26. FIOCCO DI NEVE

32 7 14
                                    

E certo che so bene quanto dentro pesaTu vedi l'abbandono come la tua casaEd io vorrei bussarti, farti una sorpresaPortarti nei miei fogli come fa un poeta

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

E certo che so bene quanto dentro pesa
Tu vedi l'abbandono come la tua casa
Ed io vorrei bussarti, farti una sorpresa
Portarti nei miei fogli come fa un poeta

Quel filo che ci unisce, Ultimo
-------------------

🌼

<<Hai visto papà? Lo ha visto anche tu? Il primo fiocco di neve!>> Il bambino corse verso la finestra e ci schiacciò il suo piccolo nasino. Lo stesso fece la sorella.

<<Ho visto bimbi miei. Non è bellissimo?>> L'uomo sorrise. I due annuirono. 

Il più piccolo poi si girò verso il padre con una luce speciale negli occhi. <<Vuol dire che mamma tornerà fra poco, aveva detto che quando avremmo visto il primo fiocco di neve sarebbe tornata. Vero? Tu papà lo sai quando torna a casa?>> 

L'uomo si pietrificò all'istante. Poi prese i due bimbi per mano e li guardò negli occhi. <<No, non so quando tornerà la mamma. Però se vi ha detto che arriverà dopo la prima nevicata vuol dire che quel giorno si sta avvicinando, no?>>

🌼

-Lucas-

<<Qui dentro si sta veramente meglio!>> Esclamò Rylee. Aveva ancora il naso tutto rosso per il freddo.

<<Io ti avevo detto di prendere la mia felpa>> La rimproverai chiudendo la porta del bar alle mie spalle. 

Lei scuoté la testa facendo ondulare i suoi capelli, ormai scuri. Aveva smesso di farsi i soliti colpi di sole lasciando il suo colore naturale. Già da una settimana non se li faceva più. Stava bene in entrambe i modi secondo me.

<<Poi tu rimanevi in maniche corte. Ti avrei avuto sulla coscienza se ti fossi ammalato per colpa mia>> 

Feci spallucce raggiungendo il nostro tavolo, quello in cui andavamo sempre per le ripetizioni. <<Molto peggio se ti ammali tu. Poi sarei costretto a venire ogni giorno a trovarti e portarti il brodino>> 

Sorrise. Era più bella quando lo faceva e mi piaceva quando ero io a provocarli quella reazione. <<Sono una vecchia che mangia i brodini secondo te?>>

<<No, figurati. Accomodati pure nonnina>> Dissi spingendo la sedia per farla sedere. Rylee prese posto e mi fece la linguaccia. 

Di solito il bar pullulava di gente mentre quel giorno vicino al nostro tavolo non c'era nessuno. 

La cameriera passò davanti a noi pronta a scrivere le ordinazioni. <<Cosa volete oggi?>>

<<Per me un cappuccino mentre per lei i biscotti, quelli alla mela, e poi una cioccolata calda, ah, e non dimenticate la panna>>

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 29 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Never Alone Again- Mai più soliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora