Capitolo 1

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LACEY

" Mad fermati " gridai correndo e inciampando nei miei piedi.
" Guarda che perdiamo l'aereo
scema ".
Madison sparì dietro il muro sventolando il foglietto con su scritto ' Los Angeles '.
Fermandomi davanti alla portiera dell'aereo mi resi conto del mio fiatone mentre la hostess mi chiedeva i biglietti  da farle vedere.
" Sono con lei " dissi indicandola.
Se ne stava beatamente seduta vicino al finestrino con le gambe incrociate e le cuffiette nelle orecchie.
Mi sedetti affianco a lei e frugai nella borsa alla ricerca del cellulare.
" Pronto mamma? Sono sull'aereo.
Ci sentiamo quando atterro. Ti voglio bene. Ciao "
Il pilota ci avvisò di allacciare le cintura di sicurezza e di spegnere i cellulari. Eravamo pronti a partire.
*****
" Per passare il tempo potremmo identificare la forma delle nuvole. Che ne pensi? "
Madison iniziava a preoccuparmi.
" Spero tu stia scherzando " tirai fuori il cellulare e glielo misi davanti alla faccia " guarda, mancano ancora cinque meravigliose ore di volo e tu? Vuoi identificare la forma delle nuvole? Scherzi? "
" Non scherzo. "
Era seria.
Mi appoggiai allo schienale del sedile e inspirai.
" Vorrei dormire. Posso? "
" Dormire? "
Mi guardava come se fossi pazza.
" Dormire. Sai, anche volendo, non puoi identificare la forma delle nuvole per cinque ore. Fidati, dopo un po' ti rompi. "
Speravo di averla convinta.
Si mise composta e mi guardò con la solita espressione di quando vuole ottenere qualcosa.
La faccia da cucciolo con me funzionava spesso, ma non quando avevo in testa di fare qualcosa.
Lo sapeva bene.
Avendomi capita, si rimise la cuffia e si girò verso il finestrino.
Finalmente ero libera.
Appena chiuso gli occhi, la mia cuffietta andò a puttane.
" Che c'è? "
" Mi sto annoiando, non so che fare. Ho ascoltato tutte le canzoni del cellulare più di una volta e ho letto un pezzo di libro. Non so che fare. "
Sembrava disperata.
" Fai quello che vuoi Mad ma, ti prego, lasciami dormire. "
Mi girai rimettendomi la cuffietta nell'orecchio.
Sarebbero state le cinque ore mi lunghe della mia vita.
*****
La voce del pilota mi fece sobbalzare.
Mi bruciavano gli occhi ed ero disorientata.
Solo dopo un paio di minuti capii dove ero.
Mi girai verso Madison e la scossi leggermente causando dei lamenti non del tutto simpatici.
" Potete slacciare le cinture di sicurezza.
Benvenuti a Los Angeles. Vi ringraziamo per aver scelto la nostra compagnia. Speriamo abbiate fatto buon viaggio "
Le persone si alzarono dai sedili e si avviarono verso l'uscita causando una lunga fila.
La scossi più volte, ma non ottenni niente.
Le tolsi una cuffia e gridai ' Los
Angeles '.
La reazione fu immediata. 
Si girò verso di me con gli occhi spalancati e i capelli leggermente arruffati.
" Non ci posso credere. " sussurrò guardando fuori dal finestrino.
" Non ci posso credere. " ripetè a voce più alta guardandomi.
" Non ci credo. Siamo... Siamo a Los Angeles. Sto sognando ancora vero? Oh mio dio. Lacey dammi un pizzicotto. " disse tendendo il braccio verso di me e io la pizzicai. Finse di riaddormentarsi, chiuse gli occhi e li riaprì strofinandoli.
" No. Non è un sogno. Siamo davvero a Los Angeles. "
Mi scosse.
Entrammo nell'aeroporto e rimanemmo incantate.
Fermammo un taxi che accostò.
Il finestrino si abbassò è un signore sulla sessantina ci fece cenno di entrare.
********
La camera aveva le pareti rosa e bianche e una vista fantastica.
Poggiammo le valigie e uscimmo a fumarci una sigaretta.
La veranda era grande e il panorama era semplicemente fantastico.
Io e Mad continuammo a parlare nonostante fossero le 2 di notte.
" Lo sai che per abituarci a una cosa nuova ci vogliono 21 giorni? " dissi aspirando un tiro dalla sigaretta.
" Quindi per 21 giorni dormiremo di giorno? Ahahah "
" Si più o meno ahahah ".
Mi girai verso il panorama.
Fino ad allora, avevo visto tutto questo attraverso fotografie, dipinti i video. Non mi sarei mai immaginata di poter vedere Los Angeles da una veranda di un hotel con la mia migliore amica.
Mi immaginai come all'interno di un libro. Noi eravamo le protagoniste e un misterioso scrittore stesse scrivendo la nostra storia, il nostro viaggio.
Mi incantai a guardare una città nuova, una città che sembrava priva di ostacoli. La città dei miei sogni.
Mi coprii i polsi con le maniche della felpa e mi appoggiai al muro.
" Tutto questo è impossibile " dissi
" Mmh? "
Era il nostro sogno venire qui e ora ci eravamo. Insieme. Come ci eravamo promesse tanto tempo fa.
" Niente. Ricordo che non abbiamo mai perso la speranza. Ed è grazie al nostro ' crederci ' che ora siamo qua "
" ' Never lose hope ' ricordi? Mai perdere la speranza. "
Guardai su.
" Posso abbracciarti? " sospirai.
" Non me lo devi neanche chiedere scema "
Mi girai e l'abbracciai forte.
Ci eravamo riuscite.
Insieme.
******

Ciao mi chiamo Fabiola, ho 15 anni e mi piace molto scrivere. Spero che la storia vi piaccia.
Buona lettura💕
~ Faby

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