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Sono tornata rapidamente alla mia camera e mi sono diretta dritto verso il balcone e ho guardato gli alberi e il lago per quelli che sembravano minuti che si sono poi trasformate in 2 ore. Non ho nemmeno notato che qualcuno era dietro di me finché non ho sentito un tocco sulla mia Spalla costringendomi ad alzarmi e fissare il colpevole.

Carlos rimase lì e con la lingua dei segni ha che c'era qualcosa giù per le scale per me. L'ho guardato confuso e l'ho seguito mentre mi portava fuori dalla stanza al ingresso principale. Tutti stavano lì ad aspettarmi prima che Alessandro parlasse.

"C'è qualcosa davanti che penso appartenga a te"

Ha detto con un sorriso consapevole, l'ho guardato perplessa prima di girarmi alla porta d'ingresso e uscire.

I miei bambini erano parcheggiati proprio nel mezzo del vialetto e subito ho corso giù per le scale anche loro assicurandomi che non avessero graffi o ammaccature prima di tornare indietro dove tutti erano fuori.

La maggior parte di loro stava fissando con la bocca spalancata mentre i 3 più grandi erano solo in piedi lì con le facce vuote. Torno di corsa dentro prima che inizi il piagnucolare mentre prendo le chiavi della mia auto fuori dal gancio e il mio zaino prima di correre fuori camminando davanti a tutti loro mentre si lamentano.

"È la Ford Mustang?!"

"dove l'hai presa?"

"Come hai fatto ad avere anche i soldi per comprarle entrambe?"

Poi la principessa affianca Adrian.

"Papà, perché lei ha quella macchina e io no? Ne voglio una. Per favore papà, puoi prendermene una in rosa Barbie per favore?!"

Alzo gli occhi al cielo, cosa che mi sembra di fare molto ultimamente prima di ascoltare la risposta di Adrian.

"Mia ti abbiamo appena preso una nuova auto e ne hai una dozzina di altre che non hai mai guidato. Forse dovresti aspettare fino al prossimo anno per prenderne una nuova".

È la prima volta che l'ho sentito dire di no a lei. Butto la mia borsa sul sedile del passeggero prima di avviare l'auto e corro lungo il vialetto lasciandoli sbalorditi nel mio specchietto retrovisore. Vado direttamente al nuovo indirizzo di Justin e Ashers perché dovrebbero già essere arrivati ormai e anche se non l'hanno fatto dovrei andare a esplorare il posto in termini di scelta della camera da letto migliore e più grande prima che anche Justin ne abbia la possibilità.

Ho scassinato la serratura prima di entrare in casa e con mia sorpresa Asher e Justin sono seduti lì a guardare la tv sul divano e non ce una scatola in vista, e come se non si fossero appena trasferiti. Asher mi individua per primo e si alza, ma prima che possa farsi strada, Justin salta il divano e corre dritto su di me schiacciandomi in un abbraccio.

"Lissa!!"

"Justin!!"

Mi lascia andare e poi sono tirata in un altro abbraccio da asher che mi solleva e mi fa girare prima di rimettermi in piedi e infine lasciarmi andare.

"Ehi ragazzi mi siete mancati"

"Anche tu ci sei mancata Liss"

Li spingo giocosamente prima di saltare sul divano dove si distendono su di me, la testa di Justin in grembo e asher con i piedi sulle gambe. Non parliamo, ci sediamo in silenzio e ci godiamo la reciproca compagnia ridendo di tanto in tanto quando Joey si prende in giro o quando Ross si lamenta di non essere in grado di mettersi i pantaloni di pelle.

È stato tranquillo finché non ho dovuto andarmene, è stato allora che si è scatenato l'inferno.

Dark Dreams di "LYNNDEH"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora