Capitolo 18

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LACEY

Guardai i vassoi vuoti davanti a me e  Madison e mi massaggiai la pancia.
Facevamo davvero schifo.
Dopo che Ethan è Grayson erano andati via, ci eravamo rifiutate di fare colazione e avevamo optato per un pranzo sostanzioso in un fast food.
La nostra piramide alimentare era un vero disastro.
Ogni giorno ci promettevano di mangiare solo roba sana come frutta e verdura e
invece, finivamo per mangiare hamburger, patatine fritte e caramelle.
Guardai in basso e mi arrabbiai con me stessa.
" Che fai? " chiese Madison sporgendosi verso la mia parte.
" Che faccio? Ho le cosce più grandi di quelle di un'ippopotamo e continuo a mangiare in questo modo. Fantastico. Quanti metri credi che ci vogliano per misurare le mie cosce? "
Ero davvero incazzata.
" Quanti metri credi che ci vogliano per misurare le NOSTRE cosce? "
Sottolineò per bene la parola
' nostre ' e mi venne da ridere.
Era impossibile stare seria con lei.
Ippopotamo e cosce in una stessa frase? Era un abbinamento molto originale che ripetevo sempre.
E lei mi  ripeteva, ogni santa volta, che avevo il fisico che avevo per la ginnastica artistica. Se sei uno stecchino non puoi fare neanche una capriola perché ti spezzi.
Che avevo raggiunto buoni risultati perché mi allenavo parecchio e mi piaceva e, ovviamente, ero muscolosa.
Stupida.
Un giorno ero anche arrivata a dire di voler lasciare la ginnastica, perché era la causa delle mie cosce.
Era vero.
Ma la forza di volontà che le ci è voluta per non picchiarmi, era stata tanta.
Me lo aveva detto.
Madison mi tolse la mano da sotto il tavolo e me la schiaffeggiò.
" Aia. Che cazzo fai? "
" Smettila di pizzicarti le cosce. Non sei grassa "
Non dissi nulla.
Forse era quello il metodo per farmi finire.
********
Uscii dal camerino con un vestito rosa in pizzo.
Erano passata esattamente tre ore da quando avevamo iniziato a provarci vestiti, ed erano esattamente tre ore che non avevamo trovato un cazzo da metterci per quella sera.
Mi stavo alterando.
Possibile che il nostro fisico facesse così schifo?
" Forse è meglio andare "
Madison sbuffò.
" Tu dici? Nel cartellino c'è scritto
' massimo 5 capi '.
I miei capi si sono moltiplicati per 10 e nessuno di questi mi sta bene. Fanculo. " sospirai da dietro la porta e lanciai un gemito.  " Ne ho trovato un altro. Yee. Te lo lancio e lo metti apposto. "
" No. Provalo. Che cosa ti cambia? "
" Va bene. Ma poi ce ne andiamo via da qui. "
Aprii la porta del camerino con un sorriso da demente stampato in faccia.
" Credo di averlo trovato "
Era così.
********
Saltellavo con la busta sotto braccio e guardavo Madison sorridere. Anche lei aveva trovato il vestito perfetto.
Ci sentivamo due principesse ma dentro di noi eravamo ancora due guerriere.
I vestiti lunghi e attillati non facevano per noi ma, quella sera, dovevamo mettere da parte il nostro lato da maschiaccio e tirare fuori una ragazza.
Mi avvicinai a lei e la presi a braccetto.
" Sono eccitata per stasera "
" Anche io. Non posso credere che ci hanno invitato a uscire con loro "
" Già "
Varcai la soglia della camera d'albergo e mi buttai a peso morto sul letto, lanciando le buste nel divano rosso porpora.
Chiusi gli occhi per un paio di secondi e partirono i filmini mentali su quella sera.
Mi avrebbe baciata?
Aprii gli occhi di scatto e mi misi seduta.
Mi ero forse dimenticata della ragazza bionda perfetta della festa?
Del bacio che le aveva dato?
L' alcool aveva cancellato quasi tutto di quella sera, ma ora stavo ricordando.
Maledizione. 
L'alcool ti fa dimenticare le cose, non te le fa venire in mente due ore prima di uscire con il ragazzo per cui hai una cotta.
Tutte a me dovevano succedere.
Se lo avessi visto probabilmente gli avrei dato uno schiaffo. Sicuramente aveva bevuto anche lui dato che in questi ultimi giorni, è stato fin troppo gentile con me.
Socchiusi gli occhi di nuovo e collegai un altro pezzo di quella stupida serata.
Mi aveva chiesto di ballare e io le avevo detto che era uno... Stronzo?
Può darsi.
Non aveva bevuto.
Ero io che avevo bevuto.
Lui era lucido, me lo ricordo.
Mi girai verso Madison e la guardai.
" Cosa è successo alla festa? "
" Mmmmm? " si girò
" Hai sentito. " socchiusi gli occhi in una fessura.
" Non ricordo un emerito cazzo di quella stupida serata, e non voglio ricordare ora. "
Tornò a guardare il cellulare e non disse nulla.
Mi alzai e andai a lavarmi la faccia.
Però che figo il potere che dava L'alcool. 
**********
Sentii il cellulare squillare e mi precipitai a rispondere.
Ethan.
Cliccai il tasto di risposta e accesi il viva voce.
" Ethan? "
Stavo sorridendo? Oddio.
" Faby c'è stato un imprevisto. È impossibile per stasera, mi
dispiace " pensai a come fargliela pagare " domani mattina passiamo a prendervi. Vestiti comodi e scarpe da ginnastica. "
Vestiti comodi e scarpe da ginnastica? Scherzava? E i vestiti che avevamo comprato?
Li avrei ammazzati entrambi.
" Va bene. Domani a che ora? "
" Boh tipo alle 11 siamo lì. Ci sentiamo dopo "
" A dopo "
Stavo per chiudere la chiamata ma sentii ancora la voce di Ethan.
" Faby? "
" Dimmi "
" Portate i costumi "
Costumi?
" Chi era? "
" Ethan. Dice che per stasera non fa. "
Idioti.
" Oh. E i vestiti? "
" Non lo so. Ma dicono che domani saranno qua alle 11 e... " sbuffai " dobbiamo portare il costume "

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