Capitolo 12 ✽ Bugie e fanfiction

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La mattina seguente, Jisung si svegliò intontito dal sole che filtrava attraverso la finestra. Le tende pesanti non erano state tirate la sera prima, e la luce brillante illuminava la stanza con un bagliore dorato, creando un'atmosfera quasi eterea. Aveva dormito bene e, se non fosse stato per il sole, avrebbe continuato a dormire. Combattendo contro la luce, si mise un cuscino sul viso cercando di riprendere sonno.

I ricordi della sera precedente affioravano confusi nella sua mente, e per un attimo, mentre si sforzava di tenere gli occhi chiusi sotto il cuscino, fu convinto che fosse solo frutto di un sogno vivido e bellissimo. Alla fine, nonostante i suoi sforzi, Jisung si svegliò del tutto, rendendosi conto che ciò che ricordava non era un sogno, ma la realtà: aveva davvero baciato Minho.

Saltò a sedere sul letto, il cuore che batteva forte. "Non l'ho sognato, era tutto vero. Ci siamo baciati," pensò, mentre con dita tremanti toccava le sue labbra.

Ricordava chiaramente il tocco delle labbra di Minho, la lingua che esplorava la sua bocca, e il calore che li aveva avvolti entrambi. Ma ora, cosa avrebbe dovuto fare? Non avevano parlato dopo quel bacio, semplicemente si erano avviati verso casa e ognuno era andato nella propria stanza. Il silenzio che era seguito al bacio lo riempiva di dubbi.

Si alzò dal letto, incerto su come comportarsi. "Cazzo, ci sarà dell'imbarazzo tra noi? Però è stato lui il primo a baciarmi giusto? Quindi lo voleva anche lui, giusto?" Si disse tra sé e sé.

Anche lui era stato spiazzato dalla situazione, non si aspettava che sarebbe successa una cosa del genere, ma mentre si baciavano aveva capito che non era solo amicizia quella che provava per l'altro.

"Cosa farò se Minho si comporta come se nulla fosse successo? E se mi dicesse che è stato un errore?" pensò, mentre si vestiva, ma sapeva bene che non sarebbe riuscito a fare finta di niente nemmeno se il ragazzo glielo avesse chiesto.

Il bisogno di alzarsi lo spinse a prepararsi per la colazione. "Cosa devo fare ora?", pensava tra sé e sé mentre scendeva in cucina, ignorando la presenza di un'altra persona nel corridoio, troppo preso dai suoi pensieri.

Minho, al contrario, si era svegliato con una chiara consapevolezza di ciò che era successo la sera prima. La determinazione era scritta sui suoi lineamenti mentre si vestiva in fretta, il cuore che batteva forte, ma con uno sguardo deciso nei suoi occhi. Silenzioso come un gatto, si diresse verso la stanza di Jisung. Quando vide il più giovane in corridoio, lo afferrò per il polso, facendolo girare verso di lui con un gesto deciso.

<Buongiorno, Hannie,> disse Minho con un sorriso radioso che illuminava il suo volto e lo rendeva quasi incandescente di energia positiva.

Prima che Jisung potesse rispondere, Minho lo spinse delicatamente contro il muro. Un braccio bloccava Jisung tra lui e la parete, mentre l'altro braccio si appoggiava accanto alla testa del più piccolo, creando una barriera intima e protettiva. Il corpo di Jisung si irrigidì per un attimo, il cuore che martellava nel petto. Sentiva il calore di Minho avvolgerlo, e i suoi dubbi della mattina si dissolsero in un istante.

<Buongiorno anche a te,> rispose Jisung, la voce un sussurro quasi impercettibile. Con un gesto deciso, afferrò il davanti della maglietta di Minho, tirandolo ancora più vicino.

Minho non esitò e avvicinò lentamente le sue labbra a quelle di Jisung. Il loro primo contatto fu delicato e quasi esitante, ma bastò un attimo perché il bacio si trasformasse in qualcosa di profondamente appassionato. Le labbra di Jisung si schiusero subito, accogliendo la lingua di Minho in un balletto dolce e sensuale. Le loro lingue danzavano in perfetta sintonia, come se fosse la cosa più naturale del mondo, trasmettendo un turbinio di emozioni intense: desiderio, affetto e una connessione profonda.

Love Is So Intuitive ✽  MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora