1. RISTORANTE

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  -Rylee-

<<Ho vinto, di nuovo! Sei una schiappa Rylee, te l'ho mai detto?>>

<<E' la millesima volta che me lo fai sapere!>> Ero insieme ad Olivia, la mia migliore amica. Stavamo giocando a carte su una panchina, prima che si alzasse di nuovo il vento e facesse volare le carte in ogni dove.

<<Vuoi fare un'altra partita o andiamo al ristorante di tua mamma?>>

<<A quest'ora se ne saranno andati già tutti...>> Risposi guardando l'ora sul telefono.

<<Che bello così potremmo mangiare tutti gli avanzi! Secondo te ci sarà un po' di purè?>> Olivia impazziva per il purè del ristorante di mia madre. Diceva che un giorno avrebbe scoperto cosa ci metteva dentro e avrebbe rubato la ricetta.

<<Non lo so... Lo finiscono sempre...>>

<<Egoisti! perché non pensano a noi povere morte di fame e non ci lasciano mai niente!>>

<<Dai Olivia! Ci sarà tanta altra roba...>>

<<Ma non il purè! Giuro che se non c'è me lo faccio cucinare!>>

<<Allora mia madre non sarà per niente felice...>>

Raccogliemmo le carte e ci alzammo dalla panchina con destinazione il locale di mia madre.

Il ristorante da fuori si presentava allegro, sui toni del giallo con una grande scritta sulla porta "Da Cindy".

Entrammo. Quel locale non era mai cambiato da quando avessi memoria. La stessa carta da parati celeste, le stesse tendine rosso chiaro, gli stessi quadri, le stesse persone e addirittura le stesse posate.

Alle due era praticamente vuoto. L'ora di punta era mezzogiorno. Dopo quell'orario non arrivava più nessuno. C'era solo qualche vecchietto seduto ai tavoli, con il giornale aperto e lo stuzzicadente tra le mani. I soliti che rimanevano fino all'ora di chiusura.

Tutto procedeva come sempre.

Poi vidi Lea. Lea era la migliore amica di mia madre e la aiutava con il locale: cucinava, puliva, prendeva le ordinazioni, un po' di tutto.

<<Rylee, Olivia!>> Ci abbracciò tutte e due. Era una donna così affettuosa! Lea aveva lunghi capelli castani, due occhi verdi e un bellissimo sorriso. DImostrava meno degli anni che aveva e non era sposata. Per me era come la zia che non avevo mai avuto e mia madre la considerava come una sorella.

<<Quale buon vento?>> Ci chiese mentre si aggiustava la coda di cavallo.

<<Il vento della fame>> Rispose Olivia ridendo.

<<Confermo. Abbiamo una fame da lupo!>>

<<Allora provvedo subito... Vado a chiamare tua madre, credo che stia litigando con il nuovo aiutante. Ha fatto cadere tutto il purè per terra...>>

<<Come il purè?! Il mio purè?!>> Disse Olivia in modo teatrale.

<<Purtroppo proprio il tuo amato purè. Per oggi vi va un hamburger?>>

<<Ci va benissimo, Lea!>> Risposi io sorridendo.

<<No che non va bene! Spero che lo licenzino! Se vuole un aiuto per sgridarlo di a cindy che ci sono anche io a fare giustizia al puré!>>

<<Non credo che ce ne sarà bisogno, Cindy quando si arrabbia fa per tre.. Non è vero Rylee?>> Mi guardò con quegli occhi complici che conoscevo bene.

Never Alone Again- Mai più soliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora