🔞⚠️ATTENZIONE Questa storia contiene scene di sesso esplicito tra due o più personaggi.
Se non gradite, NON LEGGETE.
Ps Chiedo scusa in anticipo per gli errori.
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Ariane beve un pò del suo Dry Martini dal bicchiere e subito dopo fa' un tiro dalla sigaretta di Madison, la sua migliore amica. Si trovano al P. Club, uno dei locali più inn di New York.
Brady è il fidanzato di Ariane, e si siede al suo fianco, sul divano. La bacia sul collo e le accarezza la coscia nuda mentre lei sorride e continua a sorseggiare il suo cocktail.
Brady è il ragazzo con cui Ariane ama farsi una scopata ogni tanto. Lui avvicina le labbra al suo orecchio e le sussurra. -Andiamo via di qui- Ariane capisce le sue intenzioni e sbuffa. Vuole restare ancora nel locale a bere e a divertirsi con i suoi amici. -Non ancora- Ariane finisce il suo Martini e Malcolm prontamente, va' al bancone del bar per prendergliene un'altro.
Malcom torna con il Martini e il cellulare in mano. Lo mostra ad Ariane all'istante e dice: -Hey! Guarda. Tuo padre è appena diventato il nuovo consigliere del presidente degli Stati Uniti- Ariane prende immediatamente il cellulare dell'amico in mano e legge la notizia che risale a circa un'ora prima. -Oh! Cazzo. Ci mancava solo questa!- Esclama, seccata. Madison scoppia a ridere mentre continua a fumare. Poi dice: -Perché tu e Brady non festeggiate con una bella scopata- -Sentito Ari? Ascolta il consiglio della tua amica. Ho una voglia pazzesca- Brady bacia nuovamente il collo di Ariane. Lei beve il suo Martini tutto d'un fiato. Poi si alza in piedi e dice: -D'accordo. Andiamo-
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Ariane e Brady raggiungono insieme la porta che conduce fuori dal locale, quando Ariane viene avvicinata da due strani tizi che la allontanano da Brady. -Hey! Chi siete? Che state facendo?- Domanda lei, indignata. Ma i due uomini sono forti e muscolosi, e la costringono ad entrare in una macchina, nei sedili posteriori. Uno dei due dice all'autista di partire.
Ariane guarda i due uomini in volto e suffa. -Allora? Volete dirmi che siete e cosa sta succedendo? Dove mi state portando?- Nessuno dei due le risponde. Ad Ariane non resta che attendere e vedere dove verrà portata. Forse, riceverà lì, qualche risposta.
L'auto si ferma davanti ad una casa. Una villa che per lo più sembra una fortezza. Il cancello si apre e l'auto si parcheggia sul vialetto. Ariane viene scortata dai due uomini all'interno di quella villa, dentro un ufficio, poi chiudono la porta.
Infondo all'ufficio, accanto alla finestra, c'è un uomo messo di spalle. È il padre di Ariane, Colton Russell. -Papà?- Domanda la ragazza, avvicinandosi a lui. L'uomo si volta, ponendo le mani dietro la schiena e la guarda con il volto cupo e severo. -Ariane- -Chi sono quei due uomini? E perché mi hanno portata in questo cazzo di posto?- -Modera il linguaggio, ragazzina!- La amminisce lui. -Vuoi dirmi che succede?- Domanda ancora lei, incrociando le braccia sul petto. -Ariane- Replica l'uomo. -Sai che sei l'unica cosa preziosa che mi è rimasta dopo la morte di tua madre- -E con questo?- Domanda lei con noncuranza. -Sono diventato il nuovo consigliere del presidente. D'ora in poi, la tua libertà sarà limitata, e vivrai qui, in questa splendida casa- -Splendida?- Ridacchia lei -Sembra una fortezza- -È per la tua sicurezza. Ora che lavorerò al fianco del presidente, la tua vita potrebbe essere a rischio. Non voglio che ti succeda niente- Ariane ride e scuote la testa. -Davvero credi che a qualcuno interessi fare del male alla figlia del consigliere del presidente degli Stati Uniti?- -Si Ariane. È così- -Ed è per questo che mi hai fatta portare fin qui come una specie di detenuta da quei due tizi?- -Quei due tizi d'ora in poi saranno le tue guardie del corpo. Non ti lasceranno mai sola- Ariane ride e dice: -Oddio! Spero mi lasceranno fare almeno la doccia senza essere spiata- Suo padre le mette una mano sulla spalla, la guarda col volto serio e dice: -Vedrai. Un giorno mi ringrazierai- -Ringraziarti per cosa?- Sbotta lei -Per avermi fatta vivere come una detenuta?- -Ariane- -Vai pure a Washington. Dal tuo presidente. Saprò badare a me stessa- Ariane gli volta le spalle e va' verso la porta. -Sai quanto ti voglio bene- Dice suo padre, trattenendo il desiderio di abbracciarla. -Ora devo andare. Ma ti prometto che verrò a trovarti non appena mi sarà possibile- L'uomo le da' un caloroso bacio sulla tempia e poi va' via.
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Ariane esce dall'ufficio pochi secondi dopo suo padre e raggiunge la porta d'ingresso. Poggia le mani sullo stipite della porta e lo vede andar via con la stessa macchina con cui lei è stata portata nella villa.
In realtà, avrebbe voluto salutarlo come si deve, ma il suo orgoglio non glielo ha permesso. Forse un giorno, riuscirà a dirgli quanto gli vuole bene anche lei.
Torna dentro quella villa che preferisce chiamare fortezza e si trova davanti le sue cosiddette guardie del corpo.
Incrocia le braccia sul petto e gli squadra uno alla volta con attenzione. Il primo è un tipo molto chic. Pantaloni eleganti, camicia bianca, cravatta, capelli castani, occhi azzurri, leggera barbetta incolta sul viso, età che va' sui quaranta. -Qual'è il tuo nome?- -Callen Turner, signorina Russell- Ariane trattiene una risata e dice: -Non c'è bisogno di essere così formale tesoro. Puoi chiamarmi Ariane- -Non possiamo- Si intromette l'altro facendo un sorriso. -Abbiamo l'ordine di darle del lei- Ariane squadra anche lui. Jeans, maglietta nera attillata, cappelli neri, occhi castani, perfettamente sbarbato, età sulla trentina. -Qual'è il tuo nome invece?- -Leonel McGregor, signorina-
Ariane fa' qualche passo indietro, arriccia le labbra e gli scruta entrambi. -Credevo che i bodyguard indossassero un completo nero classico, occhiali da sole, auricolari o cose del genere- Leonel trattiene una risata. Dei due, sembra quello più aperto al dialogo. -Oh no! L'auricolare basta- Ariane annuisce. I tizi dopo tutto, non sono niente male. Potrebbe persino provarci con entrambi. Sorride e poi dice: -A proposito. Le mie cose personali?- -Se ne sta' occupando un'agenzia. Entro l'ora di pranzo avrà le sue cose- Ribatte Leonel.
Ariane sale al piano di sopra per vedere la sua nuova stanza.
C'è un grande letto a baldacchino, identico a quello che ha nella vecchia casa. Poi ci sono l'armadio, la scrivania, un grande specchio, un comodino e tappeti e tende dai colori vivaci come piacciono a lei.