Capitolo 23

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ETHAN

Lacey si girò e sparì.
Quel rituale che facevo ogni mattina appena sveglio, doveva finire.
Che figura di merda.
Senza uscire dall'acqua, allungai il braccio verso la roccia e presi il costume.
Sarei voluto affogare e sparire.
Uscii dall'acqua e mi arrampicai per la scogliera trovando Lacey con le braccia conserte dandomi la schiena.
Mi avvicinai e la abbracciai da dietro completamente bagnato.
Scattò come una gatto e si girò verso di me.
" Sei ghiacciato. "
Le si tinsero le guance di rosa e distolse lo sguardo.
Ethan respira, non puoi baciarla, quindi respira.
" Come mai sei sveglio? "
" Uhm... Ogni volta che vengo qui, mi sveglio di mattina presto e mi faccio una nuotata. "
Sorrisi.
" Ti fai una nuotata nudo? "
In effetti non era normale ma era una cosa figa.
" È una cosa che faccio da un sacco di tempo. E poi il costume è fastidioso, quindi quando posso, lo tolgo. "
Che risposta idiota.
" Okay. "
" Tu non lo hai mai fatto? "
Ethan che cazzo dici? Domande più sensate? Mi stavo per prendere a schiaffi.
" Una volta al mare di notte " mi sorrise " ma non c'erano persone con me. Ero sola soletta "
Okay, era vedo. Oggi avrei anche potuto evitare di farlo.
Ma dai chi è che si sveglia alle 6:30 del mattino? Nessuno.
" Nessuno si sveglia alle 6:30 del mattino Lacey. L'ho fatto perché Gray si sveglia massimo alle 9, tu dormi un casino e Madison si sveglia poco prima di te. "
Ottimo.
" Non sono sconvolta. Comunque questo posto non mi piace di notte, fa paura. "
" Quindi hai dormito poco? "
" Dormivate tutti. "
" Potevi svegliarmi stupida. Lo sai che ti avrei fatto compagnia "
" Vabbè. "
Grayson e Madison dormivano ancora e io non sapevo di che cosa parlare.
" Quando tempo state qua? "
" Tra poco iniziamo la scuola, boh un po'. "
" Un po' quanto? "
" Non so precisamente quanto Ethan, un po'. "
Improvvisamente mi venne uno strano pensiero in mente.
Lacey sarebbe partita e sarebbe tornata a in Italia.
Quanto poteva essere il suo ' un
po' '? Fino alla fine della scuola e poi? Sarebbe tornata a casa.
Okay Ethan, ti metti di impegno e organizzi una serata decente solo tu e lei. Okay? Okay.
" Ethan? "
" Ci sono scusa. "
" Sei strano. "
" Tornerai? "
Ma che cavolo era questa? Paura di perdere qualcuno? Oddio non mi riconoscevo.
" Intendi dopo che tornerò a casa? Non lo so. "
Non lo so... Quelle parole mi rimbombarono nella testa come quando gridi dentro una caverna e fa l'eco.
Cavolo.
Scacciai via l'idea e mi concentrai su Lacey e sui suoi occhi e su quelle maledette labbra che, si curvarono in un sorriso subito dopo che le guardai.
Mi aveva beccato di nuovo.
" Ti piacciono le mie labbra? "
Mi guardò e iniziò a ridere coprendosi le labbra con la mano.
" Con me puoi anche non coprirti la bocca quando sorridi, sei perfetta. "
Ethan? Ethan dove sei finito? Come cazzo facevo a dire quelle cose? Oddio, perfetta. Ahahah certo, lo era ma non era da me dirlo.
Dio Santo.
" Volevo dire... Si, mi piacciono le tue labbra, cioè il tuo... Sorriso. Mi piace il tuo sorriso. "
" Okay. Anche a me piace il tuo
sorriso. "
In quel momento avrei voluto dirle che oltre alle sue labbra, mi piaceva lei.
Mi piaceva tutto di lei, ma avevo aperto la bocca per dire le cose che mi passavano per la testa fin troppe volte, in soli venti minuti.
Era meglio stare zitti.
" Ti passo a prendere domenica alle otto. "
" Domenica non posso. Lunedì inizio le lezioni. "
" Sabato? "
" Si. Va benissimo sabato. "
" Okay piccoletta."
" Piccoletta? "
" La mia piccoletta. "

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