Non riesco a smettere di ridere.
Forse ho bevuto troppo?
L'ultimo bicchiere di vino avrei anche potuto evitarmelo, deve avermi dato il colpo di grazia se adesso sto ridendo con Simón.
"È bello vederti così." mi dice lui.
"Così come?"
"Felice."
"Chi ti ha detto che sono felice?"
"Non lo sei?"
"Sì, ma solo per Isi."
"Quella bambina è meravigliosa."
"E tu me l'hai quasi portata via."
"Non pensiamo più al passato, almeno per stasera. Va bene?"
"Va bene."
Sono stanca di portargli rancore e preferivo ridere piuttosto che pensare a cose che mi fanno ancora troppo male.
Come mi fa male l'assenza di Zulema.
"Quindi? Cosa vuoi fare adesso?" mi chiede.
"Andiamo a dormire?"
"Sono solo le undici."
"Allora cosa proponi?"
"Non lo so." risponde, ridendo.
"Sei per caso ubriaco anche tu?"
"Per qualche bicchiere di vino? Proprio no."
Per degli istanti che mi sembrano ore stiamo in silenzio e ci guardiamo negli occhi.
Si avvicina a me e mi abbraccia.
Non so perché io non mi sia spostata subito, sarebbe stata l'unica cosa intelligente da fare.
Stranamente le sue attenzioni non mi danno così fastidio stasera.
"Ti amo, Maca. Perdonami, per favore."
"Questo mai."
"Ricordati come stavamo bene insieme."
E mi vengono in mente tutti i momenti più belli della nostra relazione. Adesso non penso alla sparatoria e all'odio profondo che provo nei suoi confronti, ma a quando eravamo felici.
E voglio sentirmi ancora così, anche solo per una sera. Perché so che non sarà più di una sera, però non mi importa.
Lui prova a baciarmi e mi sorprendo di me stessa quando mi accorgo che non mi sono spostata, ma sto ricambiando.
Lo sto facendo davvero, sto baciando Simón.
Quando ci ritroviamo in camera da letto mi rendo conto che sto facendo una cazzata.
È sbagliato, è tutto terribilmente sbagliato.
Tra noi è finita, mi ha sparato quando ero incinta di Isabel, fino a pochi anni fa volevo ucciderlo e anche adesso mi trattengo solo per mia figlia.
E poi amo ancora Zulema.Amo Zulema più di ogni cosa al mondo e mi sembra di tradirla anche se non lo sto facendo. Perché lei mi ha lasciata sola per l'ennesima volta e non merita che io mi senta così, ma non riesco a comandare i miei sentimenti. La amo da morire, cazzo.
Il problema è che il mio corpo non risponde più ai comandi e non riesco a parlare. Non riesco a dire a Simón che voglio che si fermi, che adesso ho cambiato idea e ho bisogno di chiudermi in camera mia a smaltire la sbornia e dormire. Non riesco a fare niente.
Sono completamente bloccata, come se fossi legata con corde invisibili e fossi diventata improvvisamente muta. È una sensazione terribile e non riesco a contrastarla.
Inizio a pensare che non può essere il vino ad avermi ridotta così e che forse Simón mi ha messo qualcosa di strano, magari una droga, in quell'ultimo bicchiere che ha preso per me.
In fondo, sarebbe proprio da lui. Fingere di essere gentile con me per poi farmi del male.
Lo ha fatto anche al mio matrimonio, con la scusa che l'amore lo aveva fatto impazzire.
Non so per quanto tempo facciamo... Come si può definire? Questo si può davvero chiamare "sesso"? Ho dei seri dubbi a riguardo.
Assomiglia tanto ad una violenza anche se, forse, non lo è. In fondo sono stata io ad assecondarlo e non gli ho chiesto di smettere, non ci sono riuscita. E non ho le prove che lui mi abbia davvero drogata o cose simili.
Quando finiamo non mi preoccupo nemmeno del fatto che non abbiamo usato protezioni, non è la prima volta che io e lui lo facciamo e per colpa sua non posso avere altri figli, quindi non c'è il rischio di una gravidanza.
Mi sento stanca, vuota e mi viene da piangere ma non riesco a fare neanche quello.
Mi addormento così, quasi senza rendermene conto. Passo la notte nel letto di Simón.
Quando mi sveglio al mattino ho un forte mal di testa e mi sembra che la stanza, illuminata dal primo sole del mattino, stia girando ad una velocità assurda.
Simón è ancora qui, accanto a me.
E io ricordo a malapena ciò che è successo, ma so di aver scopato con lui. Il mio cervello ha rimosso ogni singolo dettaglio, ma so per certo che lo abbiamo fatto.
Mi alzo dal letto e vado in cucina a mangiare qualcosa e farmi una spremuta d'arancia.
Poi vado a prendere Isabel dalla sua amica e fingo che sia tutto normale, sia per lei che per me stessa.
Il fatto è che, oltre a tutto il resto, mi sento ancora come se avessi tradito Zulema.
E mi chiedo se anche lei starà pensando a me, almeno qualche volta.
Sicuramente no, ma io penso sempre a lei. Una parte di me crede che ci sia qualcosa sotto e che nella sua lettera non abbia detto la verità, ma che senso avrebbe avuto mentire?
In ogni caso non potrò mai dimenticarla come lei sembra aver dimenticato me.
Spero ancora che torni e che ci sia una spiegazione a tutto questo, una spiegazione che mi permetta persino di perdonarla.
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Revenge ~ Volume 2
FanfictionDietro la rabbia c'è il dolore. Dietro il dolore c'è l'amore. Sequel di Revenge 💛🖤