2 . piombato di qui

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📍room 218
To The Labyit You Don't Way.

07.15

Madelyn improvvisamente aprì gli occhi irrigidita,non sapendo minimamente dove fosse finita,fin quando volle smuoversi da quella posizione ma..

aveva i polsi bloccati da delle corde.

Iniziò a scossare il suo corpo da destra
e sinistra,ma nulla.

Si sedette nel letto tentando di slegare quelle corde ma era definitivamente bloccata che iniziò ad esasperarsi..

fin quando voltò il capo sul comodino scrutando per bene quel biglietto nero.

lei rimase stordita e perplessa perché ricordò in reminiscenza nel bel mezzo della sbornia che la scorsa sera né aveva ricevuto uno uguale.

«Ma che cavolo?» balbettò decidendo di afferrare quel biglietto nonostante i polsi ostacolati da quelle corde

Si porse verso il comodino e riuscì a prenderlo con tutte le sue forze.

nonché la porta di quella stanza si aprì di colpo,che Madelyn sobbalzò in aria.

«Buongiorno my dear» esclamò piombando nella stanza.
Ed era proprio Edward con una maglia attillata bianca e la giacca di pelle da sopra;e se vogliamo parlare dei pantaloni..beh erano del pigiama di colore blu ma era abbastanza assortito con il completo.

«"My dear" nemmeno per sogno!» disse con spavalderia inarcando le sopracciglia e poggiando le mani contro le lenzuola.

«Quanto sei perfida,sul serio» poggiando il suo peso su una gamba mettendosi a braccia conserte.

«Scusa ma si può sapere chi cazzo sei e perché mi ritrovo qua con i polsi legati al letto?» facendo un breve sospiro squadrando che soggetto fosse.

«Davvero non ricordi? comunque sappi che di qua non potrai uscire fino a lungo..ormai sei dentro un escape room e anche le porte di emergenza sono definitivamente serrate» ribatté uscendogli un breve sorriso.

«Fammi uscire immediatamente di qua avanti!» gli urlò contro iniziando ad avere il petto che faceva su e giù

lui rimase lì impalato guardandosi attorno.

«Smettila di fare il presuntuoso e fammi uscire cazzo!» gli imprecò

«Mi spiace perfida ma bisogna attenersi a queste regole»

«quali regole? rapire una donna per fare la parte del predatore?» ribatté facendo un breve sorriso di avversione.

«mia cara non sono stato io a farti venire qui, c'è un'autorità che comanda ed io gli faccio da suo imprenditore!» mentre si sedette nel letto di fronte a lei

«Fammi uscire!» gli urlò,ma lui non le diede ascolto.

«Ti ho detto di farmi uscire immediatamente di qu-» esclamò di nuovo fin quando lui non le mise una mano sulla bocca per ammuttolirla.

«Stai zitta cavolo o sennò ci sentiranno!» borbottò lui guardandola negli occhi.

«certo che con te non se la scampano facilmente,non è così perfida?»

Con l'altra mano lui prese un piccolo coltellino dalle tasche slegandole i polsi.

Madelyn provò a smuoverli la mano di dosso e ci riuscì fuggendo direttamente nel bagno.

Aprì la porta chiudendosi dentro mentre si guardò allo specchio con tutto il rossetto sbavato.

Il suo respiro era altamente affannato che il suo petto faceva su e giù.

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