Jackson
Nel corso della mia vita ,la mia pazienza era stata messa a dura prova così tante volte che non mi basterebbero le dita delle mani per contarle tutte , ma mai come oggi stavo rischiando di dare di matto, e l'unica responsabile era lei Adeline.
Come riusciva a farmi perdere Adeline le staffe , nessuno .
Durante tutto il corso della giornata non avevo fatto altro che escogitare con l'aiuto di Will e Damon , un piano per bloccare le ragazze in una stanza fino al nostro ritorno.
<<Jax sei consapevole che se proviamo a fare una cosa del genere , siamo dei morti che camminano?>> Damon era preoccupato per la reazione che avremmo dovuto subire al nostro ritorno , non dissi nulla mi limitai solo ad innalzare un sopracciglio e Damon capì al volo la mia risposta
<<La piccola Lunys ti tiene davvero così per le palle Damon?>> iniziò Will prendendosi gioco di lui
<<Ma le hai viste ? Quelle davvero ci tagliano le palle e non so te Will , ma io ci tengo ancora ad usarle>> quella frase ci fece ridere più del dovuto tanto da non accorgerci dell'arrivo delle ragazze.
<<Cosa c'è di così divertente ?>> Luna fu la prima a parlare facendoci tornare alla realtà
<<Ma quanto cazzo siete silenziose , mi avete fatto morire >> disse Will mettendo una mano sul cuore per calmarsi
<<E voi dovreste essere i duri del college?>> questa volta a parlare era stata Adeline, sedendosi accanto a Will
<< Si beh , anche i duri come noi si spaventano sai?>> mettendo il broncio Will.
Ma l'argomento cambiò radicalmente quando Adeline si voltò verso di me
<< Quindi?>>
<< Quindi cosa didi?>> sbuffai
<<L'incontro di stasera Jackson , voglio sapere cosa vuole da me Ivan e se pensi che io ...>> la bloccai prendendo parola
<< Alle 23 in camera nostra , andremo insieme >> spiegai , sentivo gli occhi dei miei amici su di me .
<< Ah, è stato facile>> disse Anya e mi voltai nella sua direzione
<< Cosa?>> chiesi confuso
<<Avevo preparato una lista di 10 di motivi per convincervi , ma non è più necessario a quanto pare >> mi voltai verso i ragazzi confusi quanto me e Damon prese parlò al posto mio
<< Quali sarebbero questi 10 motivi ?>> alzando un sopracciglio<<Non posso dirvelo adesso, li conserverò per la prossima volta>> quelle parole fecero ridere tutti , tranne me
<< Non ci sarà una prossima volta>> dissi alzandomi per andare via.
Dovevo necessariamente spegnere il cervello , troppi pesi , troppe responsabilità, tutti dipendevano da me. Il mio club era costretto a spacciare per degli errori non commessi da noi , e chissà per quanto tempo ancora avremmo dovuto farlo. Se solo avessi commesso un errore , avrei portato il club , i ragazzi, tutti a fondo con me, e non potevo.
Stavo impazzendo, dovevo sfogarmi in qualche modo, così decisi di andare ad allenarmi.
Quando arrivai in palestra fortunatamente era quasi vuota , solo due ragazzi in sala pesi , così andai a cambiare il pantalone nello spogliatoio , per mettere i pantaloncini da allentamento , mi avviai verso il ring vuoto , infilai i guantoni e iniziai a tirare pugni al sacco .
Un' ora dopo quando ormai anche gli ultimi ragazzi andarono via , mi sentivo osservato . Iniziai a stare attento a qualsiasi movimento anche il più leggero ma nulla , non c'era nessuno . Tornai ad allenarmi quando con la coda dell'occhio notai un'ombra nera avvicinarsi , la mia mente si annebbiò così mi voltai di scatto e colpì all'altezza dei reni e cadde a terra.
Quando ritornai alla realtà, sbiancai per la persona che avevo appena colpito, era Adeline.
Non ci pensai due volte su, mi levai i guanti in pochissimi secondi mi accovacciai a terra anche io per assicurarmi di non averla colpita troppo forte. Ma Adeline non rispondeva , iniziai a preoccuparmi seriamente.
<<Addy cazzo non volevo ... non pensavo fossi tu >> ero nel panico, l'avevo appena colpita , mentre cercavo di aiutarla finalmente parlò
<< E' questo quello che dici alle ragazze il giorno dopo? Ora capisco molte cose>> disse dolorante , sapevo non fosse un il momento giusto ma iniziai a ridere e con me anche lei. La aiutai a rimettersi in piedi e la portai alla panchina più vicina
<<Davvero scusami, mi si è annebbiata la mente ho colpito senza pensare>> presi a massaggiarle il punto dove l'avevo colpita, ma quando alzai di poco la sua maglia per toccare il punto dolorante , puntò i suoi occhi cielo nei miei.
Cazzo smettila di fare così
<< E' contro le regole>>
non riuscivo a capire cosa stesse dicendo , la guardai stranito così spiegò cosa intendesse
<< Il colpo che hai fatto ,non farlo mai durante un incontro verresti ammonito >> fece un piccolo sorriso
<<Ti ho quasi paralizzato e la tua unica preoccupazione è che io venga ammonito? Sei incredibile >> sorrisi e mi appoggiai con le spalle alla parete
<<Mh, hai detto bene quasi ,non montarti la testa Miller>> anche lei fece lo stesso
<< Perché sei qui ?>> chiesi guardandola negli occhi
<< Sei strano ultimamente, più del solito. Ho pensato ti servisse parlare con qualcuno>> rispose non distogliendo mai lo sguardo dal mio.
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Amortencia
Chick-LitAdeline 19 anni studentessa di Yale, vuole ricominciare la sua vita, dopo la morte di sua sorella . Qui incontra Jackson Miller presidente dei The Lonely Kings. Bello, dannato e tenebroso. Sanno di dover stare lontani l'uno dall'altra , ma l'att...