Love Is So Intuitive ✽ Minsung

Capitolo 23 ✽ Un fidanzato tutto suo

Quando le registrazioni terminarono, gli otto ragazzi attesero che il set si svuotasse per dare finalmente inizio alla tanto attesa partita allo Skzoo, il gioco del Jengamonopolistico. Non appena l'ultima troupe si allontanò, un'ondata di entusiasmo attraversò il gruppo. Chan, che non vedeva l'ora di giocare per la prima volta, e Changbin, già pieno di energia, iniziarono a sistemare tutto l'occorrente per la partita.

Minho, per quanto adorasse quel gioco e apprezzasse il tempo trascorso con i suoi amici, sperava che la partita non durasse troppo a lungo. La sua mente era altrove. Da quando aveva pianificato l'appuntamento con Jisung, non riusciva a pensare ad altro. Un misto di nervosismo e impazienza gli stringeva lo stomaco: aveva in mente di approfittare dei paesaggi romantici di Jeju per fare la fatidica proposta a Jisung. Il pensiero lo rendeva irrequieto. Sentiva la necessità di avere tutto sotto controllo, ma l'idea di chiedergli di essere il suo fidanzato lo agitava più di quanto volesse ammettere. Sperava, con tutto sé stesso, che il gioco saltasse o che finisse in fretta.

Stava riempiendo distrattamente un palloncino per il gioco, mentre i suoi occhi si posavano su Jisung. Lo osservava, cercando di immaginare come avrebbe reagito alla proposta. Il solo pensiero di vederlo sorridere lo faceva sentire un po' più sicuro, ma l'incertezza lo divorava. Come avrebbe fatto? Cosa avrebbe detto? Qualsiasi cosa, purché fosse perfetta.

Dall'altra parte della stanza, Jisung non era da meno. Da quando Minho gli aveva chiesto di uscire, non era riuscito a pensare ad altro. Le registrazioni erano state una sfida: ogni volta che la mente vagava verso l'appuntamento, si costringeva a concentrarsi di nuovo. Ma ora, con il gioco che iniziava, si sentiva come se stesse aspettando qualcosa di molto più importante. Si stava sforzando di seguire le regole e giocare, ma ogni tanto il suo sguardo correva verso Minho. C'era una strana eccitazione nell'aria, come se la sera che li attendeva avesse un significato speciale.

Il modo in cui Minho gli aveva proposto l'appuntamento era stato diverso dal solito: c'era una luce speciale nei suoi occhi, qualcosa che aveva fatto fremere Jisung, anche se non riusciva a capire esattamente cosa fosse. Ora, mentre guardava Chan e Changbin che preparavano i gavettoni per il gioco, sentiva crescere l'impazienza. Avrebbero dovuto aspettare ancora prima di poter uscire.

L'entusiasmo di Changbin, però, non lasciava spazio a dubbi: <Okay, è tutto pronto! Che la partita abbia inizio!> annunciò, le mani alzate in segno di vittoria prima ancora che avessero iniziato. Chan annuì, altrettanto entusiasta.

Jisung sospirò silenziosamente. Sapeva che stavano organizzando quella partita da giorni e non poteva deluderli. Guardò Minho di sfuggita, e vide che anche lui stava cercando di nascondere l'impazienza. Erano lì per divertirsi, ma entrambi avrebbero preferito essere già altrove, immersi in quel momento speciale che tanto aspettavano.

Mentre la partita iniziava, le risate riempirono la stanza, ma sia Minho che Jisung avevano la testa altrove.

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Erano passate due ore e Chan si era rivelato il più agguerrito di tutti. Aveva già conquistato metà del piano in cui avevano registrato, e gli mancava solo la stanza col camino, dove si erano svolte la maggior parte delle riprese. Ora si stava battendo con Minho, entrambi con i muscoli tesi e gli occhi attenti, nascosti dietro i grandi divani di pelle che dominavano la stanza. L'aria era carica di risate e urla, e il rumore dei palloncini che esplodevano contro i muri rimbombava tra le pareti.

Nel frattempo, Jisung e Hyunjin si davano battaglia nella veranda, dove avevano cenato. Il tavolo era stato ribaltato e Jisung lo usava come trincea per ripararsi dai palloncini lanciati con frenesia da Hyunjin.

<Stavolta non sarai fortunato come a casa! Nessuna porta mi fermerà!> urlava ridendo, mentre i palloncini schizzavano dritti verso Jisung, bloccato nel suo rifugio.