Capitolo 10 ✽ Mille dubbi

89 12 4
                                    

Passarono la maggior parte della giornata in studio a registrare alcune nuove canzoni. Avevano inizialmente pensato di registrare solo alcune parti, ma dato che erano tutti presenti, decisero di completare un brano particolare da aggiungere al prossimo album in preparazione. Chan, Changbin e Jisung assunsero i loro ruoli di produttori, iniziando a coordinarsi per creare un pezzo di qualità.

Lo studio di registrazione era una stanza ampia con pareti insonorizzate ricoperte di pannelli di schiuma acustica. Un grande tavolo da mixaggio occupava il centro, con file di pulsanti, manopole e schermi luminosi. Nella cabina di registrazione, separata da un grande vetro, c'erano microfoni di alta qualità e cuffie appese con cura. L'aria era intrisa di una leggera fragranza di legno misto all'odore di cavi elettrici riscaldati.

Jisung, tuttavia, sembrava distratto. Mentre Chan e Changbin spiegavano a Minho come eseguire un passaggio specifico, sedeva sul divano osservando le dinamiche della registrazione. Ogni tanto guardava Minho con un'espressione pensierosa, cercando di capire tutto quello che era successo in quei giorni.

Adesso che non era più arrabbiato con Chan e Changbin per la loro scommessa, i suoi pensieri tornarono al maggiore. Si chiedeva come mai, quando aveva Minho di fronte, non riusciva a togliergli gli occhi di dosso.

"Cosa c'è che non va in me? Minho è mio amico, dannazione," pensò, confuso da se stesso, cercando di decifrare cosa succedesse dentro di sé.

Minho era concentrato, immerso nella sua parte, ma percepiva gli sguardi di Jisung e si sentiva confuso a sua volta. Quegli sguardi pensierosi lo turbavano, facendolo sentire ancora più insicuro riguardo ai suoi stessi sentimenti. Non capiva la natura dei suoi pensieri, e il modo in cui Jisung lo guardava con quell'espressione intensa lo faceva sentire peggio.

Quando non avevano bisogno di lui, Jisung ne approfittò per chiudere gli occhi nella speranza di calmarsi e smettere di rimanere ipnotizzato da Minho in sala registrazione. Rimase attento a non addormentarsi del tutto per essere pronto nel caso venisse chiamato. Quando Chan lo chiamò perché toccava a lui, saltò su dal divano come un grillo.

<Come fai ogni volta non lo capirò mai,> commentò scioccato Changbin, osservando l'amico che, malgrado fosse appena sveglio, sembrava pronto a registrare come se nulla fosse.

<Perché io sono un asso, quante volte te lo devo dire Binnie?> scherzò Jisung, facendo un piccolo sorrisino soddisfatto mentre usciva dalla stanza di produzione per andare in quella di registrazione.

<Sì, come no, quello è un alieno e non vuole ammetterlo,> replicò scherzosamente Changbin, mentre dava le ultime direttive a Minho che stava per completare la sua parte.

Mentre Jisung si avviava alla sala di registrazione, incontrò Minho che stava uscendo. Per un attimo, i loro sguardi si incrociarono, facendo sentire a entrambi quella scossa elettrica che avevano percepito il giorno prima. Jisung si sentiva incerto, come se volesse dire qualcosa ma non trovasse le parole.

Si fermò, esitando, prima di balbettare un saluto: <Ehi, Minho...>

Minho si fermò, guardandolo con un sopracciglio alzato. Non sapeva bene cosa dirgli mentre sentiva il battito del suo cuore accelerare inspiegabilmente.

<Ehi, tutto bene?>

<Sì, certo. Solo un po' stanco, credo,> rispose Jisung, annuendo rapidamente e cercando di nascondere la confusione nei suoi occhi.

Minho fece un mezzo sorriso, ma il suo sguardo rimase curioso, chiedendosi perché Jisung si comportasse in modo strano. Si limitò a dire: <Capisco. Vai a spaccare, Hannie.>

<Farò del mio meglio,> disse Jisung, sorridendo debolmente.

Finito il lavoro in studio, decisero di pranzare in un ristorante, visto che era abbastanza tardi per mettersi a cucinare. Il ristorante era una tipica hanjeongsik coreana, accogliente e familiare, con luci soffuse che creavano un'atmosfera calda e rilassante. Le pareti erano decorate con pannelli di carta di riso, dipinti tradizionali e fotografie in bianco e nero di paesaggi coreani.

Love Is So Intuitive ✽  MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora