva come se fossero nemici. Jeongin sorrideva, avendo ottenuto il suo obiettivo. <Non potrete mai riaverlo. Jisung è mio ora.> <Dobbiamo andare, ora!> urlò Changbin, mentre Felix e Hyunjin trattenevano Jisung. Changbin e Chan aiutavano Minho a rialzarsi, Jeongin portò via Jisung, ormai privo di memoria, per condurlo in un luogo segreto.]

Love Is So Intuitive ✽  MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora