Dark Dreams di "LYNNDEH"

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Mi sono svegliata di nuovo verso le sei del mattino questa volta. Passo la maggior parte dell'ora a fissare il soffitto dentro e fuori mentre inizia la derealizzazione. Finalmente mi alzo e mi faccio la doccia prima di indossare una semplice felpa con cappuccio e pantaloncini, poi mi prendo il mio tempo scendendo le scale cercando di non interrompere in modo imbarazzante la colazione. Non mi preoccupo di andare in cucina perché non ho fame e cammino dritta al soggiorno.

Ho acceso la tv su un canale casuale senza prestare attenzione a nessuno cartone animato. Mi abbraccio le ginocchia al petto mentre fisso il piccolo punto sul terreno mentre i miei pensieri vanno un miglio al minuto senza fare una pausa per rallentare. Torno alla realtà quando sento tre coppie di passi pesanti che corrono giù per le scale e le infinite battute tra Nievo e Carlo mentre Luco li segue silenziosamente. Nievo e Carlo smettono di fare battute per salutarmi prima di continuare a camminare verso la cucina.

Luco non si preoccupa nemmeno di risparmiarmi uno sguardo mentre passa seguendo la loro direzione. "Il momento in cui sento la voce di Mia mi alzo e inizio a tornare nella ""mia stanza"" mantenendo le distanze prima di mettere un coltello nelle sue corde vocali." Ho sentito i ragazzi parlare che la scuola inizia domani, oggi è l'ultimo giorno della pausa estiva. Nessuno di loro me l'ha detto in faccia, ma sono stata in grado di metterlo insieme assicurandomi che anche Asher e Justin si iscrivessero alla stessa scuola.

Compro online tutto il materiale scolastico di cui ho bisogno per questo semestre, pagando con la mia carta prima di inviare un messaggio ad Asher e Justin per venire a prendermi. Mi cambio rapidamente in pantaloncini e una maglietta e mi metto le scarpe da ginnastica prima di correre il più velocemente possibile con un infortunio alla gamba. Sento il clacson prima di scendere i gradini. Tutto il rumore attira l'attenzione dei miei fratelli mentre tutti escono dalla cucina con Mia che li segue. Ho aperto rapidamente la porta ma prima di poterla chiudere Alessandro mi ha beccato riaprendo la porta per uscire seguito dal resto della famiglia.

Mi precipito in macchina mentre Justin è appeso fuori dal finestrino con l'aspetto di uno sciocco con un grande sorriso sul viso mentre Asher è seduto sul sedile del conducente guardando infastidito Justin. Ho lasciato che un sorriso prendesse il sopravvento sulla mia faccia alla loro follia.

"E dove pensi di andare?"

La voce di Alessandro esplode attraverso il vialetto mentre tutti gli occhi sono su di me. Mi giro per guardarlo con uno sguardo annoiato. Ora gli importa. Mi giro indietro e spingono la testa di Justin in macchina prima di aprire la porta e saltare dentro. Guardo indietro ad Alessandro che inizia a scendere i gradini dopo di me.

Emilio lo insegue mentre urlo Vai ad Asher quando esce dalla tenuta. Tutti noi ridacchiamo e ridiamo mentre acceleriamo per le strade con i finestrini abbassati senza nessuna preoccupazione al mondo. Ed è quello che abbiamo fatto tutto il giorno. Abbiamo fatto finta di non avere una cura nel mondo e che le nostre vite fossero normali. Ma questo era tutto una finta, perché abbiamo delle preoccupazioni e non siamo normali, ma in questo momento non ci importava se vivevamo o morivamo perché non avrebbe fatto la differenza. Se solo avessimo saputo che avrebbe fatto la differenza prima...