Capitolo 15 ✽ Dillo con parole tue

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Jisung corse in bagno, il volto pallido e le mani tremanti. La tensione accumulata era quasi insopportabile, e sentiva che una doccia potesse aiutarlo a ritrovare un po' di calma. Sotto il getto caldo, chiuse gli occhi e lasciò che l'acqua scivolasse lungo il suo corpo, cercando di rilassarsi e di scacciare i pensieri contrastanti.

Ma, nonostante il vapore e il rumore dell'acqua, la sua mente continuava a turbinare. "Non dovevo farlo, non così, non senza pensare alle conseguenze," si rimproverava mentalmente. "Ma mi è piaciuto. Oh, e come mi è piaciuto!" La confusione aumentava, lasciandolo sempre più smarrito.

Dopo alcuni minuti, Jisung uscì dalla doccia e si avvolse in un asciugamano. Asciugandosi i capelli con il phon, rifletteva sull'episodio in cucina. "Perché mi sono lasciato trasportare così?" Si chiese, mentre guardava il suo riflesso nello specchio e vedeva il volto bagnato e rosso di imbarazzo.

Dopo essersi vestito, Jisung si sdraiò sul letto, sperando che Minho sarebbe venuto a trovarlo. Non era arrabbiato con lui, ma piuttosto confuso e frustrato con se stesso. Sentiva di dover chiarire i suoi sentimenti e le sue reazioni. L'idea di essere scoperto da tutti, nonostante il rischio, l'aveva eccitato in modi che non riusciva a comprendere completamente. E ora, si sentiva colpevole per non aver fermato la situazione, ma non riusciva a pentirsene realmente.

Decise di rilassarsi ascoltando un po' di musica sul suo cellulare, consapevole che questo lo aiutava sempre. Solo allora, steso sul letto e dopo aver preso il cellulare per selezionare la sua playlist di Spotify, notò il messaggio di Minho che aveva ricevuto poco prima. Era un messaggio semplice, ma carico di preoccupazione.

[Minho-saurus]

-Hey, stai bene? Posso salire tra poco? Vorrei assicurarmi che sia tutto ok-

Le parole di Minho lo rassicurarono, nonostante la sua mente fosse ancora confusa. Dopo un momento di esitazione, scrisse:


-Hey, sì, sto bene. Certo che puoi salire, ho bisogno di parlare con te. Ti aspetto.-

Minho provò un senso di sollievo quando ricevette il messaggio. Finalmente avrebbe avuto l'opportunità di chiarire le cose con Jisung. Era stato preoccupato per la reazione di quest'ultimo e, per tutto il tempo in cui aveva aspettato una risposa, aveva fissato lo schermo del telefono con ansia. Era impaziente di andare a vedere come stava l'altro, sentendosi in colpa e desiderando sincerarsi che il ragazzo stesse bene.

Nel frattempo, aveva cercato di tenere la situazione sotto controllo, conversando con Jeongin e finendo il pranzo in modo forzato per non attirare sospetti. Il suo intento originale era di stuzzicare Jisung un po' e poi andare a finire ciò che avevano iniziato. Ma non aveva previsto la reazione eccessiva del castano e si ritrovò a parlare con Jeongin, mentre il suo pensiero andava a Jisung e alla situazione che aveva lasciato in sospeso.

Jeongin, quel giorno, sembrava particolarmente loquace. Anche gli altri ragazzi del gruppo erano preoccupati per lo stato di salute di Jisung. Dopo pranzo, lui e Jeongin si erano spostati in salotto, dove la luce pomeridiana di settembre creava un'atmosfera rilassante pre-concerto.

Jisung aveva chiaramente detto di non volere la compagnia di nessuno, il che aveva tenuto lontani tutti dalla sua camera, ma anche Minho. Ogni volta che proponeva di andare a controllare come stesse il ragazzo, Jeongin lo fermava con preoccupazione.

<Hyung, non penso sia il caso di andare. Ha detto che preferiva restare da solo, se ha bisogno chiamerà lui. Lo sai come è fatto,> ripeteva Jeongin.

<Sì, hai ragione. Se ha bisogno, chiamerà lui. Dopo tutto, non penso nemmeno che sia una cosa grave,> rispondeva Minho, sentendosi frustrato e infastidito.

Love Is So Intuitive ✽  MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora