Dark Dreams di "LYNNDEH"

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Alissa

Mi sveglio in un letto sconosciuto in una stanza anche essa sconosciuta, l'ho riconosciuta come una stanza privata dell'aereo. Mi siedo sul pavimento con le gambe infilate al petto, come posizione istintiva. Ogni volta che ero rinchiusa nella "scuola" non lasciavo la posizione fino a quando non potevo uscire, le mie gambe si intorpidivano e non sarei stato in grado di sentirle fino a quando non mi muovevo, il che poteva essere 2 settimane dopo.

Mi siedo e fisso il muro quando iniziano le voci.

"Non ti ameranno mai"

"Ti odiano"

"Ti hanno lasciato"

Ti hanno mandato via"

"Non ti crederanno mai"

"Ti useranno"

"Sei una perdente"

"Sei una delusione"

Lentamente diventano sempre più forti, ma prima che succeda qualcosa c'è un leggero bussare alla porta, mi alzo rapidamente e apro la porta trovandomi di fronte al mio donatore di sperma.

"Non sapevo se fossi sveglio o no"

L'ho solo guardato, non preoccupandomi di parole o emozioni, non ascolta comunque. Parla di nuovo

"Beh, ti piacerebbe venire a sederti qui con noi?"

Sembra nervoso ma non mi interessa. Alzo gli occhi e gli sbatto la porta in faccia. Non mi interessa di nessuno di loro, non dopo quello che hanno fatto. Pensano onestamente che sarei stata la stessa ragazza che ero? Dopo tutto? Se è così, sono più deliranti di Justin e questo dice tanto.

Viene annunciato che saremmo atterrati presto, quindi mi siedo sul sedile e mi allaccio la cintura mentre il cartello della cintura di sicurezza si accende.

Aspetto che tutti gli altri scendano dall'aereo prima di aprire la porta e andarmene. Ci sono diverse auto ferme sull'asfalto tutte in nero con delle guardie del corpo davanti a ciascuna. Tutti vanno alle loro rispettive auto mentre io cammino verso l'ultima e tiro fuori una guardia del corpo dal suo sedile e lo spingo verso l'auto dei miei "Fratelli" e "donatore  di sperma" mentre salgo sulla macchina chiudendo la porta. Tutti si rifiutano di stabilire un contatto visivo mentre metto le mie airpod.