Capitolo 9

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-Tutto bene qui?-
Domanda Callen, dopo essersi guardato intorno.
-Si. Siediti-
Replica Leonel con un tono di voce serio e pacato.
Callen si siede e capisce che tra Ariane e Leonel c'è stata una discussione prima del suo arrivo.
Arriccia le labbra e dice:
-Se sono di troppo...-
Ariane si alza dalla sedia all'improvviso e poggia il tovagliolo sul tavolo.
-Vado in bagno-
Lascia la sala, e il cameriere porta il menù a Callen.
-Cosa sta' succedendo tra te e la nostra amata cliente?-
Domanda Callen in modo sarcastico.
Leonel sbotta e mette le posate sul piatto.
-Quella donna è davvero capricciosa e possessiva!-
-Se non sbaglio, sei stato proprio tu a metterle il soprannome, Miss capriccio-

Leonel volge nuovamente il suo sguardo verso le due donne sedute al tavolo davanti a lui, e proprio quella su cui ha messo gl'occhi, gli sorride.
Callen si volta a guardare, e le due donne sorridono anche a lui.
-Oh! Stai rimorchiando!-
Esclama divertito.
-Beh! Dato che non posso scopare la mia cliente...-
Replica Leonel alzandosi dal tavolo e presentandosi alle due donne.
Callen guarda l'ora.
Ariane ci mette troppo.
È andata in bagno già venti minuti fa'.
Si alza dal tavolo e va' verso il bagno.
Bussa alla porta un paio di volte, ma non risponde nessuno.
Apre la porta, e si rende conto che il bagno è vuoto.
-Maledizione! È scappata di nuovo!-
Sbotta colmo di rabbia.
C'è una porta secondaria. Ariane deve essere scappata di lì.
Esce sulla strada e si guarda intorno.
Ci sono troppo persone, e lei ormai, potrebbe essere ovunque.

Attraversa la strada e va' verso un parco.
Prova a dare un'occhiata lì.
Si mette le mani sui fianchi e sospira.
Guarda dritto davanti a sé, ed eccola lì, seduta tutta sola su di un altalena.
Cammina a passo lento verso di lei, la raggiunge e le si pianta davanti.
Ariane solleva il capo e lo guarda.
Poi lo abbassa di nuovo.
-Rivoglio la mia vita. Vorrei non avervi mai conosciuto. E vorrei che mio padre non fosse più il consigliere del presidente-
Callen si siede sull'altalena affianco e la guarda.
-La vita non è difficile solo per te. Credimi.
Anche a me mancano i miei spazi, la mia libertà, la mia vita privata-
-Tu almeno puoi decidere di cambiare mestiere. Io invece, non posso cambiare padre-
Callen aggrotta la fronte e dice:
-Da quando ci diamo del tu?-
-A te non va' bene?-
-In effetti. È molto meglio-
Callen si alza dall'altalena e dice:
-Andiamo. Leonel sarà preoccupato-
-Non voglio tornare da lui-
-Perché? Non ti sta' bene che rimorchi delle donne?-
-Non è molto professionale. Non trovi?-
-Credo... che anche a lui manchi la sua vita, come a te manca la tua-
Ariane china il capo verso il basso e stringe i pugni sulle ginocchia.
-Mi dispiace. È colpa mia-
-Non è colpa tua. Non è colpa di nessuno. La vita è fatta anche di sacrifici-
Ariane si alza dall'altalena e si butta tra le braccia di Callen.
Lo bacia sulla bocca, allungo, e lui non si oppone.
Poggia le mani sui fianchi di lei, schiude le labbra e lascia che la sua lingua danzi con la sua.
È un bacio dolce e passionale allo stesso tempo.

Leonel picchietta sulla spalla di Callen e le sue labbra si staccano da quelle di Ariane.
-Cosa mi sono perso?-
Incrocia le braccia sul petto e guarda i due mentre stanno ancora stretti l'uno dall'altra.
-Torna dalle tue sgualdrine!-
Ariane si stacca da Callen e si allontana,
camminando a passo svelto.
I due bodyguard le vanno dietro e raggiungono la macchina al parcheggio con lei.
-Guido io-
Dice Callen.
Ariane si siede al lato passeggero e Leonel sui sedili posteriori.
Nessuno dice una parola per tutto il viaggio di ritorno verso casa.

.

Callen inserisce il codice di accesso e apre la porta.
Ariane entra per prima e subito sale al piano di sopra nella sua stanza, sbattendo Ia porta.
-Noi due dobbiamo parlare-
Dica Callen.
Leonel va' verso la cucina, e Callen lo segue, richiudendo la porta alle sue spalle.
-Dimmi la verità. È successo qualcosa tra te e Ariane mentre ero via?-
Domanda senza esitare.
Leonel poggia le mani sul tavolo e si volta verso l'amico.
-Voglio essere sincero. Ariane mi piace. Ma ti giuro che non me la sono scopata. Lei... mi ha... fatto...-
-Fermati. Basta così. Ho già capito-
Leonel va' verso Callen, lo scruta attentamente in volto e dice:
-E a te? Lei piace?-
Callen sbotta e ribatte.
-Leonel. Quella donna si diverte a farci arrapare di proposito. E il sesso, è l'unica cosa che vuole da noi-
-Allora se lo sai, perché l'hai baciata? Perché hai lasciato che ti faccesse un pompino?-
-Sono un uomo anch'io! Maledizione! Non dimenticarlo!-
Sibila Callen a denti stretti con voce rabbiosa.
Leonel alza la voce e dice:
-E allora, cosa facciamo? Lasciamo che Miss capriccio continui a prendersi gioco di noi?-
Callen fa' spallucce e dice:
-Semplice. Non diamole ciò che vuole-
-Ma lei, ti piace o no?-
Leonel insiste su quella domanda e Callen non può evitare nuovamente di rispondergli.

...

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