Capitolo 3

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LACEY

La schiuma nella vasca da bagno era di un rosa chiaro a causa del colorante che ci avevo messo dentro.
Dal cellulare provenivano le solite canzoni che ascoltavo sempre.
L'acqua calda e l'odore di rose mi invadevano i sensi e mi facevano rilassare.
Il mio momento fu interrotto quando qualcuno bussò alla porta del bagno.
" Mad? "
" Lacey sei là dentro da più di mezz'ora. Volevo sapere se era tutto ok "
" Si tutto ok. Adesso esco. "
Quando uscii dal bagno Madison era a pancia in giù nel letto e frugava il mio cellulare.
" Che. Cosa. Stai. Facendo? " dissi soffermandomi su ogni parola.
" Nulla perché? "
" Niente lasciamo stare. " mi sedetti sul letto e frugai nella valigia alla ricerca di un reggiseno.
" Lacey ho sentito dire che c'è una festa stasera. Andiamo? " disse.
" Ma sei fuori? Hai idea di quanta gente andrà? Sarà anche pericoloso. No "
" Sei una passiva. Se non ci piace andiamo via. Daiii. È la prima festa " disse Madison facendo la faccia da cucciolo.
Quella faccina mi fregava quasi sempre così mi lasciai andare.
" Va bene. " la vidi sollevarsi dal letto facendo un salto di almeno un metro e venirmi addosso.
" Cosa ci mettiamo? "
" Non lo so. "
" Vestito? "
" Ma neanche per sogno. Io metto questi jeans e la maglietta bianca a balze con le all star. Tu? "
" Missà che mi metto i panta, la maglietta bordeaux e le vans. "
Apposto. Eravamo ufficialmente pronte per uscire.
*******
Il signore che guidava il taxi era leggermente lento. Leggermente troppo lento.
La festa era in una villa lussuosa di tre piani, giardino e piscina. Le macchine parcheggiate fuori e dentro il cancello mi fecero letteralmente salire il panico.
" Madison, cosa cazzo stiamo
facendo? " avrei  tanto voluto vedere la mia espressione in quel momento.
" È...È stupendo " disse lei.
Prima che potessi aprire bocca avevo già varcato la soglia.
C'era davvero tanta gente.
Sopratutto ragazze con vestiti super stretti e scarpe dal tacco vertiginoso.
Mi sentivo davvero piccola in quella sala.
Madison sembrava conoscere quella casa da anni.
Si muoveva come se sapesse dove andare.
Ma non era così.
Traballava e continuava ad accettare i drink che le offrivano.
Lo facevo anche io. Ma io mi trovai brilla al quarto bicchiere, mentre lei al sesto era ancora sobria.
Andai a sbattere contro qualcuno che mi sostenne prima che cadessi.
" Grazie " dissi con un sorriso da ebete sulle labbra a causa dell'alcool
" Lacey? Che ci fai qui? "
Bene. Dovevo avere davvero un debole per le figure di merda con le persone. Dove dovevo andare a sbattere? Contro Ethan, ovviamente.
La giornata era completa. Per la seconda volta lo vedevo in una situazione imbarazzante.
" Madison mi ha trascinato qui. Cioè io volevo ma meno di lei. Si, insomma, è bello qua ".
Ma cosa diavolo stavo dicendo? Perché continuavo a rendermi ridicola davanti a lui? Che idiota.
" Scusa ma ora devo andare " dissi.
Girai sui tacchi. Ma tornai indietro.
" Ho bisogno di qualcuno che mi guidi dentro questo labirinto. Non credi? "
Ethan rise.
" È casa di mia zia.  "
Sbiancai letteralmente a quelle parole.
Però, bei gusti.
" Io... Io ho...Sembro una cretina
scusa "
" Stai tranquilla. Sei una delle poche ragazze che si scusa per questo. Sei messa abbastanza bene comunque. " disse mostrando un meraviglioso sorriso.
" Grazie. Mi aiuti a cercare la mia amica? "
" Certo "
Ethan si avviò verso l'immenso corridoio. Io non potei fare altro che seguirlo.

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