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N:" quindi....sei padre..."

Natsuo si chinò appena in avanti, la schiena muscolosa che tirava sotto il camice bianco da medico, e prese il piccolo bicchierino di plastica pieno di liquido scuro e bollente

T:" direi di non aver avuto molta scelta..."

Gli occhi chiari dell'albino, quasi gelidi se non riuscivi a cogliere quella nota di dolcezza nelle iridi grigie, si girarono verso Touya che se ne stava seduto in sala di attesa con Mirai in braccio che dormiva, finalmente, pacificamente...

Anche il minore si mosse verso le sedie, dopo aver raffreddato il caffè ed averlo portato ad una temperatura accettabile, e si sedette al loro fianco nonostante continuasse a mantenere una specie di distanza di sicurezza

N:" non mi sembra che ti dispiaccia..."

Gli occhi azzurri del maggiore passarono sul viso di Kabu, come a volerne contare le piccole lentiggini ed assicurarsi che fossero tutte al loro posto, per poi sfregargli un po' il polso sulla nuca in modo che il suo odore fosse ancora più presente nel neonato

T:" no...devo dire che, per quanto possa sembrare assurdo, non mi dispiace nemmeno un po'..."

N:" assurdo? Hai...hai sempre odiato i bambini!"

Touya sorrise, stringendosi Kabu al petto, per poi guardarsi intorno

T:" e tu hai sempre odiato gli ospedali... Comunque non ho mai odiato i bambini...ho odiato i bambini che Lui sfornava per essere migliori di me..."

Anche gli occhi grigi dell'albino si girarono verso il corridoio, come a volerne osservare il perimetro, prima di tornare in basso e guardare il bicchiere già vuoto

N:" ed io non ho mai odiato gli ospedali...odiavo solo il fatto che ci fossero sempre i miei fratelli dentro...."

I due rimasero in silenzio per un po', silenzio rotto solo dal respiro calmo del piccolo Kabu, per poi sorridere quasi in contemporanea

T:" è solo questo che vuoi chiedermi? Se ... s-se sono diventato padre e se odio mio figlio?"

Un sospiro uscì dalle labbra del minore, che si passò una mano nei capelli bianchi sistemandoli, per poi scrollare le spalle e sorridere sarcasticamente

N:" ci ho pensato a lungo sai? Ho pensato, in quelle notti in cui la tua mancanza era talmente forte da farmi pensare cose assurde, a cosa ti avrei detto appena ti avrei rivisto..."

T:" ed il risultato di queste notti folli?"

Natsuo aprì le braccia, scrollando il capo, per poi battersi le mani sulle gambe facendo sussultare appena Kabu ed attirando l'attenzione del corvino su di sé...

Gli occhi grigi del minore si piantarono sul muro di fronte a loro, come se avesse lo sguardo perso in chissà quali pensieri, per poi socchiudersi appena e sospirare di nuovo

N:" ho pensato...ho pensato che per prima cosa ti avrei picchiato...ti avrei picchiato finché non mi fossi reso conto che eri reale e che potevo di nuovo toccarti...vederti... Poi pensavo che ti avrei riempito di domande..che ti avrei chiesto cos'avessi fatto in tutti questi anni...chi si era preso cura di te...a cosa pensavi...che cosa facevi...ma in quei pensieri tu eri sempre e comunque morto..quindi ti immaginavo in questa specie di tempio, vestito di bianco, con l'espressione finalmente serena ed in pace... Non... n-non ho mai pensato che tu potessi essere vivo...che tu fossi vivo, e così vicino a me, a rifarti una vita mentre io cercavo solo di non...di n-non cedere per seguirti...di non pensare di voler essere piuttosto morto...che senza di te..."

Touya chinò il capo colpevole, l'imbarazzo dipinto a chiare lettere sul suo volto, mentre Kabu tittava l'aria tra le sue braccia

T:" mi dispia..."

N:" non lo dire...."

Gli occhi azzurri si girarono verso Natsuo, che gli aveva appoggiato una mano sulla spalla per fermare le sue parole, e si riempirono di lacrime quando vide il sorriso pieno e pulito su quel volto...

Natsuo strinse appena la presa sulla sua spalla, arricciando il lungo cappotto nero tra le dita, per poi dargli un piccolo buffetto e tornare a sorridere

N:" sei vivo no? Sei vivo e non sei in carcere...non sei in mezzo una strada con una siringa nel braccio...non sei a picchiare la gente o... o a fare di peggio....e questo...questa è l'unica cosa importante... Le domande arriveranno... arriveranno quando riuscirò a dormire abbastanza da avere la mente lucida per potertele fare... In quel caso ci metteremo a tavolino, solo io e te, e ti farò tutte le domande che voglio...e tu ..tu mi starai a sentire e risponderai ad ognuna di esse... E...e sarai lì quando mi sveglierò ...sarai lì e non mi diranno più che sei morto e non devo più pensare a te...non mi diranno più che il mio fratellone è... è..."

Natsuo si mise le mani in faccia, facendo stringere il cuore del corvino in una morsa gelida, e Touya tese le mani con ancora il piccolo Kabu in mezzo ad esse

T:" ho... h-ho un figlio adesso no? E...ed ho promesso a quella sottospecie di broccolo che mi sarei preso cura di lui...che mi sarei preso cura di loro... Gli ho promesso che avrebbe frequentato le migliori scuole e che...c-che nessuno gli avrebbe mai fatto del male...che mi assicurerò personalmente che tutte le persone che avranno il privilegio di toccarli...siano...s-siano persone di cui mi fido e che...c-che li proteggeranno tanto quanto me... Io so di aver sbagliato Nii-chan ma...ma ora sono qui...e sarò qui anche quando ti sveglierai per rispondere alle tue domande....te lo prometto...."

Natsuo allungò le braccia, trattenendo quasi il respiro, e Kabu finì in mezzo ad esse quasi sparendo

Gli occhi grigi si alzarono di nuovo, dopo aver osservato estasiato il profilo del cucciolo, e si piantarono in quelli azzurri e puliti di suo fratello

Il pugno della mano chiusa si sollevò in mezzo ai due, sistemandosi Mirai tra le braccia, e Natsuo sorrise verso il corvino

N:" è una promessa To-chan?"

Le nocche si colpirono, quando anche la mano di Touya si sollevò, ed entrambi sorrisero l'uno all'altro...

Mentre Kabu, sorridendo, iniziava a fare le fusa sul torace del suo nuovo zio..

KabuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora