7. voragine burrascosa

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📍room 214
To The Labyit You Don't Way

Un'attimo c'è una festa
all'aperto?

finalmente dopo essere sopravvissuti a quattro mura c'è un po' di aria respirabile.

Madelyn era alquanto attonita.

«Oh oh finalmente si entra in scena con i più grandi festaioli!» esclamò Derek alzando le braccia in aria.

Lei rimase agghiacciata mentre Edward era sparito,dal nulla.

sicuramente è ancora indignato dopo una situazione così turbolenta.

«Derek!» urlò Madelyn in lontananza.

Si voltò di scatto e lo raggiunse afferrandolo per una braccio.

«Dov'è finito Edward?»
la guardò titubante cercando una risposta,ma nulla.

«Madelyn devi sapere che Edward alla prima divergenza che gli metti in mezzo si sdegna e scappa»

Lei inarcò le sopracciglia sghignazzando.

«Sul serio?»

«Si Madelyn è fatto così,devi un po' stare al suo passo.. adesso lascialo stare e goditi la festa tenebrosa come sempre»

effettivamente anche questa festa era allestita di nero con guarnizioni grigie.. manco fosse un funerale.

Si udiva un po' di musica latina in sottofondo e tutti si assestavano nel bordo piscina per fare gare di tuffi.

tipica festa da country club.

«Wowo e tu chi staresti?»
disse un ragazzo che si avvicinò verso Madelyn..

Era alquanto espansivo e contemporaneamente un po' goffo.
Indossava dei bermuda blu ed una maglia attillata che si intravedeva il suo petto, l'avevano bagnato da testa a piedi.

Ha dei capelli lunghi e ricci da sfiorargli le sopracciglia ed un paglio di occhiali a forma quadrata di marca Cartier.

«I-io sono Madelyn piacere,sono un'amica di Derek Johnson e Edward Gray..non so se adesso hai presente chi siano»
si presentò precipitosamente non sapendo cosa altro dire.

«Mi stai davvero dichiarando che sei amica di uno della dittatura di questo escape room?»

«Ehm sì (?)»

Non riusciva ancora a capire cosa ci fosse di così sorprendente nell'essere ""amica"" ad Edward Gray?

anzi probabilmente non si definiscono nemmeno tale.

«Perchè cosa ci sarebbe di così "esaltante"?»

«Non so se lo sai ma Edward tiene la fila immensa di ragazze che gli sbavano da dietro»

Serrò i denti emettendo un suono alquanto indifferente di questa affermazione.

«Bene io non sono una di quelle e sinceramente non voglio essere la prescelta di nessuno»

Thomas, ovvero il ragazzo con cui stava parlando in questo momento,gli rispose semplicemente con una smorfia come se volesse elogiare in qualche modo la sua risposta.

«Spavalda a dir poco»

fece un breve sorriso ed iniziò ad incamminarsi verso il locale.

«Ah scusami ti andrebbe di scambiarci il numero» ribatté Thomas.

«Ci conosciamo a malapena quindi no»

Si avvicinò verso di lei e decise di farli conoscere il posto

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