Capitolo 26

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LACEY

Mi accesi la seconda sigaretta, non era da me fumare, ma mi aiutava a farmi sentire meglio e mi faceva dimenticare un po tutta la merda che era successa.
Scivolai nel pavimento della terrazza e mi legai i capelli in una coda disordinata.
Non avevo sentito Ethan per tutta la giornata di ieri e neanche oggi.
Ero una ruota di scorta? Si era stancato di quella modella perfetta ed era venuto da me perché non riusciva a stare solo neanche per 5 secondi?
Non sapevo se odiare di più lui per aver detto tutte quelle cose o me, per aver creduto alle sue stronzate.
Rientrai in camera, chiusi la finestra e mi buttai nel divano.
Madison si guardò allo specchio per la centesima volta e sbuffò sedendosi nel letto.
" Dovrei cambiare la T-shirt,
Lacey? "
" Penso che dovresti rilassarti e aspettare Grayson. Ti troverebbe fantastica vestita in qualunque modo, lo sai. "
Mi alzai dal divano e andai a sedermi nel letto affianco a lei, le posai un bacio nella guancia e la abbracciai, cercando di calmarla il tanto giusto da non venirle una crisi di nervi.
" Mi dispiace per quello che è successo con Eth... quel coglione. "
" Doveva andare così Mad. "
Madison sciolse l'abbraccio, mi guardò negli occhi e si alzò di scatto al suono di qualcuno che bussò alla porta.
" Ethan non ti merita. Oddio... Sono messa abbastanza bene? "
" Vai, sei perfetta. Divertitevi. "
Mi abbracciò e uscì dalla stanza.
Quanto la invidiavo in quel momento, anche io avrei dovuto passare una serata fuori, invece mi ritrovavo in una camera d'albergo, da sola, con il pigiama e la televisione accesa come una che non ha una vita sociale.
Che entusiasmo.
Mi trascinai verso il telefono e composi il numero di una pizzeria su un depliant appoggiato al comodino.
Feci squillare più volte ma non rispose nessuno, lanciai il telefono nel divano.
Fanculo.
Girai più volte i canali con scarso risultato e, alla fine, optai per un bagno caldo e rilassante, magari mi avrebbe fatto passare il nervoso e l'ansia per il primo giorno di scuola.
*****
Chiusi la porta del bagno e entrai nella vasca.
Lasciai partite ' paradise ' dei Coldplay e chiusi gli occhi.
Ripercorsi ogni dettaglio del tempo che avevamo passato a Los Angeles, ogni sguardo, parola o gesto che mi aveva fatto legare a Ethan.
Aprii gli occhi di scatto e per poco non mi presi a schiaffi.
Forse mi ero dimenticata di quello che era successo in macchina e di come mi ero sentita.
Mi aveva delusa come ogni ragazzo che avevo fatto entrare nel mio muro di vetro e, avevo lasciato che mi conoscesse ma io non conoscevo ancora lui.
E lui non conosceva me abbastanza.
Qualcuno bussò alla porta e, per un micro secondo, pensai di mandare a fanculo chiunque ci fosse dietro la porta e rimanere nella vasca, ma scartai l'idea quando il rumore si ripeté una altra volta.
Mi infilai l'accappatoio e corsi ad aprire.
Ethan era davanti alla porta con un'espressione da cane bastonato e portava con sé qualche film e un paio di pacchetti di patatine.
Per un momento mi dimenticai che addosso avevo solo un asciugamano e continuai a guardarlo con l'espressione più tagliente del mondo.
" Se credi che presentandoti davanti alla mia porta con film e patatine, mi faccia cambiare idea su di te, ti stai sbagliando. Di grosso. "
" Mi dispiace per tutto Lacey. Possiamo parlare? "
Lo sguardo di Ethan corse sul mio corpo e non potei negare che mi piaceva.
Possibile che anche in una situazione del genere, riuscisse a pensare a cosa avevo addosso?
Mi spostai dalla porta e lo lasciai passare.
Gli indicai il divano con la mano e mi allontanai per potermi mettere qualcosa addosso.
Non sarebbe rimasto molto tempo anche perché io non glielo avrei permesso.
Mi infilai il pigiama e ritornai da lui.
" Quindi? Cosa vorresti spiegare? " lo guardai negli occhi.
" Non devo spiegare nulla. Hai ragione, sono stato uno stronzo " abbassò lo sguardo " Emily non significa più niente per me. Sei l'unica che mi interessa Lacey. Io voglio te, non Emily, non un'altra ragazza. Te. "
Era una confessione di amore? Se non fossi stata tanto orgogliosa, lo avrei baciato perché era l'unica cosa che avrei voluto fare in quel momento, ma non gli avrei mai dato la soddisfazione.
Spostai il peso del corpo da un piede all'altro e incrociai le braccia al petto.
" Lacey dì qualcosa. "
Lo guardai dritto negli occhi e mi resi conto di quanto erano vere le sue parole, negli occhi aveva il segno della delusione, del rimorso e, ovviamente, qualche tocco di maliziosità.
Quello era da Ethan.
" Che film hai portato? "
Bel modo di cambiare argomento, bella mossa Lacey Anderson.
" Mi stai perdonando? "
Sorrise.
" Non lo so. Che film hai portato? "
Quanto mi divertiva questo giochino.
" Uhm vediamo. Ti piacciono più i supereroi o gli zombie? "
" Devo scegliere tra i due? "
Mi lasciai sfuggire un sorriso.
" Si, non ho altro. Mi spiace. "
" Supereroi. "

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